Come vi abbiamo già raccontato qualche giorno fa, la Regione Abruzzo ha reinserito L'Aquila e il cratere sismico nella lista delle aree da includere nella Carta degli Aiuti di Stato europea. La modifica della delibera di zonizzazione delle aree da inserire è stata decisa pochi giorni dopo l'insediamento di Luciano D'Alfonso all'Emiciclo. Una notizia importante per le aree colpite dal terremoto del 2009, un ostacolo in meno rispetto alla stringente normativa europea.
Sulla vicenda interviene anche la senatrice aquilana del Partito Democratico Stefania Pezzopane, che suggerisce un confronto con le istituzioni europee, approfittando del semestre italiano in Europa, appena iniziato. La Carta degli Aiuti di Stato permette investimenti pubblici per le attività produttive: "Se c'è un territorio nella nostra regione dove questa condizione è valida, è proprio il cratere - afferma Pezzopane - si tratta delle risorse del 5% dei fondi per la ricostruzione che abbiamo conquistato con la legge Barca. Paradossalmente l’ex giunta Chiodi aveva escluso l’unico posto dove ci sono finanziamenti certi, con l’alibi di un perverso meccanismo burocratico".
La nota integrale di Stefania Pezzopane
E' la volta buona per aprire un confronto con l'Europa su L’Aquila e il cratere, visto che il semestre europeo è appena iniziato e che la regione di Luciano D’Alfonso sta cambiando verso. La decisione della nuova giunta di reinserire L’Aquila e il cratere nella zonizzazione, per potere accedere agli aiuti di Stato, è un cambiamento di rotta significativo.
Grazie all’intervento del neo assessore Giovanni Lolli, la Regione ha finalmente posto riparo al danno gigantesco che l’ex presidente Chiodi aveva inflitto al nostro territorio, escludendo il capoluogo e non solo dalle agevolazioni.
Queste valgono infatti solo in quei territori dove sono previsti investimenti pubblici per le attività produttive. Se c'è un territorio nella nostra regione dove questa condizione è valida, è proprio il cratere: si tratta della risorse del 5 per cento dei fondi per la ricostruzione che abbiamo conquistato con la legge Barca. Paradossalmente l’ex giunta Chiodi aveva escluso l’unico posto dove ci sono finanziamenti certi, con l’alibi di un perverso meccanismo burocratico.
A neanche un mese dall’insediamento, la giunta D’Alfonso ha reso possibile quello che la gestione Chiodi aveva negato, liberando risorse importanti di cui potrebbero beneficiare alcune attività produttive per rilanciare il territorio. Ora è possibile fare un ulteriore salto di qualità. Da pochi giorni e' iniziato il semestre europeo e diventa importante che l'Abruzzo si presenti tutto unito ad un confronto positivo per ridare risorse, funzioni, opportunità alla nostra regione ed al cratere. E’ il momento giusto per una missione Abruzzo in Europa.