Lunedì, 28 Febbraio 2022 14:43

"Si blocca anche il progetto dell’autoparco comunale": la denuncia di Romano

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"Il problema ormai cronico di questa amministrazione è che in città è tutto fermo e che quello che si muove o è fuffa o si blocca; persino nell’esperimento delle gare di progettazione c’è sempre qualcosa che va storto, rendendo evidente che questo centrodestra ancora non impara né padroneggia le procedure".

L'affondo è del capogruppo di Italia viva Paolo Romano.

In data 10 dicembre 2020 è stato indetto un concorso di progettazione su quello che questa amministrazione chiama primo stralcio della Sede Unica, il così detto Autoparco comunale da realizzare in via Rocco Carabba; l’apertura delle buste era prevista a settembre 2021, una data già tardiva; "eppure - spiega Romano - dopo 6 mesi da quella data non solo non si è ancora decretato un vincitore tra le proposte pervenute ma si tenta anche di nascondere un pasticcio in sede di apertura buste avvenuto pochi giorni fa e dovuto pare alle cosiddette chiavi di apertura delle offerte presentate".

Le chiavi di apertura sono uno strumento crittografico importante e innovativo, il cui utilizzo oltre a facilitare la gestione dell’intero iter di indizione, generazione ed espletamento della gara, consente di rendere il processo più sicuro, nel pieno rispetto dei principi di segretezza, trasparenza, correttezza e inviolabilità dell’offerta. "Le chiavi di apertura all’interno del procedimento digitale della gara possono essere utilizzate solo in uno specifico lasso temporale per non incorrere nell’invalidazione del procedimento. Eppure qualcosa è andato storto, la gara dovrebbe essere stata invalidata ma non se ne dà contezza, in barba a qualunque principio di trasparenza. Tutto questo porterà via altro tempo alla città e altre risorse per una nuova gara, stimate all’incirca in 80/100 mila euro".

Questo centrodestra aveva ereditato ben 35 milioni di euro dalla passata amministrazione per la nuova sede dei servizi comunali, ricorda Romano, "con un’idea riqualificante della zona della stazione centrale, una certezza per non pagare i fitti passivi che pesano e non poco sul bilancio comunale e un servizio più efficiente per i cittadini sempre sballottati da un ufficio all’altro e da una zona all’altra della città. Solo negli ultimi 5 anni per gli affitti degli uffici comunali si sono spesi circa 6 milioni e mezzo che magari avrebbero potuto avere altra destinazione. Senza alcuna preventiva rimodulazione del Cipe, hanno deciso invece di spacchettare i 35 milioni di euro per destinarne quasi la metà all’autoparco comunale con la prospettiva di trasferirvi la protezione civile e la polizia Municipale che è tra i pochi servizi che gode di una sede di proprietà, ma non riescono a chiudere neanche la gara di progettazione".

Dunque, l'affondo di Romano: "Con questa propensione ai pastrocchi e al dirottamento fondi, in cinque anni Pierluigi Biondi e Raffaele Daniele sono riusciti a bloccare il progetto di Piazza d’Armi attenzionato dalla Autorità nazionale di anticorruzione, sono sulla buona strada per bloccare il ponte Belvedere mancante ancora di esecutivo, hanno di fatto chiuso in un cassetto il restyling di Via della Croce Rossa comprensivo di parcheggio, mentre ancora nulla fanno sapere sul progetto di Porta Barete e sui cambi di destinazione d’uso di San Basilio, dove al posto dell’immobile Arta avrebbe dovuto sorgere una piazza e dell’ex scuola De Amicis, i cui lavori di recupero sono incredibilmente già iniziati senza sapere cosa vi sorgerà: come e chi sta autorizzando i fondi a disposizione?".

Ultima modifica il Lunedì, 28 Febbraio 2022 15:17

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