Mercoledì, 09 Luglio 2014 12:34

D'Alfonso, i provvedimenti di Giunta: prezziario opere edili e aiuti di Stato

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Interviste web-tv Regione Abruzzo

Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha convocato stamane, nella sede di Palazzo Silone all'Aquila, una conferenza stampa per illustrare i provvedimenti adottati ieri, dalla giunta regionale e, in particolare, l'aggiornamento del prezzario delle opere edili.

"Voglio richiamare le attenzioni su tre delibere", ha sottolineato. "La prima appunto, riguarda il nuovo prezziario regionale sulle opere pubbliche. Si tratta delle voci che compongono i capitolati quando le stazioni appaltanti decidono di appaltare e di selezionare i contraenti nel libero mercato: un elemento fondamentale per la qualità della democrazia economica e della spesa, quando si tratta di soggetti pubblici e privati", ha spiegato D'Alfonso. "Stabiliamo i costi standardizzati per ogni voce minima di realizzazione. E voglio per questo ringraziare la struttura dei lavori pubblici che ha lavorato a questo importante prodotto".

Ad entrare nel merito della delibera, è il direttore dei Lavori pubblici di Regione Abruzzo, Pierluigi Caputi: "Non si tratta di un atto meramente rituale. Se è vero che ogni anno è necessario che le Regioni aggiornino il prezziario, stiamo lavorando ad una iniziativa completamente nuova. Il prezziario è una delle maggiori cause che originano i contenziosi nei lavori pubblici: l'interpretazione di cosa contenga una lavorazione, infatti, non è affatto banale. E determina litigi tra stazione appaltante e costruttore. Con la delibera, abbiamo fatto una operazione di largo respiro. Abbiamo definito il prezziario, così come prevede la legge e siamo tra le prime Regioni a farlo, attraverso la composizione dei prezzi unitari delle singole voci: tanto costa il lavoro, tanto costa la materia prima, tanto costano i mezzi, moltiplicando il tutto si fa una valutazione di quanto vale la lavorazione. Una attività che abbiamo condotto con la larghissima partecipazione delle parti sociali, del mondo della costruzione in tutte le sue sfaccettature. Dunque, si tratta di uno strumento largamente meditato e condiviso tra le parti. Così aggiorniamo i prezzi non più statisticamente legandoli all'inflazione, ma realmente legandoli all'incremento o decremento dei costi per singole attività. E riusciamo ad operare su ogni parte del prezziario con una operazione di verità, dando a base di gara opere che hanno una valutazione molto dettagliata".

D'Alfonso, ha inteso sottolineare un'altra deliberazione assunta dalla Giunta. Importante, in particolare per il cratere sismico: la zonizzazione sulla compatibilità degli aiuti di Stato. Ricorderete che il territorio aquilano era stato escluso dalla proposta avanzata dalla Giunta guidata da Gianni Chiodi, in un braccio di ferro con il governo Renzi che aveva molto preoccupato le imprese del cratere. 

"Abbiamo lavorato tanto: ci siamo sentiti con i vertici politici e tecnici del ministero dell'Economia. La delibera tiene da conto quali sono le aree di sofferenza della Regione e le aree bersaglio di importanti investimenti produttivi ad impulso di privati, o anche ad impulso pubblico con protagonismo dell'iniziativa privata".

Così, il cratere potrà utilizzare - senza la paura di una contestazione dell'Unione Europea - il 5% dei fondi per la ricostruzione destinati alle attività produttive. "Infine, la delibera - per la prima volta assunta in seduta di organo collegiale della Giunta, poi la porteremo anche in Consiglio - per quel che riguarda gli investimenti infrastrutturali per la gomma, per il ferro e per la mobità attraverso l'acqua", ha concluso il presidente eletto. "Abbiamo fatto scelte di campo molto nette: la prima opera prioritaria, di significato nazionale, sarà la realizzazione funzionante della Fondo Valle Sangro. Poi, le altre opere: la direttrice Amatrice, L'Aquila, Navelli, Bussi. E ancora: il quarto lotto della Teramo mare, l'accesso pescarese al Gran Sasso e alla Maiella, le varianti agli abitati serviti dalla Ss 16, importanti assi di penetrazione all'interno di giacimenti turistici di grande significato. Insomma, abbiamo fatto un ragionamento davvero animato dalla cultura della programmazione". 

D'Alfonso ha infine annunciato che, nel pomeriggio, incontrerà l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, l'ingegnere Elia.

Intanto però, c'è da affrontare l'emergenza auto blu. A quanto si apprende da una circolare interna firmata dal dirigente della Direzione risorse umane e strumentali della Regione Abruzzo, Pierfrancesco Colangeli, non ci sono più soldi in bilancio per pagare le auto blu di servizio. Dunque, già dal prossimo mese di agosto, potrebbe arrivare lo stop all'utilizzo delle vetture. 

Assessori, dirigenti e dipendenti non si sarebbero affatto adeguati ai tagli imposti dalla spending review. Anzi. Avrebbero continuato a spendere il plafond dedicato ben oltre il consentito. Eppure, il decreto legge numero 66 del 2014 è assai chiaro: vieta agli enti pubblici, a decorrere dal 1° maggio 2014, di "effettuare spese di ammontare superiore al 30% della spesa sostenuta nell’anno 2011 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi". In Abruzzo, i conti non tornano.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Luglio 2014 13:36

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