"Era il 2018 e fui il solo consigliere dell’allora maggioranza in Regione Abruzzo a essere titubante sull’esclusione della tratta L’Aquila-Roma dai servizi minimi essenziali, attirando consapevolmente su di me le invettive dei colleghi di allora pur di far passare un principio di giustizia nei riguardi di un degno collegamento L’Aquila-Roma, di rispetto dell’attività dei pendolari che ne usufruiscono per lavoro e di solidità di quei proclami che vogliono il capoluogo abruzzese a un tiro di schioppo dalla capitale per il rilancio del turismo solo a chiacchiere. I lavori infiniti di messa in sicurezza della tratta autostradale poi, sommati alla battaglia che porto avanti da anni insieme ad altri che hanno a cuore l’Abruzzo interno e il Capoluogo di Regione, sul collegamento ferroviario veloce, dipingono un quadro a tinte fosche dell’isolamento progressivo al quale si sta sottoponendo L’Aquila, dunque tutto il nostro Abruzzo interno".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, che sottolinea la necessità di ingaggiare una battaglia reale e coraggiosa.
"Non si può procedere solo a spot elettorali perché il rischio è quello di costruire un percorso senza futuro. Se oggi ancora parliamo di una evidente criticità della tratta TUA su determinati orari e giorni della settimana, significa che il cambio di governo regionale anche grazie ai proclami di una nuova centralità del capoluogo che l’attuale maggioranza aveva assunto su di sé prima del voto, non hanno prodotto alcun risultato. Solo ero prima, solo mi sento adesso a portare avanti le ragioni del territorio".
"Sarà adesso mia cura, attraverso una apposita e dettagliata Risoluzione - promette Pietrucci - portare l’attenzione di tutto il Consiglio regionale su questa problematica all’interno della competente Commissione regionale con l’audizione di tutte le Istituzioni coinvolte e del Comitato dei pendolari che così avrà modo di spiegare anche alla massima assise abruzzese i disagi in atto e la scelleratezza di aver abolito alcune corse del collegamento L’Aquila-Roma e di averne accorpate altre, rendendo la vita impossibile ai lavoratori e la città inospitale e non collegata con i flussi turistici".