Lunedì, 30 Giugno 2014 16:58

Primo Consiglio regionale dell'era D'Alfonso. Le voci e le interviste

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"Sono impressionato e anche un po' preoccupato per le tantissime aspettative nate attorno a questo Consiglio e a questa Giunta. Da oggi per L'Aquila si apre una nuova fase di protagonismo che però dovrà essere tradotta in atti in grado di rispondere ai problemi dei cittadini".

Il neoassessore regionale Giovanni Lolli non nasconde una certa dose di apprensione pensando al lavoro che lo aspetta nei prossimi cinque anni.

L'ex sottosegretario, aquilano, ha ricevuto da Luciano D'Alfonso deleghe pesanti, come le attività produttive e le politiche della ricostruzione. Quest'ultima, in particolare, anche se non comporterà cessione di poteri o di competenze specifiche dallo Stato alla Regione, darà a Lolli un inedito ruolo di "pontiere" tra il governo centrale e quello regionale nei tavoli dove si affronterà, nelle sue tante sfaccettature, il tema della ricostruzione aquilana.

Dopo i casi di di corruzione e infiltrazioni malavitose nella ricostruzione pubblica e privata fatti emergere dalle inchieste "Betrayal" e "Do ut des", nel nuovo pacchetto di norme atteso nelle prossime settimane, ha detto Lolli, si dovranno inserire misure più stringenti sul sistema dei controlli, "che finora è stato inadeguato", senza che ciò vada a discapito della rapidità delle procedure di approvazione dei progetti.

Anche Pierpaolo Pietrucci, consigliere aquilano più votato e presidente in pectore della seconda commissione, sente sulle proprie spalle il peso di grandi responsabilità: "Sembra di essere al primo giorno di scuola" afferma Pietrucci "Ricostruzione, lavoro e rilancio delle aree interne sono i temi che più mi stanno a cuore. Faccio un appello a tutti i consiglieri regionali eletti nell'aquilano: per rilanciare le aree interne è necessario accantonare i campanilismi e avere una visione d'insieme, nella consapevolezza che il rilancio d'Abruzzo passa necessariamente attraverso la ricostruzione dell'Aquila e del suo territorio".

Che il centrosinistra abruzzese sia sul punto di affrontare una sfida in cui è in gioco la credibilità di tutta la sua classe dirigente, ne è consapevole anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente: "Dopo il risultato delle elezioni, il centrosinistra si giocherà una partita storica, dal punto di vista etico ma soprattutto politico. Se si dovesse fallire, si perderebbe qualsiasi speranza".

Soddisfatta della composizione della nuova Giunta e del nuovo Consiglio anche la senatrice Stefania Pezzopane: "La Giunta è stata fatta in maniera rapida e equilibrata, abbiamo avuto un riscontro importante sull'Aquila che era quello che ci eravamo prefissati. Grazie anche all'elezione di Giuseppe Di Pangrazio alla carica di presidente del Consiglio regionale, avremo una presenza imprtante della provincia dell'Aquila. Mi auguro che questa legislatura possa darci quelle risposte che non sono venute dal recente passato".

"Siamo la prima forza politica di opposizione, anche se il centrodestra lo nega" rivendica Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle "Con il 21,3% siamo di gran lunga il primo partito, il centrodestra insiste sulla coalizioni che però sono un'altra cosa".

"La nostra sarà un'opposizione chiara, decisa e ragionante" afferma Paolo Gatti, che, con i suoi 10 mila voti, è stato, in assoluto, il candidato consigliere più votato. "Daremo i nostri consigli, se ci saranno provvedimenti utili per la comunità abruzzese non avremo difficoltà a sostenerli così come,se li riterremo sbagliati o improduttivi,li combatteremo con tutti gli strumenti che il regolamento del consiglio ci mette a disposizione. Le fibrillazioni interne a FI? Ci soni punti di vista diversi nell'analisi dei risultati elettorali, come al solito la verità sta nel mezzo. A questa fase di analisi dovrà seguire la ricostruzione di un'area che prima ancora che politica è ideale e che rappresenta più di 200 mila abruzzesi".

 

Ultima modifica il Lunedì, 30 Giugno 2014 17:42

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