Con 11 voti contrari - Colantoni, D'Angelo S., Della Pelle, Del Beato, Lancia, Scimia (Fratelli d'Italia), D'Angelo D. (Coraggio Italia), Rocci, Santangelo (L'Aquila futura), Tinari (Forza Italia) e Di Luzio (Lega); 10 favorevoli - Albano, Palumbo (Pd), Romano (Italia viva), Di Benedetto, Iorio, Serpetti, Nardantonio (Il Passo Possibile), Morelli (Forza Italia), Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro), De Santis L. (Cambiare insieme); 3 astenuti - Silveri, Cucchiarella e Bontempo (Lega) - è stata bocciata la mozione presentata stamane, in Consiglio comunale, dal capogruppo del Pd Stefano Palumbo per la costituzione di un "tavolo di confronto permanente sulla gestione degli investimenti derivanti dal PNRR", aperto alla partecipazione delle parti sociali della città e ad una equa rappresentanza della maggioranza e delle minoranze presenti in Consiglio comunale.
La maggioranza, evidentemente (ma vi sono state 'defezioni'), non ha intenzione di aprire un confronto sulla messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza; già il Consiglio comunale straordinario, convocato il 7 dicembre scorso, era stato boicottato dal centrodestra [qui, l'approfondimento]: oggi, è arrivato il voto contrario alla mozione di Palumbo.
Eppure, erano state proprio le parti sociali presenti all'assise straordinaria a far emergere, unanimemente, la necessità di costituire un tavolo locale di confronto al fine di condividere strategie e azioni; Massimiliano Mari Fiamma di Apindustria si era spinto a chiedere la sottoscrizione di un vero e proprio 'patto' territoriale. D'altra parte, la Cgil - col segretario provinciale Francesco Marrelli - aveva inteso ricordare, nei giorni scorsi, che Cgil Cisl e Uil hanno sottoscritto il 29 dicembre 2021 un Protocollo d’Intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri per la 'Partecipazione e il confronto nell’ambito del piano di ripresa e resilienza e del piano nazionale per gli investimenti complementari', ribadendo la necessità di aprire la discussione anche alle forze sociali, sia in ambito nazionale che territoriale. Per questo, aveva aggiunto Marrelli, "ci aspettiamo una convocazione a breve da parte dei soggetti promotori dei diversi progetti per discutere di risorse, finalità, obiettivi e tempi di realizzazione. Ci aspettiamo un coinvolgimento fattivo che guardi ai problemi che abbiamo denunciato in questi lunghi mesi e che attanagliano la nostra provincia. Avere la capacità di condividere una strategia è sinonimo di capacità di governare le istituzioni e le comunità a cui ci si riferisce".
Parole che rischiano di cadere nel vuoto.
"Che pena", l'affondo di Stefano Palumbo. "Nel corso del consiglio comunale del 7 dicembre 2021 convocato sul tema del PNRR le parti sociali intervenute avevano chiesto unanimemente l'istituzione di un tavolo di confronto permanente sull'argomento. Un mezzo invocato da tutti per garantire quella condivisione di strategia ed azioni finora mancata. Io mi sono limitato a raccogliere quella richiesta e a tradurla in un ordine del giorno. Oggi, dopo più di un mese di rinvii, la maggioranza quella proposta l'ha bocciata con motivazioni che, per bocca della capogruppo di Fratelli d'Italia, lasciano sconcerto ma che di fatto spiegano bene l'imbarazzo a condividere una strategia che non esiste se non quella di utilizzare il PNRR come strumento di campagna elettorale da cui tenere lontano tutti gli altri".
"Apprezzo sinceramente - conclude Palumbo - quei consiglieri che pur tra i banchi della maggioranza non si sono piegati al diktat del Sindaco, sempre troppo pochi per restituire al consiglio comunale quella dignità che meriterebbe".