Via libera ieri, in Commissione Territorio, con 19 voti favorevoli e l'astensione delle opposizioni, al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), licenziato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale e che ora approderà in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva.
Il Pums, per 104 milioni di euro di interventi di cui 56 già finanziati attraverso vari canali, contiene la pianificazione della mobilità dell’intero territorio comunale su alcune macroaree:
- mobilità pedonale, per cui sono previsti 8 interventi;
- mobilità ciclo pedonale, per cui sono previsti 29 interventi;
- trasporto pubblico, per cui sono previsti 21 interventi;
- mobilità condivisa, che prevede 9 interventi;
- mobilità elettrica, per cui sono previsti 15 interventi;
- viabilità, che prevede 62 interventi;
- sosta autoveicolare, che prevede 19 interventi;
- mobility management.
Il Piano prevede la chiusura alle auto del centro storico attraverso l’istituzione di zone pedonali e zone a traffico limitato; un obiettivo di lungo termine il cui raggiungimento è fissato al 2027, compatibilmente con l’evoluzione della ricostruzione post-terremoto.
Non sono mancati i momenti di confronto tra l'assessora comunale Carla Mannetti e i consiglieri di opposizione, Paolo Romano (Italia viva) in particolare, che ha chiesto, tra le altre cose, quali fossero i presupposti statistico-matematici a supporto della prevista riapertura di viale Ovidio. "Con l'intervento - ha sottolineato Romano - si potrebbe certamente sgravare dal traffico la rotonda della Questura ma la Fontana luminosa dovrebbe sopportare un aumentato transito d'automobili: ebbene, c'è un'analisi sui flussi?".
A domanda, la risposta è stata che "il piano traffico non c'è ancora: si tratta di un piano di settore - è stato spiegato - che verrà approvato successivamente al Pums" che, di fatto, si basa sui dati del 2012 sebbene aggiornati. Dunque, "al momento non c'è alcun presupposto alla base della decisione di riaprire viale Ovidio - l'affondo di Romano - e la scelta potrebbe essere oggetto di modifica qualora i dati dovessero sconsigliarlo". E questo è stato confermato, in Commissione, dagli uffici comunali.
Non solo.
Romano ha chiesto la differenza tra il Pum del 2012 su cui ha lavorato la giunta Cialente (all'epoca era il Piano urbano della mobilità, il concetto di sostenibilità non era stato ancora introdotto) e il Pums licenziato dalla Giunta, e tra il Pums e il piano di ricostruzione, al netto dei finanziamenti del Masterplan (i 10 milioni per la pista ciclabile dell'Aterno e i 18 milioni per le periferie risalenti alla passata amministrazione di centrosinistra).
In sostanza, è stato spiegato che la differenza tra Pum e Pums sta negli interventi sulla mobilità elettrica e che, rispetto al piano di ricostruzione, le risorse per interventi aggiuntivi sono state appostate proprio su quel capitolo. Insomma, "il piano ricalca in gran parte il lavoro lasciato dalla passata amministrazione Cialente - la stoccata di Romano - e ci sono voluti 5 anni per metterlo in campo".
D'altra parte, anche il Peba - il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche - verrà soltanto dopo l'approvazione del Pums.
Che cosa prevede il Piano?
Tra le altre cose, si prevede la realizzazione dell’ascensore di collegamento tra il parcheggio-terminal bus “Lorenzo Natali” di Collemaggio e viale Rendina, di cui sono già iniziati i lavori; la realizzazione di una rete di ciclostazioni che integrerà la rete di mobilità dell’emergenza già realizzata e la rete di pista ciclabile di circa 90 chilometri che sarà realizzata; il collegamento viario tra il nucleo industriale di Monticchio e la strada statale 684 dir con annesso percorso ciclabile, la cui progettazione è già finanziata e in corso di approvazione; la realizzazione di una rotatoria tra via Falcone e Borsellino e via Vetoio per il miglioramento dell’accessibilità all’ospedale San Salvatore; la realizzazione di 20 attraversamenti ciclopedonali attrezzati; la riapertura di viale Ovidio; la realizzazione di un collegamento viario Aragno-Assergi con annesso percorso ciclabile.
Previsto, inoltre, un collegamento viario tra la strada statale 17 e l’aeroporto di Preturo attraverso la realizzazione di una strada che dal Nucleo industriale di Sassa si innesta sulla strada provinciale per Preturo-via dell’Aringo. Anche in questo caso previsto un annesso percorso ciclabile.
Il Pums contiene poi, in allegato, il Piano urbano dei parcheggi e della sosta, che prevede la riorganizzazione degli stalli e la creazione di quattro nuovi parcheggi a servizio del centro storico, per ben 1.559 nuovi posti auto: a San Silvestro, in viale della Croce Rossa, in viale Gran Sasso e a Porta Leoni. Alle quali naturalmente si aggiungono anche altri parcheggi fuori dal centro.
Nel dettaglio, nei pressi di Piazza San Silvestro il Pums prevede la realizzazione di un parcheggio al posto della piccola area verde con 80 posti auto. Il parcheggio di viale della Croce Rossa, a ridosso dell’antica cinta muraria e compreso nel piano di recupero urbano dell’area di San Basilio, è già alla fase compiuta del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Può ospitare ben 390 posti auto ed è in parte già finanziato.
Nei pressi di viale Gran Sasso il Pums prevede la realizzazione di un parcheggio sotto allo stadio “Tommaso Fattori”, dopo che uno studio ha ritenuto meno fattibile e produttiva l’ipotesi di realizzarlo sotto ai campi del circolo tennis. Questo parcheggio potrebbe contenere circa 800 posti auto.
Nei pressi di Porta Leoni, infine, è previsto che sorga un parcheggio multipiano al posto delle case dell’Ater che, dopo la permuta con l’Azienda dell’edilizia residenziale, saranno abbattute. Previsti nell’immediato 90 posti e 289 totali una volta completata anche la fase due.
In particolare, i parcheggi di interscambio individuati dal Pums (Piazza d’Armi, Stazione centrale, Centro commerciale Agorà, Viale Antonio Panella, Via Corradino D’Ascanio, Stazione di Paganica) sono a servizio della domanda di sosta di lunga durata di non residenti diretti nelle aree centrali e sono collegati mediante servizi di trasporto pubblico al centro storico. Le aree di interscambio sono da realizzare in coordinamento con la progressiva implementazione della rete portante di trasporto pubblico. La loro ubicazione coincide con i nodi intermodali della rete della mobilità.
I parcheggi operativi (Villa Gioia, Viale della Croce Rossa, Viale Gran Sasso, Via Sant’Andrea, Collemaggio) sono a servizio della domanda di sosta di non residenti diretti in centro storico, la loro ubicazione è a corona del centro storico.
I parcheggi di tipo misto operativo/pertinenziale (Porta Leoni) sono a servizio della domanda di sosta di non residenti diretti in centro storico con possibilità di destinare quote marginali dell’offerta disponibile ai residenti.