"Intendo farmi promotore presso la Regione Abruzzo di un provvedimento che insedi all’Aquila l’ufficio regionale per il demanio marittimo. Mi sembra una scelta normale e opportuna, tanto quanto quella di collocare sulla costa la sede del soccorso alpino abruzzese".
E' la provocazione del presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari che si unisce alle voci di protesta per la decisione di insediare a Pescara la sede del Soccorso alpino.
"Resto esterrefatto – e non solo io – per certe decisioni che sono davvero prive di ogni significato", l'affondo di Tinari che, così, prende le distanze dalla presa di posizione del capogruppo del suo partito in Consiglio regionale, Mauro Febbo, rompendo il muro di silenzio del centrodestra cittadino rotto, in queste ore, soltanto dall'assessora comunale Carla Mannetti.
"Non si tratta di campanilismo: qui sono in gioco la logica e il buon senso. Come si può pensare a una sede del Soccorso Alpino lontano dalle montagne? La Regione rifletta bene su questo aspetto e ridefinisca all’Aquila la sede di questa importantissima organizzazione. Il posto c’è, le strutture anche e pertanto occorre che si proceda subito in questa direzione", la richesta di Tinari.