“Nonostante si susseguano ormai da più di due anni appelli e proteste, anche da parte della sottoscritta, per scongiurare la chiusura del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila per mancanza di personale, ad oggi il rischio di lasciare i nostri ragazzi, anche piccolissimi, privi della necessaria assistenza e continuità terapeutica è sempre più concreto”.
E’ quanto afferma in una nota Emanuela Iorio, pediatra e consigliera comunale de “Il Passo Possibile”, che si dice” profondamente solidale col capo del Dipartimento materno-infantile, Sandra Di Fabio” .
“Il reparto d’eccellenza ha perso negli anni professionalità andate via o pensionate e mai sostituite. A fronte di una richiesta aumentata in modo esponenziale con la pandemia, si continua ad andare avanti solo con ‘soluzioni tampone’, come avvenuto con gli avvisi di selezione a tempo determinato, il più delle volte andati deserti. Così facendo non solo non si è riusciti a risolvere il problema ma anzi si è provocato un sovraccarico del lavoro del personale che, ormai ridotto all’osso (si parla di un solo medico specialista rimasto a disposizione, tenta di garantire al meglio il servizio pur con estrema fatica ed evidenti disagi)”.
“Tutto ciò è conseguenza della noncuranza della Regione verso la nostra A.S.L. n.1 in cui l'avvicendamento dei manager ha contribuito molto al mancato impegno verso le varie criticità sanitarie, lasciando i capi Dipartimento nell’oggettiva difficoltà risolutiva; e anche di chi, amministrando la città, dovrebbe farsi garante per risolverle”.
“Come può sottacersi questa mancanza di sensibilità e vicinanza ai più giovani, le cui difficoltà relazionali e i crescenti disagi (sia nei disturbi del neurosviluppo che in quelli prettamente psichiatrici) rivelatisi ancor più col Covid necessiterebbero di aiuto e sostegno continuo? Se i ragazzi, specie gli adolescenti, ci ‘sfuggono di mano’, rischiamo di perderli e i danni li vedremo quando diventeranno adulti” conclude la consigliera.