Lunedì, 16 Maggio 2022 14:21

Consulta giovanile: bocciata la proposta di Dichiarazione antifascista per l'adesione alle future assemblee

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"Il 5 maggio scorso si è tenuta, presso la sede del Palazzetto dei Nobili, l’assemblea della Consulta Giovanile del Comune dell’Aquila, in occasione della quale noi membri antifascisti e democratici abbiamo presentato una proposta per la modifica del regolamento della Consulta che introducesse, come requisito fondamentale per l’adesione alle future assemblee, la compilazione di una “Dichiarazione di antifascismo e adesione ai valori democratici”, sul modello di quanto già fatto, ad esempio, dal comune di Milano per la concessione degli spazi pubblici".

Si legge in una nota dei membri della Commissione che si firmano come "antifasciti e democratici".

E' stato richiesto agli attuali membri di esplicitare, inoltre, "la loro adesione a tali principi, fondanti della Repubblica Italiana e della sua Costituzione", viene spiegato. "Queste richieste nascono dalla necessità di sentirci tutelati democraticamente in seguito alla riunione del Consiglio Direttivo che si è tenuta nella sede di Casapound Italia il giorno 3 marzo 2022 e la successiva affissione di uno striscione recitante “Dio, Patria, Consulta” seguito da un fascio littorio di fronte la sede dei GD, con finalità intimidatorie in seguito alla denuncia di un membro della Consulta facente parte della giovanile. Tali eventi hanno esplicitato la presenza fascista all’interno della Consulta, che è stata confermata dalla bocciatura della nostra richiesta di modifica del regolamento e dalla mancata sottoscrizione da parte dell’intera assemblea (ad esclusione dei membri presentanti) della dichiarazione di antifascismo".

D’altronde, "non siamo nuovi a tali mancanze da parte degli organi comunali. Già due volte, nel 2018 e nel 2021 (quest’ultima a seguito dell’assalto fascista alla sede nazionale della CGIL), la richiesta di una dichiarazione del genere è stata bocciata dal consiglio comunale. Questa è stata solamente un’ulteriore conferma. Riteniamo che, in queste condizioni, senza la garanzia di trovarsi in un ambiente democratico, i lavori non possano proseguire e che l’unica strada percorribile sia lo scioglimento dell’attuale assemblea e la sua ricostituzione sulla base dei principi di antifascismo e dialogo democratico. Nella settimana successiva alla riunione della Consulta, abbiamo provato a contattare l'Assessora Ianni, senza però ricevere alcuna risposta. Continueremo a provare a contattare l'assessorato".

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