Mercoledì, 25 Maggio 2022 13:01

Pezzopane, lettera agli operatori: "Le mie proposte per rilanciare la sanità"

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Una lettera aperta, per denunciare lo stato di estrema sofferenza in cui versa la sanità del territorio e, in particolare, l’ospedale San Salvatore dell’Aquila – “il sindaco uscente è venuto meno al proprio dovere di anteporre, innanzi a tutto, le esigenze di salute dei propri concittadini”, si legge in un passaggio – tra tagli trasversali e indiscriminati e redistribuzione squilibrata delle risorse regionali.

A firmarla la deputata dem Stefania Pezzopane, candidata sindaca di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative che, accompagnata dall’ex sindaco Massimo Cialente, medico pneumologo, l’ha distribuita stamane ad operatrici e operatori della sanità incontrati davanti al nosocomio regionale, denunciando come, sulla pelle degli aquilani, si sia consumato un feroce scontro tra Lega e Fratelli d’Italia, col valzer dei due direttori generali chiamati da Roma.

"Non voglio lasciarmi andare a polemiche strumentali o preelettorali, voglio ragionare di fatti, dati e numeri, lasciando a voi giudicare", leggiamo ancora nella lettera. "Voglio condividere con voi la mia preoccupazione, rabbia e indignazione. Preoccupazione perché attraverso le segnalazioni dei cittadini-pazienti e dei loro familiari, e il dialogo con tanti di voi, ho potuto constatare come la situazione nella nostra ASL, e soprattutto nel nostro ospedale, sia andata ad aggravarsi, con un peggioramento della qualità del servizio inspiegabile, inaccettabile considerando il prestigio indiscusso, sino a pochi anni fa, del San Salvatore, le vostre straordinarie professionalità, le stesse di allora, il vostro spirito di abnegazione, gli enormi sacrifici patiti durante la pandemia. Rabbia ed indignazione, perché il sindaco uscente si è letteralmente prostrato di fronte al presidente della regione Marsilio, del suo stesso partito, e agli sfacciati interessi del centrodestra abruzzese, guidato in primis dal presidente del consiglio regionale Sospiri. Sfido a smentirmi".

Pezzopane si è detta indignata "per come sono stati distribuite le risorse per affrontare il Covid, per la quota ridicola riservata alla nostra ASL. Prima del Decreto 34, che ha stanziato le risorse per quota capitaria, per affrontare l’emergenza sono stati assegnati 58 milioni a Pescara, 48 a Teramo e Chieti, solo 19 all’Aquila. Non faccio battaglie di campanile, ma mentre Pescara apriva 220 posti letto Covid, mai messi a disposizione dei pazienti abruzzesi (che serviranno per arrivare al loro obiettivo di Dea di II livello), L’Aquila riapriva in colpevole ritardo il Delta medico chiudendo, perché riconvertiti, reparti strategici come Pneumologia, Malattie Infettive, metà del reparto di Medicina. Reparti chiusi ai pazienti, ritardi nelle attività chirurgiche; lunghe attese per interventi decisivi, quali quelli per patologie oncologiche. Nessuno ha difeso gli aquilani".

L’imperativo è tagliare, tagliare, tagliare in modo trasversale, ha ribadito Pezzopane. "E guai se qualcuno reclama o denuncia. Si finisce in consiglio di disciplina, o si è minacciati". E ha aggiunto: "Sono arrabbiata per la ripartizione dei fondi per l’edilizia sanitaria ex articolo 20. Su 410 milioni di euro, all’Aquila ne sono stati destinati solo 4. Meno dell’1%. Ma come è possibile che nessuno del centrodestra aquilano abbia difeso il proprio ospedale? Infine, l’ultima vergogna: la nuova ripartizione del Fondo Sanitario Regionale. I criteri sono pressoché tutti centrati sul numero di abitanti della ASL; ebbene, noi siamo la ASL con meno abitanti, ma abbiamo ben 138 comuni, su una superficie pari al 47% dell’intera regione, con la maggior percentuale di anziani, quindi di soggetti con più comorbilità e necessità di maggiori accessi ai servizi sanitari. Tra l’altro, contiamo il maggior numero di punti di erogazione dell’offerta sanitaria. Possiamo andare avanti così? La mia risposta è no". 

Non solo la denuncia. Pezzopane ha messo, nero su bianco, le sue proposte per rilanciare la sanità, assumendo impegni precisi per i primi 100 giorni di mandato. "Anche per questo ho scelto di candidarmi: per fare della sanità il faro del mio impegno. Quali azioni immediate:

1) Riunire l’Assemblea dei sindaci almeno 4 volte l’anno, soprattutto in vista dell’applicazione del DM71;

2) Istituire la Consulta della Sanità Aquilana;

3) Richiedere entro sei mesi la pubblicazione dei bandi di concorso e la stabilizzazione dei precari, come previsto dalle leggi, anche aprendo una “vertenza personale ASL” con la Regione, come fatto dalle altre aziende abruzzesi;

4) Acquisire nuove tecnologie, sistemare la vergogna della PET ancora nel “camion”, montare la RMN, vagliare seriamente le richieste dei singoli reparti, verificare errori e ritardi negli acquisti dei più comuni farmaci, reagenti e materiali di consumo e presidi;

5) Rivedere la ripartizione dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria (adeguamento sismico dei corridoi e dell’edificio) e l’efficientamento energetico.

Questi sono i miei impegni per i primi 100 giorni di mandato, per i quali chiederò a voi tutti un un vero e proprio controllo".

Pezzopane ha dunque annunciato che venerdì alle 18:30 terrà un evento in piazza Regina Margherita: "La mia campagna elettorale è pubblica, libera, aperta, concreta. Alla ricerca delle persone, spesso stanche delle parole e delle promesse non corrisposte. Il giro che sto facendo nei quartieri e nei paesi sta rivelando la verità delle cose. Mi sono candidata con un’ampia coalizione di 6 liste e 14 tra partiti, movimenti e civici: il nostro obiettivo è risolvere i problemi presenti e insieme costruire il futuro, coinvolgendo le persone, rendendoli protagonisti di una vera Agorà aquilana. Politici ed amministratori sembrano tutti chiusi nei loro fortini, mentre le persone hanno bisogno di interlocutori stabili. I giovani scalpitano inascoltati, in assenza di una strategia per il futuro".

In piazza Regina Margherita "discuteremo dei problemi presenti che vanno risolti e di futuro, assente da questa campagna elettorale volutamente ripiegata nelle inaugurazioni di opere fatte da altri (come la stessa piazza Regina Margherita ed il Torrione) per confondere e spostare la discussione su un trionfalismo autoreferenziale. Puro illusionismo. Il programma con cui fu eletto Biondi nel 2017 è praticamente rimasto inattuato. Le cose di cui parla, e che si stanno realizzando, sono tutte iniziative dei nostri governi. Bisogna aprire la città, farla discutere, farla rinascere davvero. Io ho scelto non un luogo chiuso, ma piazza Regina Margherita per parlare alla mia città, L’Aquila. Con la coalizione democratica e progressista puntiamo alla partecipazione. La nostra Agorà Aquilana proseguirà dopo le elezioni, se sarò Sindaca, individuando luoghi permanenti di partecipazione e coinvolgimento di cittadine e cittadini".

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Maggio 2022 14:59

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