"Ebbene sì, oltre alle chiare ed evidenti ragioni di buon senso, di efficienza operativa dei soccorsi e quella squisitamente economica, è ora che si dia alle parole e alle azioni che ne conseguono il giusto significato: lo volete chiamare 'campanilismo', va bene, nessun problema, noi del Circolo di Sinistra Italiana L’Aquila riteniamo, senza offesa per nessun territorio, che l’unica sede possibile e naturale del Soccorso Alpino sia proprio L’Aquila".
A dirlo è il segretario cittadino di Si, Pierluigi Iannarelli.
"Lo diciamo senza mezzi termini e senza la paura di essere etichettati come gretti o attaccati alla propria città, anzi di quest’ultima asserzione siamo oltremodo orgogliosi. E’ ora di finirla con l’impoverimento istituzionale, organizzativo ed operativo del Capoluogo di Regione, per accontentare biechi interessi che poco o nulla hanno a che fare con una precisa strategia volta ad ottenere efficacia e efficienza da un servizio che se ponderatamente collocato può certamente risultare utile e fondamentale nel salvataggio di vite umane".
Dunque, l'affondo: "Carissimi Biondi, Imprudente e Liris, esponenti della destra aquilana, che fine hanno fatto i vostri slogan a supporto delle aree interne? Che fine hanno fatto i paladini delle nostre montagne? Perché non prendete posizione a difesa della vostra terra? Perché non muovete paglia e non osate contraddire esponenti della vostra stessa maggioranza? E’ finito il tempo dei tatticismi e del non detto per mantenere equilibri interni, le spartizioni partitiche e territoriali non fanno bene alla nostra città, L’Aquila non lo merita, né oggi né mai".