"Oggi siamo qui nel centro storico della nostra città, all'Aquila, per ricordare le donne che da gennaio 2022 al 16 giugno sono state uccise da uomini violenti. Donne che hanno subito violenze fisiche e psicologiche fino ad essere uccise".
Si legge in una nota del collettivo FuoriGenere che, oggi, è sceso in piazza per riportare l’attenzione su un tema troppo spesso sottovalutato dalle istituzioni.
La maggior parte degli uomini facevano parte della sfera affettiva e familiare delle donne stesse e "anche per questo la nostra azione oggi acquisisce un significato in più; infatti, in centro si è tenuta la giornata 'Il Venerdì delle Famiglie' (voluta dal sindaco di destra Biondi): vogliamo dire che non sempre la famiglia è una garanzia di serenità e sicurezza, non è sempre un luogo sicuro e che spesso il significato di famiglia non è lo stesso per tutti e tutte".
"Tra i nomi delle donne uccise ci sono anche transicidi, lesbicidi e figlicidi e vanno aggiunti altri 2 nomi di donne uccise in questi ultimi giorni. Quello che vogliamo e auspichiamo è che la violenza non sia più considerata un fatto privato ma che diventi un problema collettivo così da poter mettere in atto un'azione che sia collettiva e riguardi tutti", conclude il collettivo FuoriGenere.