Martedì, 25 Gennaio 2022 15:12

Scuole, Romano (Iv): "Potenziare i servizi sfruttando le risorse del Pnrr"

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"La pandemia ha definitivamente svelato quanto sia fragile il mondo scolastico e quanto i bambini della fascia 0-6 siano gli ingranaggi più deboli di quel mondo con un estremo bisogno di spazi adeguati e sicuri e di servizi puntuali e garantiti. Si ha bisogno di un maggior numero di mense e palestre per il tempo pieno a scuola, del potenziamento dei servizi educativi 0-6, del potenziamento delle mense scolastiche e della messa in sicurezza degli edifici scolastici. Non possiamo permetterci di lasciar scappare la portata innovativa che il PNRR con 5 milioni di euro mette a disposizione sul potenziamento dei servizi dell’istruzione".

A dirlo è il capogruppo di Italia viva nel Consiglio comunale dell'Aquila, Paolo Romano, che ha chiesto la convocazione di una III commissione politiche sociali che abbia a oggetto i bandi del ministero della Pubblica Istruzione a valere sulle risorse del PNRR.

"Bisogna fare in fretta. Le scadenze dei bandi vanno dal 8 febbraio al 28 febbraio per un complessivo di 5 miliardi di euro di cui:

  • 800 milioni per la costruzione delle nuove scuole;
  • 3 miliardi per il potenziamento dell’offerta dei servizi educativi 0-6 anni (2,4 miliardi per gli asili nido e 600 milioni per le scuole dell’infanzia);
  • 710 milioni per la realizzazione di scuole moderne e la riqualificazione del patrimonio esistente".

La Giunta Biondi ha avuto l’occasione dei 700 milioni del Ministro Bonetti sulla scuola ma non è riuscita a sfruttarli a pieno. "È necessario, prima ancora che prendere delle decisioni che si spera siano condivise, fare una ricognizione dei numeri dei servizi del diritto allo studio" sottolinea Romano; "pensiamo per un attimo al potenziamento delle mense e palestre scolastiche e alla richiesta del tempo pieno: nell’anno 2021/2022 a fronte di una domanda nazionale superiore al 44% per il tempo pieno, l’offerta di strutture e servizi idonei si è fermata al 41%. In Abruzzo la richiesta è stata del 29,7% a fronte di un’offerta del 23,1%. Si tratta di dati che andrebbero calati anche nella realtà comunale per poter permettere una degna analisi dell’esistente, un’adeguata valutazione dei target da raggiungere e delle schede da redigere in risposta ai bandi emanati".

Inoltre le risorse del PNRR dovrebbero essere esaminate anche con il cambio di prospettiva voluto dal governo con la legge di bilancio 2022 e con l’inserimento dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) nella domanda sul servizio di asili nido. "Il servizio viene portato tra le prestazioni essenziali, con livelli predefiniti, che dunque devono essere garantiti su base territoriale, mentre finora è sempre stato considerato a “domanda individuale”, cioè erogato dai municipi in funzione delle richieste e delle risorse disponibili. Ora i comuni dovranno raggiungere il target fissato per step, dando priorità ai bacini territoriali più svantaggiati, e con un livello intermedio di copertura fissato al 28,88%. Il combinato disposto PNRR e Legge di bilancio anche nel nostro comune deve creare le potenzialità di nuovi posti di lavoro, ulteriori servizi per i bambini da 0-6 anni, il potenziamento delle scuole verso il tempo pieno".

Anche la riqualificazione/ristrutturazione dei plessi scolastici non può e non deve essere dimenticata: "basti pensare a tutte le strutture che hanno retto bene nel 2009, che non sono state oggetto di interventi di ricostruzione pubblica in questi anni e che oggi possono trovare spazio per un'azione di prospettiva. Un esempio è l’adeguamento strutturale della scuola d’Infanzia Collodi di Valle Pretara; la scuola ha ben resistito al sisma di 13 anni fa ma merita una manutenzione strutturale che possa dare maggiore sicurezza e un adeguamento alle sfide sociali a cui tutte le istituzioni saranno chiamate negli anni successivi. Bisogna ora programmare l’intervento, inserendo la Scuola Collodi negli avvisi Ministeriali in scadenza a febbraio e al contempo programmare bene tutte le altre linee di finanziamento per non dover scoprire che si risponde ai bandi e si viene bocciati".

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