È notizia di oggi, la firma delle delibere aziendali per avviare le procedure di assunzione degli operatori socio-sanitari risultati vincitori del concorso del 2019, per mano delle Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Lanciano-Vasto-Chieti e Teramo.
L’assessore Nicoletta Verì nel comunicare l’avvenimento ha dichiarato “Abbiamo lavorato in silenzio in queste settimane, nonostante gli attacchi politici giunti dalla minoranza che volevano far pensare a un nostro disinteresse nei confronti di questi lavoratori”.
Queste parole suonano come una difesa e un contrattacco nei confronti delle opposizioni che in consiglio più volte avevano sollevato il tema in questione.
I consiglieri d’opposizione Giorgio Fedele, M5s, e Silvio Paolucci, PD, però non si sono persi d’animo. Anzi hanno rincarato la dose continuando a sollecitare la regione e l’assessore sull’intricato tema della sanità in Abruzzo.
Fedele, il quale aveva sposato la causa degli operatori socio sanitari, ricordiamo in particolare la partecipazione alla protesta di martedì scorso a Teramo organizzata proprio dagli oss, si è intestato lo sblocco dell’empass in cui si era finiti.
“Grazie al pressing del Movimento 5 Stelle e alla resilienza degli OSS abruzzesi sembra che le direzioni strategiche delle Asl coinvolte abbiano finalmente firmato le delibere aziendali per avviare le procedure di assunzione degli OSS risultati vincitori del concorsone indetto dalla Asl di Teramo quale capofila, per le strutture sanitarie delle province di Teramo, Chieti e L’Aquila.” Queste le parole del consigliere cinque stelle.
Ma prosegue non risparmiando attacchi all’assessore "Ora è chiaro che, a differenza di quanto sostiene l’Assessore Verì, questa non è la conclusione di un percorso, ma solo l’inizio. Infatti, soprattutto per quanto concerne la Asl 1, appena sarà “attivata” la graduatoria, si dovrà immediatamente procedere con l’assunzione dei 12 professionisti, secondo quanto previsto dal bando, e poi sarà necessario procedere a scorrimento della stessa fino ad arrivare a colmare tutte le carenze delle strutture sanitarie della provincia. E’ compito dell’Assessore Verì attivarsi affinché questo avvenga. Sia chiaro – incalza Fedele - che sappiamo benissimo che la favoletta “dell’abbiamo lavorato in silenzio” può raccontarla solo a chi non sa come stanno le cose ed è al di fuori delle istituzioni. La verità è che c’è stato un colpevole disinteresse da parte della Giunta regionale e un inaccettabile immobilismo da parte delle Asl, che si è interrotto solo quando l’opinione pubblica è stata messa al corrente della vergognosa gestione del concorso e quando gli operatori sanitari si sono riuniti per scendere in piazza a chiedere a gran voce che venissero rispettati i loro diritti.”
Nel concludere il consigliere auspica “che il 2 agosto venga messo nero su bianco quanto annunciato oggi dall’Assessore a mezzo stampa” e chiude affermando “Oggi è stato fatto un passo, noi vogliamo che si arrivi al traguardo e che i nostri ospedali siano finalmente dotati del personale necessario a offrire un servizio degno a tutti i cittadini”
Non è da meno l’intervento di Silvio Paolucci, il quale oltre ad affrontare la questione del concorso degli oss, sostenendo che la regione ha annunciato che procederà con le assunzioni solamente “dopo le proteste dei candidati ammessi alla graduatoria e la nostra mobilitazione politica”, lancia un duro affondo sulla gestione della sanità teatina.
“E così succede che solo dopo le proteste dei candidati ammessi alla graduatoria e la nostra mobilitazione politica, la Regione oggi annuncia che procederà alle assunzioni.” Queste le parole del consigliere dem “Ciò nonostante Chieti resta comunque la Cenerentola dell’agenda della Regione, perché a pochi giorni dall’annuncio del progetto di riqualificazione dell’ospedale da 60 milioni, perde una considerevole fetta dei fondi, forse più utili altrove alla causa dell’imminente campagna elettorale – rimarca Paolucci – . Un gioco al massacro che pagano i cittadini, gli stessi che a settembre andranno a votare e che in questi tre anni e mezzo di governo del centrodestra hanno visto la Regione togliere a Chieti 30 milioni di risorse destinate al nuovo presidio, per coprire il suo deficit a scapito dell’ospedale; depotenziare progressivamente e continuamente la struttura ospedaliera, le sue professionalità e servizi, a vantaggio di altri insediamenti e a discapito di chi ha i medesimi diritti di cure del resto della comunità abruzzese.”
Paolucci conclude accusando la maggioranza di fare i propri interessi per fini elettorali e di non occuparsi del bene della regione. Queste le sue parole “Così i soldi per l’ospedale teatino ancora una volta sembrano volare altrove, preda ora anche della fame di poltrone per Camera e Senato che sta impegnando il centrodestra in questi giorni. Evidente che lavoratori e cittadini non sono priorità per chi governa la regione”