Si è svolto stamane a L’Aquila, al Ridotto del Teatro comunale, la quinta tappa di “Italia Domani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il capo del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica economica, Marco Leonardi, che hanno spiegato i progetti per la città, i vantaggi per il territorio, il ruolo degli enti locali nell’attuazione del Pnrr e le modalità per accedere alle risorse.
Sono intervenuti il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. "Una giornata importante perché ribadisce l'attenzione del Governo nei confronti della nostra città e del territorio, testimoniata anche dalle risorse del fondo complementare al Pnrr da 1 miliardo e 800 mlioni. E' l'unica data abruzzese ed è importante che l'esecutivo voglia confrontarsi con un territorio svantaggiato, città medie delle aree interne che hanno bisogno di risposte. L'Aquila ha fatto dei grandi passi avanti; oggi discutiamo con il ministro del tema dei collegamenti: c'è un dibattito aperto sui collegamenti ferroviari, c'è stato un tavolo recentemente tra il Comune, la Regione il Ministero e Rfi per discutere di treni ad idrogeno piuttosto che della elettrificazione delle linee. E' evidente che questo territorio - ha aggiunto Biondi - deve superare un gap infrastrutturale. Non solo: bisogna risolvere il collegamento via autostrada che oggi, oggettivamente, è un ulteriore fattore di isolamento per L'Aquila e il territorio".
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza - le parole di Giovannini - "è una grande opportunità per tutti i territori e, in particolare, per quelli che sono più distanti dalle medie nazionali. Abbiamo 10 anni per cambiare l’Italia, per metterla a regime. In questo senso, l'Abruzzo è una regione di cerniera tra il Tirreno e l'Adriatico e proprio attraverso il Pnrr investiamo sulle direttrici ferroviarie, anche sull'Adriatica con Legge di bilancio; investiamo inoltre sulle nuove tecnologie, su infrastrutture idriche: insomma, un piano a tutto tondo che abbiamo definito con la collaborazione con i presidenti di Regione e con i sindaci. Ma non finisce qui: vanno programmati anche i fondi di sviuppo e coesione per fare in modo che anche quelle risorse vengano spesi in coerenza con il Pnrr".
Per l’Abruzzo, ha aggiunto Giovannini, "sono disponibili 446,7 milioni di euro, di cui 270 del Pnrr e 178 milioni del fondo complementare per l’area sisma. Ricordo che con l’intesa che speriamo di raggiungere la prossima settimana in conferenza unificata, il 99% delle risorse destinate al ministero verranno allocate ai soggetti attuatori. In quattro mesi abbiamo raggiunto l’intesa sulla distribuzione di 61 miliardi in Italia, e qui vorrei ringraziare il presidente Marco Marsilio e tutti i presidenti di Regione, perché vi assicuro che raggiungere un risultato così in quattro mesi denota una cooperazione istituzionale senza precedenti. I tempi sono prefissati e, dunque, perdere un mese nella negoziazione con le Regioni o Comuni vuol dire che loro hanno un mese di meno per iniziare i progetti".
Stando alle slide fornite ai partecipanti, 7,8 milioni sono stati destinati alle ferrovie storiche, 28,1 milioni per il rinnovo del parco autobus extraurbani, 16,9 per il rinnovo treni per il trasporto pubblico locale, 38,3 per la mobilità ciclistica, 46,5 milioni per l’efficientamento degli edifici pubblici edilizia residenziale, 46,5 milioni per le infrastrutture idriche, 38,8 milioni per le linee ferroviarie regionali, 34,2 per i porti, 66,5 milioni per la rigenerazione urbana e housing sociale, e poi 62,9 milioni per le zone economiche speciali e 21,5 milioni per la strategia nazionale per le aree interne.
Sulla infrastrutturazione ferroviaria, Giovannini ha messo in evidenza "l'importante investimento sulla Roma-Pescara, una delle direttrici che verranno migliorate perché l'attuale situazione è inaccettabile"; pensando ai collegamenti da e per L'Aquila, invece, il ministro si è soffermato "sulle sperimentazioni con i treni ad idrogeno che evitano l'elettrificazione, non solo più costosa ma che implica il fermo dei treni nel periodo di lavoro. E' una prospettiva interessante che potrebbe riguardare l'Abruzzo".
Per ciò che attiene le autostrade invece, e la necessità di sterilizzare le tariffe, Giovannini ha confermato l'attenzione del Governo: "Su A24 e A25 l'attenzione è altissima; sul Pnrr ci sono investimenti importanti per la creazione di un sistema di monitoraggio digitale per assicurare la sicurezza. Sui pedaggi, ne stiamo discutendo: in Legge di bilancio c'è la possibilità di un intervento; abbiamo dialogato nelle settimane scorse con i sindaci abruzzesi e laziali e, dunque, speriamo di risolvere il problema". Più cauto, Giovannini, sull'approvazione del Pef, il piano economico finanziario atteso da anni che dovrebbe sbloccare gli interventi di messa in sicurezza: in queste ore, la concessionaria Strada dei Parchi ha lasciato trapelare, di nuovo, la possibilità di una rescissione anticipata della concessione con richiesta di risarcimenti milionari. "E' una discussione complessa che, come sapete, non è degli ultimi mesi; stiamo operando per arrivare a soluzione, così come abbiamo trovato soluzione per altre tratte autostradali. E' un tema, però, molto complesso".