Mercoledì, 09 Marzo 2022 17:04

Ricostruzione privata: istituito tavolo operativo permanente. Romano (Iv): "Attesa la fine della consiliatura"

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Si è insediato lunedì, nel corso della prima riunione che si è svolta nella sala convegni Ance, il tavolo operativo permanente di lavoro sulla ricostruzione 2009, voluto dal Comune dell’Aquila, dagli uffici speciali (Usra, Usrc) e dal coordinamento dei sindaci del cratere e stimolato anche dalla nuova presidenza dell’associazione costruttori edili della provincia aquilana.

I temi oggetto dell’organismo saranno in particolare il percorso di completamento della ricostruzione privata post sisma, le agevolazioni del Super bonus 110% e le possibilità di integrazione e sovrapposizione tra i due ordinamenti regolatori.

All’incontro hanno partecipato tutti i protagonisti della filiera provinciale dell’edilizia, gli Ordini degli ingegneri, degli architetti e dei commercialisti, i Collegi di geometri e periti industriali e le associazioni degli amministratori di condominio.

“La pandemia prima e l’aumento del prezzo di gas e materie prime poi hanno generato situazioni di crisi che interessano numerosi settori dell’economia, sia nel contesto nazionale sia in quello locale. Quello dell’edilizia è un comparto trainante per il territorio, tanto per la rinascita materiale quanto per quella sociale ed economica. Per questa ragione, nel corso della visita ai laboratori del Gran Sasso a febbraio, ho consegnato al premier Draghi un dossier contenente una proposta di emendamento per ristorare le aziende impegnate nella riparazione degli immobili privati colpiti dal terremoto del 2009, adeguando i contributi agli attuali costi che devono sostenere le imprese e imprimere un’accelerazione decisiva alla ricostruzione” ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“In un momento in cui l’attenzione nazionale è diminuita rispetto al passato – ha sottolineato Gianni Frattale, presidente Ance L’Aquila - con il governo centrale impegnato su scenari più urgenti e drammatici, è necessario rafforzare il confronto per portare a termine l’ultima fase del lavoro, la più difficile, anche a fronte dei rincari di materiali che rendono i cantieri della ricostruzione 2009 non più remunerativi per le imprese. Integrare il buono ricostruzione con quello del super bonus rappresenta un’opportuna imperdibile per cittadini e operatori dell’edilizia. Per questo abbiamo richiesto un confronto allargato a tutte le competenze del settore, trovando pronta accoglienza delle istituzioni”.

Il titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, Salvo Provenzano, dal canto suo ha manifestato estrema determinazione e volontà “ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili per non ritardare la conclusione dei processi di ricostruzione degli immobili privati che inevitabilmente risentono in maniera significativa dell’aumento dei costi delle materie prime e delle crisi in corso”.

Nel tavolo è stato evidenziato una sofferenza, in alcuni casi veri e propri rallentamenti, degli interventi della ricostruzione privata e ci si è proposti e analizzare, nelle prossime sedute, le cause del fenomeno. Sono intanto state individuate nuove modalità di interlocuzione, più rapide ed efficienti, tra gli uffici tecnici e gli operatori della ricostruzione ed è stata fissata al 17 marzo prossimo la seconda riunione del tavolo.

L’intento, dichiarato da tutti i rappresentanti di categoria intervenuti, è quello di portare all’esame del consesso gli ostacoli contingenti riscontrati da imprese e operatori per fornire all’organismo una immediata operatività in grado per individuare e sciogliere le problematiche di rapida soluzione e prendere subito in carico quelle che necessitano dell’avvio di una proficua interlocuzione con tutti gli enti, agenzie e istituzioni che a vario titolo sono interessate nei processi di ricostruzione.

Duro l'affondo del consigliere d'opposizione Paolo Romano. "Apprendo con meraviglia che l’amministrazione non solo ha atteso la fine della consiliatura per mettere in campo una misura assolutamente necessaria per il buon andamento della ricostruzione privata come l’istituzione di un tavolo operativo permanente, ma che ha dovuto attendere l’input delle categorie interessate, nello specifico del presidente Ance, Gianni Frattale che voglio ringraziare, avendo lo stesso preso contezza della situazione di stallo nella quale versa oggi la ricostruzione soprattutto nelle frazioni; ed è l’unica ragione poiché tutte le altre che si sono addotte, come il bonus 110, sono ben regolate dalla Legge e riguardano anche gli altri crateri italiani".

A mia memoria - ha aggiunto Romano - "i tavoli interistituzionali sulla ricostruzione privata furono tempestivamente messi in piedi dalla precedente amministrazione e naturalmente portati avanti nel tempo. È stato grazie anche alle costanti interlocuzioni con gli ordini professionali, le associazioni di categoria, l’associazione dei costruttori, la Curia arcivescovile, la Soprintendenza e successivamente gli Uffici Speciali che si sono affrontati e superati per tempo i problemi che la ricostruzione post sisma man mano presentava: il rilascio dei contributi, il prezziario regionale, la cantierizzazione degli aggregati, le interferenze con le reti dei servizi, la sicurezza dei lavoratori del comparto edile, il reperimento risorse umane per l’istruttoria pratiche, il rapporto con il Genio Civile; fu proprio da questi tavoli che nacquero la convenzione abi/cassa depositi e prestiti, il protocollo polveri, il monitoraggio della manovalanza del comparto edile, la convenzione con Abruzzo Engineering, il progetto dei sottoservizi".

Una volta insediatosi a palazzo Fibbioni questo centro destra ha invece buttato nel dimenticatoio queste buone pratiche "e se possibile peggiorato la situazione scindendo persino in due il settore dell’edilizia da quello della ricostruzione privata. Di più: anche in Regione Marsilio non ha inteso dare seguito ai tavoli di concertazione messi in piedi dall’allora vice presidente Giovanni Lolli. La campagna elettorale non ha bisogno di coup de theatre su un tema così importante come quello della ricostruzione perché è oramai chiaro ai più che tutto il disastro prodotto in questa città sta dietro i cinque anni di nulla che sono trascorsi".

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