L'Italia andrà al voto il prossimo 25 settembre. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, decreto poi controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
"Come ufficialmente comunicato - ha detto il capo dello Stato - ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto. La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza".
Parte dunque ufficialmente il conto alla rovescia, con le liste dei candidati da presentare entro un mese a partire da oggi e con il deposito dei simboli entro Ferragosto. Prima di quella data però ci sono alcuni importanti nodi da sciogliere con adempimenti e scadenze che dovranno essere rispettati a partire dal 27 luglio, data entro la quale il Viminale è tenuto a inviare alla Farnesina, gli elenchi dei connazionali che si trovano all'estero. Su questo fronte infatti la legge prevede che i medesimi devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni.
Si passa poi alle scadenze previste per il 12, 13 e 14 agosto, termine entro il quale tutti i partiti dovranno depositare al Viminale i simboli elettorali ed i contrassegni. Per poi passare alle ultime scadenze fissate per il 21 e 22 Agosto che sono i giorni nei quali dovranno essere presentate le liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto.
Ma in termini di rappresentanza, scendendo sui territori e alla luce del taglio di parlamentari che di fatto ha costretto a rivedere i collegi elettorali fissati dal Rosatellum, cosa cambierà? Il primo effetto sull'Abruzzo si vedrà con un taglio importante dei parlamentari abruzzesi da 21 a 13, rispettivamente da 14 a 9 per la Camera dei Deputati e da 7 a 4 per il Senato.
Dei 13 parlamentari che rappresenteranno l'Abruzzo, per la Camera dei Deputati 6 usciranno dal proporzionale (Collegio Abruzzo 1), contro i 9 precedenti e 3 dal maggioritario (Collegio Abruzzo 1,2 e 3), contro i 5 precedenti.
Per il Senato invece, 3 dal proporzionale (Collegio Abruzzo 1) e 1 dal maggioritario (Collegio Abruzzo 1) contro i precedenti 5 e 2.