Martedì, 15 Marzo 2022 10:32

Diritto allo studio, presidio all'Emiciclo: "Abruzzo rispetti vocazione universitaria"

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Si è tenuta stamane, all'Emiciclo, una partecipata manifestazione indetta da Udu L’Aquila, Cgil L’Aquila, Flc L’Aquila, Filcams L’Aquila per denunciare le mancanze delle Adsu e della Regione sulle politiche per il diritto allo studio.

Hanno presenziato, tra gli altri, la deputata Stefania Pezzopane e il consigliere regionale e comunale Americo Di Benedetto, candidati alla carica di sindaco dell'Aquila alle amministrative di primavera.

All’Aquila, hanno spiegato i manifestanti, "il futuro della residenza studentesca dell’ex Caserma Campomizzi e dei servizi collegati è estremamente precario. Il rischio concreto è che, se non si agisce subito, le studentesse e gli studenti economicamente più fragili rimarranno senza servizi di residenzialità e mensa a partire già dal prossimo autunno. L’indotto dell’ADSU dell’Aquila dà lavoro a circa 60 lavoratrici e lavoratori che dal mese di settembre potrebbero rimanere senza occupazione, prospettive e reddito. L’Adsu dell’Aquila e la Regione Abruzzo si assumano la responsabilità dei posti di lavoro messi a repentaglio dalla loro inerzia e dei ritardi sulla ricostruzione della Casa dello Studente".

Quasi 13 anni dal terremoto del 2009 dovrebbero essere uno sprone più che sufficiente per la politica regionale.

"Abbiamo bisogno di risposte alle nostre istanze", è stato ribadito. "Non si possono lasciare questi servizi in mano ai privati. L’Università e il Diritto allo Studio devono rimanere pubblici. Gli studenti sono parte viva e integrante delle nostre città così come lo sono le Università".

Alla situazione aquilana si aggiunge, anche quest’anno, il ritardo intollerabile nel finanziamento delle borse di studio: 2000 studenti in tutto l’Abruzzo, che si trovano a dover affrontare con enormi difficoltà le spese per gli studi universitari. "Sono anni che le studentesse e gli studenti dei 3 Atenei abruzzesi vedono mirato il loro diritto allo studio da questi ritardi; a Chieti-Pescara addirittura non risultano ancora pagate 363 borse dell’anno accademico scorso (2020-21). Il sottofinanziamento cronico è evidenziato anche, per Teramo e Chieti-Pescara, dalla mancata monetizzazione del servizio mensa non fruito durante il lockdown".

 

All'ora di pranzo, una delegazione di studenti e lavoratori è stata dunque ricevuta dagli assessori regionali Guido Liris e Pietro Quaresimale oltre che dal vice presidente del Consiglio Regionale Roberto Santangelo e dai consiglieri di opposizione Barbara Stella (M5s), Americo Di Benedetto (Legnini presidente) e Pierpaolo Pietrucci (Pd). "Purtroppo l’incontro ha solo confermato, e forse aggravato, il quadro che già si prospettava drammatico", hanno sottolineato i sindacati a margine dell'incontro; "non abbiamo ricevuto, da parte degli esponenti della Giunta Regionale, alcun tipo di impegno sulle tempistiche di erogazione delle borse di studio e nessuna soluzione o proposta rispetto alla scadenza della convenzione col Demanio Militare, proprietario degli immobili attualmente adibiti a studentato nella ex Caserma Campomizzi. Non ci sarebbe, infatti, la volontà da parte del Ministero di prorogare ulteriormente la convenzione e quindi, in questa eventualità, non sarebbe possible indire dei bandi per la residenzialità per il prossimo anno accademico, dovendo tornare questi immobili nella disponibilità del Demanio stesso".

