Intorno all'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, oramai, si sta combattendo una vera e propria battaglia politica. Iniziata a qualche giorno dall'elezione a Presidente della Regione Abruzzo di Luciano D'Alfonso. Il centrosinistra locale, infatti, sta tentando di far saltare la poltrona del direttore generale della Asl L'Aquila-Sulmona-Avezzano, Giancarlo Silveri. Difeso, non senza difficoltà, dal centrodestra locale.
E' di ieri l'ultima visita 'istituzionale' al nosocomio del capoluogo: per oltre un'ora, Luciano D'Alfonso, accompagnato dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e dal vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, ha attraversato alcuni reparti della struttura sanitaria con il direttore generale. "Ho voluto percepire il quotidiano dell'ospedale", ha sottolineato D'Alfonso, "parlando direttamente al personale medico e paramedico che nei reparti ci lavora". Una visita "con l'occhio del paziente", ma anche una visita "con giusta attenzione del quotidiano del personale che lavora e del personale che in questo ospedale viene a chiedere servizi".
Luciano D'Alfonso ha disegnato una metodologia del confronto "in grado di capire e dunque risolvere le criticità della struttura sanitaria", individuando due momenti di conoscenza: "un primo incontro a stretto giro di posta con i vertici dell'azienda sanitaria; un secondo incontro-giornata di lavoro, a settembre, con tutta la comunità di persone che in questo ospedale ha contratti di lavoro in essere".
La visita ha toccato i reparti del Pronto soccorso, del Pronto soccorso pediatrico, oltre al G8 e al reparto di Oncologia, sul quale D'Alfonso ha detto di aver trovato "un reparto preferito dai pazienti, sul quale è necessario accendere le luci pensando ad un'azione comune con il sindaco dell'Aquila".
Un reparto già visitato a sorpresa - all'inizio del mese di luglio - dal sindaco Cialente, dalla senatrice Pezzopane, dal consigliere regionale Pietrucci e dall'assessore alla sanità Paolucci. "Le condizioni in cui versa il reparto di oncologia sono davvero assurde", aveva sottolineato Pezzopane. "Pazienti ammassati in stanze anguste, dove convivono malati terminali con altri pazienti in cura, senza il minimo rispetto della privacy e della dignità umana". Sulla sanità va cambiato completamente registro, aveva aggiunto. "Reparti ridimensionati o in stato di degrado, professionalità mortificate, servizi tagliati, liste d’attesa bibliche rischiano di impoverire la nostra ASL. Al primo posto vanno messi i pazienti e le loro esigenze. Un criterio che in questi anni è diventato subalterno alle logiche di potere e ai calcoli ragionieristici".
Un vero e proprio affondo. "La visita ha lasciato dentro di me una sensazione di profondissima ingiustizia per le condizioni in cui tutto il personale medico e para medico del reparto è costretto ad operare", raccontava Pierpaolo Pietrucci. "E di conseguenza per le condizioni dei pazienti, logisticamente ammassati in stanze su letti 'bis' a discapito anche della loro incolumità in caso di eventuali emergenze".
Denunce che erano seguite ad esplici attacchi portati a Silveri, prima da Pezzopane poi da Cialente.
Come non bastasse, nei giorni scorsi è esplosa la polemica sulla mancata convenzione della Asl con due dottoresse, nel frattempo divenute ricercatrici universitarie, dell'associazione 'L'Aquila per la vita': una scelta che - ha denunciato il centrosinistra - "significherà lo stop all'assistenza domiciliare ai malati oncologici. Una vergogna", ha incalzato la Senatrice democrat. "Nella ASL e nello specifico all’ospedale aquilano sono state mortificate le competenze ed i problemi dei malati gravi e terminali. Non interessano né al manager, né a chi fa inopportune difese politiciste".
Chiarissimo il riferimento alla riunione della V Commissione 'Garanzia e Controllo', convocata lunedì scorso dal presidente Raffaele Daniele proprio all'Ospedale San Salvatore. "La situazione dell'ospedale, descritta come disastrosa, ci ha mostrato sì delle criticità, ma anche dati molto positivi", ha sottolineato Daniele. "Ci siamo resi conto che c'è un personale qualificato che riesce a sopperire anche alle criticità strutturali presenti" ha spiegato. Il presidente della V Commissione ha dunque riportato alcuni dati riferiti in audizione dai vertici della Asl: "C'è un piano di investimenti di 34milioni di euro già spesi mentre 15milioni devono essere ancora impiegati per il delta Chirurgico, quello medico e la Neonatologia, i reparti in cui si riscontrano le maggiori criticità".
