E' stato emozionante, stamane, salire le scale di Palazzo Margherita, entrare nella storica aula consiliare della città, guardare i banchi dei consiglieri sotto l'affresco di Fulvio Muzi.
Emozionante e straniante, tra operai con il caschetto e volontari della Protezione civile a dettare le regole, accertandosi che gli ingressi fossero effettivamente contingentati, ad indicare la strada spiegando che alcuni piani erano ancora chiusi, interdetti.
"Aquilani, siamo a casa" le parole del presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari; in realtà, gli aquilani a casa non possono ancora tornare perché Palazzo Margherita è cantiere. Stamane si è voluta inscenare una cerimonia simbolica, chiusa al pubblico, ma la restituzione vera e propria del palazzo, la sua riapertura, avverrà nei prossimi mesi.
Tra l'altro, se ci fosse stato anche un solo consigliere comunale disabile non si sarebbe potuta riaprire alcuna sala, se è vero che, al momento, l'unico modo per raggiungere l'aula è attraverso le scale.
"Non c'era modo migliore per chiudere il percorso di questi 5 anni", ha tenuto a sottolineare il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi; in effetti, l'evento di stamane è parso emblematico di questi anni di legislatura: un continuo rincorrersi di promesse, emozioni suscitate attraverso l'incessante narrazione di una rinascita enfatizzata che finisce per scontrarsi quotidianamente, però, con la realtà.
E la realtà è che poco dopo la cerimonia Palazzo Margherita è tornato cantiere.
In questi mesi che precedono l'avvio della campagna elettorale, d'altra parte, è più che mai evidente come si stia rincorrendo l'urgenza di realizzare alcuni interventi spot che possano alimentare la macchina della propaganda politica.
E' accaduto anche stamane.
Scriverlo non significa ignorare le emozioni vissute dai pochi fortunati che hanno potuto rivedere la sala consiliare, non significa ignorare la sensazione di essersi riappropriati, seppure per un momento, di un simbolo dell'identità cittadina: scriverlo significa restituire la verità dei fatti, oltre la comunicazione emozionale.
Sarà bellissimo raccontare la riapertura di Palazzo Margherita, quando avverrà per davvero.