I rappresentanti della Giunta Regionale non sono riusciti a delineare alcuna soluzione, "dimostrando come la mancanza di programmazione e di prospettiva stia provocando dei danni inestimabili per le città abruzzesi che sono universitarie per vocazione, storia e cultura. Non è possibile accettare supinamente questa situazione, assumendola come dato di fatto. La Regione si assuma finalmente la responsabilità di questa annosa vicenda e l’affronti con determinazione ed estrema urgenza".

La chiusura delle residenze degli studenti e la cancellazione di tutti i servizi collegati (mensa, lavanderia etc) non possono neanche essere ipotizzabili, "come non può essere tollerato che da 91 giorni gli studenti stiano aspettando una borsa di studio fondamentale per pagare affitti, bollette, libri, spese di viaggio. Abbiamo chiesto al governo regionale di farsi portavoce con il Ministero della Difesa al fine di aprire un tavolo di confronto, che preveda anche la presenza delle parti sociali, e che possa dare la possibilità di una proroga della convenzione per la Campomizzi, alle medesime condizioni e comunque per un tempo utile che possa garantire la ricostruzione della Casa dello Studente. Abbiamo inoltre ribadito che non possiamo tollerare ancora ritardi nella erogazione delle borse di studio, perché semplicemente gli studenti non possono più permettersi di aspettare. Siamo fermamente convinti che la strada che si deve necessariamente intraprendere sia quella del coinvolgimento di tutte le istituzioni cittadine per dare voce piena alle istanze che stiamo portando avanti".

Tanto più che la sciagurata chiusura della residenza andrebbe nell’immediato a tagliare decine di posti di lavoro oltre a danneggiare l’indotto generato dala presenza costante degli studenti in città. "I servizi per la popolazione studentesca e l’esistenza stessa del Diritto agli Studi sono messi in discussione e a rischio. Non c’è più tempo per gli indugi cui ci ha abituato la Regione Abruzzo. Oggi è più che mai necessario che si alzi il livello della protesta, coinvolgendo tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro della Città, dell’Università del benessere delle studentesse e degli studenti". 

 

Pezzopane: "Studenti universitari linfa vitale della citta"

"Ho incontrato questa mattina sindacati e studenti davanti alla Regione. Punto a L’Aquila città universitaria e senza i ragazzi e le ragazze non c’è università".

A dirlo è la deputata Stefania Pezzopane, candidata sindaca del centrosinistra.

"La residenza pubblica, le borse di studio, la nuova casa dello studente sono tutti temi attrattivi su cui la regione è totalmente inadempiente. Ancora non decidono nemmeno come dare agli studenti una nuova Casa dello studente, trascorsi 13 anni dal 6 aprile che è ricordato nel mondo per il crollo di quella palazzina con decine di ragazzi che persero la vita. Una nuova casa dello studente è un fatto di tale portata che dovrebbe essere una priorità. Paradossale, inoltre, che pur essendo in scadenza la convenzione stipulata dalle amministrazioni di centrosinistra con il ministero della Difesa e prorogata dalla Ministra Pinotti fino a febbraio 2023, la regione non si sia adoperata ne’ per la proroga ne’ per una nuova costruzione. E le ipotesi fantasiose che circolano non danno nessuna garanzia".

L’Adsu dovrà pubblitare a breve il nuovo bando per gli alloggi, ma non ha nulla da mettere a bando. "Il sindaco dell’Aquila, quando si tratta di far fare alla regione il suo dovere, è sempre arrendevole e silenzioso. Ma silenziosi non saremo noi, ne’ gli studenti, ne’ i sindacati, ne’ i 60 lavoratori e lavoratrici che rischiano il posto di lavoro. La regione dica cosa intende fare. Quali sono le soluzioni che vuole, con vergognoso ritardo, adottare. Sono come sempre pronta a lavorare ad una soluzione in raccordo con tutti gli enti e su un tavolo di lavoro concreto per il bene della città. Mi attiverò presso il Ministero della Difesa per capire se la Regione ha chiesto una proroga della convenzione".

Ultima modifica il Martedì, 15 Marzo 2022 22:23

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