Giovedì, 21 Luglio 2022 21:12

Elezioni: l'Italia al voto il 25 settembre. Presentazione delle liste entro un mese

di  Redazione

L'Italia andrà al voto il prossimo 25 settembre. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, decreto poi controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

"Come ufficialmente comunicato - ha detto il capo dello Stato - ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto. La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza".

Parte dunque ufficialmente il conto alla rovescia, con le liste dei candidati da presentare entro un mese a partire da oggi e con il deposito dei simboli entro Ferragosto. Prima di quella data però ci sono alcuni importanti nodi da sciogliere con adempimenti e scadenze che dovranno essere rispettati a partire dal 27 luglio, data entro la quale il Viminale è tenuto a inviare alla Farnesina, gli elenchi dei connazionali che si trovano all'estero. Su questo fronte infatti la legge prevede che i medesimi devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni.

Si passa poi alle scadenze previste per il 12, 13 e 14 agosto, termine entro il quale tutti i partiti dovranno depositare al Viminale i simboli elettorali ed i contrassegni. Per poi passare alle ultime scadenze fissate per il 21 e 22 Agosto che sono i giorni nei quali dovranno essere presentate le liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto.

Ma in termini di rappresentanza, scendendo sui territori e alla luce del taglio di parlamentari che di fatto ha costretto a rivedere i collegi elettorali fissati dal Rosatellum, cosa cambierà? Il primo effetto sull'Abruzzo si vedrà con un taglio importante dei parlamentari abruzzesi da 21 a 13, rispettivamente da 14 a 9 per la Camera dei Deputati e da 7 a 4 per il Senato.

Dei 13 parlamentari che rappresenteranno l'Abruzzo, per la Camera dei Deputati  6 usciranno dal proporzionale (Collegio Abruzzo 1), contro i 9 precedenti e 3 dal maggioritario (Collegio Abruzzo 1,2 e 3), contro i 5 precedenti.

Per il Senato invece, 3 dal proporzionale (Collegio Abruzzo 1) e 1 dal maggioritario (Collegio Abruzzo 1) contro i precedenti 5 e 2. 

Ultima modifica il Giovedì, 21 Luglio 2022 22:06

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