Parole che hanno scatenato non poche reazioni. "In merito alla visita della quinta Commissione consiliare 'Controllo e Garanzia', che peraltro non era al completo, all’ospedale San Salvatore è opportuno effettuare alcune considerazioni", si legge in una nota firmata dai capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale. "In primo luogo, non è compito del Consiglio comunale promuovere o bocciare il direttore generale di un’azienda sanitaria, bensì di altro organismo, cui sono demandate la nomina o la revoca. In secondo luogo, i dati forniti nel corso dell’incontro con i vertici della Asl necessitano di approfondimenti e di un’attenta valutazione. Destano infatti preoccupazione alcune scelte recentemente assunte dai vertici della Asl e da noi non assolutamente condivise".
Dunque, stamane l'ultima puntata di una vicenda sempre più intricata. Il centrodestra locale, e in particolare il presidente della V Commissione Daniele e i consiglieri Liris (capogruppo Forza Italia), Piccinini (capogruppo Ncd) e De Matteis (L'Aquila Città Aperta), hanno convocato una conferenza stampa dai toni molto duri. "Nella riunione della V Commissione - ha attaccato Daniele - era presente anche il rappresentante del Pd, Giorgio Spacca, che ha proposto l'individuazione di una sorta di sub-commissione permanente sulle problematiche della Sanità". Daniele mostra le sbobinature dell'intervento di Spacca in Commissione: "Diceva il direttore [Silveri, ndr] che Delta Medico e Delta Chirurgico hanno dei ritardi da imputare solo ed esclusivamente a quanto già espresso dal direttore stesso. C'è una gara d'appalto che non è andata a buon fine e che dovrà essere riproposta. Il che significa che andare per i reparti a quest'ora, alcuni reparti ancora accorpati, sarebbe una visione particolare e, non dico di disturbo per i pazienti, ma insomma la sfioreremmo questa cosa. Ripeto e ribadisco, se questa è una necessità che gli altri colleghi giustificano e vogliono rappresentare bene, altrimenti troverei questo primo incontro abbastanza esaustivo anche dalla documentazione consegnata [...]. Anzi, le aggiungo una cosa Presidente che è una visione mia soggettiva, eventualmente in questa sub-commissione non far partecipare persone come il sottoscritto, già esperto dentro la materia".
Una posizione ben diversa - e assai più 'conciliante' - rispetto al comunicato diffuso dai capigruppo della maggioranza. Daniele ha inteso sottolineare la "schizofrenia politica" del Pd: "Così come Spacca, che ha chiesto di non far parte della sub-commissione per permettere ad altri, non addentro alla questione, di leggere con gli occhi del paziente la situazione del San Salvatore, il presidente D'Alfonso - nella visita di ieri mattina - ha dato al Pd locale una lezione di buona politica, mostrando un atteggiamento istituzionalmente ineccepibile".
"La pochezza e mediocrità politica del centrosinistra aquilano è disarmante", ha incalzato il capogruppo di Ncd, Alessandro Piccinini. "Erano presenti in V Commissione, nel corso della riunione non hanno posto alcuna questione, hanno persino partecipato alla visita di alcuni reparti. Poi, diffondono un comunicato stampa per considerazioni che andavano manifestate nel luogo deputato: la riunione della Commissione, appunto. Senza dubbio, sono stati redarguiti da più alti rappresentanti politici".
Evidentemente, siamo dinanzi ad una contrapposizione tutta politica intorno al management della Aziena Sanitaria. "Il Partito Democratico e il centrosinistra dimostrano di essere molto più concentrati su come impadronirsi della Sanità aquilana, rispetto alle reali condizioni della ASL e in particolar modo dell'Ospedale San Salvatore", ha ribadito il capogruppo di Forza Italia, Guido Quintino Liris. "Si sta montando un vero e proprio scontro politico: mi chiedo, come mai soltanto oggi? Come mai - in passato - non si è detto nulla sul management della Asl? Come mai il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, Massimo Cialente, ha firmato due atti aziendali presentati dal direttore generale Silveri - che stabiliscono l'organizzazione e la funzionalità della Asl - senza sollevare alcuna questione di merito?".
"Sono preoccupato, interdetto, allarmato", ha proseguito. "L'occupazione militare e capillare del potere, esercitata nella maniera più violenta e plateale possibile, diviene la priorità del new deal....sinistro. I miei concittadini, operatori della Sanità e pazienti, esigono rispetto e sono letteralmente schifati di come la Sanità Aquilana e il nostro Ospedale San Salvatore siano terreno di disputa politica e purtroppo, di conquista, da parte di un Partito Democratico bulimico e nevrotico nella gestione del potere".
