Venerdì, 24 Giugno 2022 09:33

Consigliere straniero, urne quasi deserte all'Aquila. Le associazioni chiedono un cambiamento

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"L'elettore ha sempre ragione: ci tengo a fare le congratulazioni al rieletto sindaco della città dell’Aquila Pierluigi Biondi. Voglio fare gli auguri di buon lavoro a lui e alla nuova giunta, di prossima formazione".

Lo ha detto il presidente dell’associazione culturale Rilindja, Abdula (Duli) Salihi. "Un augurio non solo a nome mio personale ma anche da parte di tutta l’associazione culturale Rilindja. Una competizione in cui si sono messi in gioco anche cittadini italiani di origine straniera di varia provenienza e su varie liste. C’è un messaggio di fondo", ha aggiunto, "che si cerca di trasmettere con la candidatura degli 'italiani naturalizzati', ma si fa fatica a comprendere: le comunità straniere, regolarmente soggiornanti da anni, sentono un grande bisogno di essere considerati politicamente parte costituente della società, attraverso il diritto di voto sancito dalla convenzione di Strasburgo 1992".

Questo, ricorda Salihi, "è l’unico modo che si ha di essere ascoltati, considerati e non discriminati. Sappiamo che non è di competenza dell’amministrazione locale emanare decreti legislativi e, per questo, colgo l’occasione di rinnovare l’invito ai nostri parlamentari abruzzesi affinché possa essere riaffrontato il tema in Senato, così come accaduto nella XIV° legislatura atto parlamentare n.326".

La candidatura del “naturalizzato”, per ogni comunità, diventa una occasione per esprimere le proprie richieste o le necessità della comunità, ciò perché la figura rappresentativa del “consigliere aggiunto” è di poco interesse in quanto poco fruttuoso e a volte male interpretato. "Basta analizzare gli ultimi dati in merito alle elezione del consigliere aggiunto", ha proseguito Salihi in riferimento alle amministrative del 12 giugno che hanno visto l'elezione dell'albanese Edlira Banushaj. "Nessuna lista si è presentata se non quella uscente. Inoltre, sui 1903 aventi diritto al voto solo 54 si sono recati alle urne, ossia il 2,8%. Penso sia chiaro il messaggio: fare un passo avanti, concedere il diritto di voto 'coperto' da anni dalla figura rappresentativa del consigliere aggiunto; a livello locale sarebbe utile e necessario creare un canale diretto tra associazioni costituite anche di giovani di seconda generazione e, magari un assessore al ramo. Canale inteso come un tavolo in cui si possa discutere, progettare politicamente l'integrazione e il supporto linguistico negli sportelli di Comune, Questura e Prefettura attraverso la figura del mediatore linguistico, una necessità di cui la città dell’Aquila avverte il bisogno da anni".

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