Venerdì, 21 Gennaio 2022 12:09

Comune dell'Aquila: obiettivi "ordinari e non innovativi" a dirigenti per l'attribuzione della retribuzione di risultato

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Si è riunita stamane la V Commissione ‘Vigilanza’ del Comune dell’Aquila per l’audizione dei componenti dell’Organismo indipendente di valutazione sulle procedure seguite per redigere le proposte di valutazione delle performance individuali dei dirigenti relativamente all’annualità 2020.

Una seduta interessante, tecnica certo ma utile per comprendere alcuni 'perversi' meccanismi della macchina amministrativa.

Ma che cos’è l’Organismo indipendente di valutazione? Si tratta del soggetto che, tra le altre incombenze, propone all’organo di indirizzo politico-amministrativo la valutazione annuale dei dirigenti e l’attribuzione della così detta retribuzione di risultato che si aggiunge al già ricchissimo stipendio annuale.

L’organismo è costituito in forma collegiale con tre componenti: la presidente Tiziana Grassi, indicata il 29 luglio scorso, Marco De Santis e Eugenio Fioretti che, stamane, erano presenti in Commissione; non ha partecipato, al contrario, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, per “impegni istituzionali non rinviabili”, che ha delegato il segretario generale Lucio Luzzetti.

“Un atteggiamento sgradevole” ha commentato il presidente della Commissione, Giustino Masciocco.

Nell’audizione, Grassi ha chiarito il lavoro che svolge l’Oiv: di fatto, le priorità d’intervento calate dall’amministrazione nel Dup, il documento unico di programmazione, vengono poi declinate in obiettivi strategici per i dirigenti nel Peg, il piano esecutivo di gestione, approvato dalla Giunta comunale. I dirigenti sono chiamati ad attuare questi obiettivi. A valle, l’Organismo monitora lo stato d’attuazione intermedio entro il 30 settembre, così da verificare se vi siano criticità o problematiche, ed entro il 31 gennaio dell’anno successivo formula una proposta di valutazione per ciascun dirigente analizzando la reportistica che viene loro consegnata per la verifica puntuale della realizzazione degli obiettivi.

Una proposta, appunto: l’Oiv è di supporto al sindaco che ha l’ultima parola sulla valutazione di ciascun dirigente, determinante per l’eventuale retribuzione di risultato quantificata dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dalla contrattazione decentrata.

Tutto chiaro?

Ora, va detto che i dirigenti del Comune dell’Aquila sono abbastanza abituati ad incassare valutazioni positive che portano al riconoscimento del massimo della retribuzione di risultato. Va detto anche, però, che nei mesi scorsi il sindaco Pierluigi Biondi si era lasciato andare ad affermazioni piuttosto pesanti sottolineando come “gli atti prodotti dagli uffici non fossero di buona qualità”. E di chi sarebbe la responsabilità?

“Il nostro compito è circoscritto ad una 'misurazione' dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati con il Peg e delle capacità manageriali e organizzative dei dirigenti, che pesano per un 30%; una valutazione, questa, condivisa con il segretario generale che coordina i dirigenti”.

A determinare la valutazione, dunque, sono per lo più gli obiettivi che vengono dati ai dirigenti: ebbene, incalzati dalle riflessioni del consigliere Angelo Mancini e dello stesso presidente Giustino Masciocco, Grassi e il segretario generale Luzzetti non hanno potuto che riconoscere come gli obiettivi siano, per lo più, “di mantenimento” e non “sfidanti, innovativi”.

Mancini è stato piuttosto duro: “la maggior parte degli obiettivi che dovrebbero determinare la retribuzione di risultato fanno riferimento, in realtà, alla normale amministrazione, all'attività che per legge i dirigenti dovrebbero svolgere” e che, aggiungiamo noi, viene già profumatamente retribuita. Il consigliere di opposizione ne ha citati alcuni: “attuazione del nuovo piano di assetto scolastico, che ancora non c’è, rilancio delle istituzioni scolastiche con la pubblicazione di avvisi a valere sui fondi restart, progressiva riduzione della tassazione col recupero dell’evasione sulla Tari e la bonifica della banca dati dell’Imu, riaccertamento dei residui attivi e passivi” e così via: “attività ordinarie”, ha ribadito Mancini.

Una riflessione che, come detto, è stata condivisa dalla presidente dell’Oiv e pure dal segretario generale Lucio Luzzetti che ha tenuto a specificare come gli obiettivi “siano concordati dai dirigenti con gli assessori delegati ai diversi settori e poi approvati dalla Giunta comunale. Che non siano performanti, è un dato di fatto” ha riconosciuto Luzzetti: “è una stortura italiana, non solo aquilana”.

Ha aggiunto Grassi: “Abbiamo rilevato, in effetti, che tra gli obiettivi calati nel Peg, e da cui non possiamo discostarci per la valutazione - voglio ribadirlo - ce ne erano alcuni riconducibili ad una attività ordinaria; in questo senso, abbiamo auspicato un cambiamento d'impostazione. Sul 2021, debbo dire che un piccolo miglioramento c’è stato; tuttavia, non è possibile pretendere cambiamenti immediati. Certo, sarebbe preferibile che gli obiettivi fossero innovativi, sfidanti, rappresentando un quid pluris rispetto all’attività ordinaria”.

Siamo ancora lontani da questa buona pratica che, evidentemente, migliorerebbe l’attività amministrativa dell’Ente con ricadute positive sulla vita dei cittadini; su questo, è la politica che dovrebbe incidere. Ma non lo fa.

Ultima modifica il Venerdì, 21 Gennaio 2022 20:18

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