L'ultimo affondo, da Giorgio De Matteis. "Da qualche giorno dopo le elezioni regionali, Selfie e Pinocchio [Pezzopane e Cialente, ndr], stanno dedicando quotidianamente tempo al problema ospedale e sanità. Un problema del tutto strumentale: intendono sostituire Silveri e mettere al suo posto qualche 'amico'. Una pagliacciata. Quanto è utile alla sanità aquilana un tale comportamento teso a screditare l'ospedale regionale per meri calcoli politici? Demolire il San Salvatore, giova solo a chi è fuori da questa città. Respingiamo al mittente l'assalto alla persona Silveri, che riverbera sull'ospedale una immagine assolutamente negativa che non tiene conto delle eccellenze nazionali e internazionali del nosocomio".
Se davvero i numeri forniti dai vertici della Asl alla V Commissione, sottolinea De Matteis, "Cialente e Pezzopane tirino fuori i loro, di dati". Il consigliere d'opposizione non ha mancato di ricordare come il primo cittadino, nei mesi scorsi, abbia potuto godere di un trattamento speciale dalla Asl che ne ha permesso il reintegro in ruolo, seppur con un orario di lavoro assolutamente anomalo: dalle 19 alla mezzanotte. "D'Alfonso ha avuto un comportamento istituzionalmente corretto: non si è fatto trascinare nel teatrino allestito dalla 'triade'", ha concluso. "Su questo terreno, siamo disponibili a discutere con la maggioranza in Consiglio regionale degli aspetti da migliorare - non da demolire, però - del San Salvatore. Delle criticità che derivano dal post terremoto, in termini di gestione del personale, gestione degli spazi e qualità del servizio". Un botta e risposta destinato a far molto rumore, nei prossimi giorni.
Le reazioni
Stefano Albano (Pd): "Centrodestra strumentale"
"Questa strumentale insistenza del centrodestra sull’Ospedale San Salvatore francamente mi sembra più una rincorsa dettata dalla frustrazione che altro. Adesso siamo arrivati anche a esibire i verbali, tra un po’ verranno fuori le intercettazioni". A dirlo, il segretario cittadino del Partito Democratico Stefano Albano. "La posizione del Pd dell’Aquila e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni è chiara. Non è vero che all’Ospedale San Salvatore va tutto male, ci mancherebbe, lì opera personale di eccellenza che è un orgoglio per questa città. Segnaliamo da tempo delle inefficienze e delle mancanze che vanno urgentemente colmate, perché il servizio ai pazienti migliori: questo abbiamo a cuore. E riteniamo che queste inefficienze e queste mancanze passino sotto la diretta responsabilità dei vertici". "Mi pare evidente - ha aggiunto Albano - sebbene il centrodestra possa sostenere quello che vuole, che Luciano D’Alfonso non abbia marcato una distanza dalle nostre posizioni, tutt’altro. Ha semplicemente annunciato, e ne siamo felici, un percorso di approfondimento che coinvolgerà nelle prossime settimane vertici e personale del San Salvatore. Poi siamo sicuri che verranno prese le decisioni opportune. Il resto sono operazioni mediatiche e tentativi maldestri - aggravati dall’utilizzo di un’istituzione di garanzia (che per di più non ha le competenze sul caso) come organo di parte - di recuperare con le accuse un consenso che è svanito da anni". Giorgio Spacca (Pd): "Dati da vagliare"
"Sulle dichiarazioni degli esponenti del centrodestra sull’Ospedale San Salvatore, sottolineo che nel mio intervento nel corso della visita ho rimarcato la necessità di fare in modo che i dati raccolti venissero vagliati con i migliori criteri possibili di rigore e di obiettività". E' intervenuto anche il consigliere comunale del Pd, Giorgio Spacca, a chiarire la posizione assunta nel corso della riunione della V Commissione 'Garanzia e Controllo', al San Salvatore. "Non ho quindi giudicato sufficiente la documentazione raccolta, tutt’altro, ho detto che deve essere sottoposta a un ulteriore controllo. La linea assunta dal Partito Democratico e la posizione del presidente Luciano D’Alfonso che ha aperto un percorso di ascolto, mi trovano perfettamente concorde. Il mio esclusivo interesse è che i dati forniti siano vagliati e verificati senza nessun tipo di pregiudizio e nell’interesse della nostra comunità. Questa funzione è bene che non la svolga la Quinta Commissione consiliare, ma un organo imparziale e soprattutto competente".