Sugli arresti dei minori in città, inteviene il Presidente Terza Commissione Consiliare – Politiche sociali, culturali e formative del Comune dell'Aquila, Fabio Frullo.
Nel suo intervento , oltre che a stigmatizzare quanto è successo, sollecita la ASL - Avezzano Sulmona L'Aquila, ad un intervento più deciso nella prevenzione di alcuni aspetti comportamentali, riguardanti il disagio giovanile.
"Una ennesima notizia di reati commessi da minori e neomaggioremnni ci costringe a riflettere come cittadini e amministratori." Infatti, non si può non condividere con il Procuratore della Repubblica D. Mancini la riflessione che “anche se l’azione repressiva di magistratura e forze dell’ordine è stata puntuale ed esaustiva ... si impone un forte richiamo all’esigenza di lavorare insieme agli enti preposti ed alla società civile per creare le condizioni di aiuto e prevenzione delle forme di disagio che generano fenomeni criminali, riguardino essi minori italiani, stranieri o stranieri accompagnati ...” Il Procuratore aggiunge “che è la chiave dell’intervento della giustizia minorile”.
Come Comune e forza politica siamo informati che tali attività sono LEA (livelli essenziali di assistenza) che la ASL, forse, non affronta in modo adeguato. La Medicina Penitenziaria che ha compiti riguardanti minori ha un solo componente in organico ed è a tempo parziale.
I consultori familiari hanno compiti specifici di prevenzione ed attività da rivolgere ai minori che, forse, da tempo non effettuano in maniera efficace interventi psico-sociali sulla popolazione scolastica. Come cittadini e politici della città chiediamo che si realizzino interventi di informazione e formazione sul disagio minorile: chiediamo che siano predisposte attività e risorse per ricercare ed affrontare disagi che dal terremoto e poi dalla pandemia hanno evidentemente e profondamente sui minori, sugli adolescenti. Non parlo di problemi psichiatrici ma di problemi psicologici, di difficoltà di adattamento, di ansie che i giovani in formazione affrontano da soli prendendo esempi che poi vanno a ledere anche la sicurezza dei cittadini che vogliono vivere un centro ancora in fase di ricostruzione.
Chiediamo soprattutto alla ASL di predisporre servizi e personale dedicato ad attività di prevenzione, ad evitare azioni repressive che lasciano strascichi dolorosi nelle nostre famiglie che arrivano puntuali ma in ritardo sui nostri giovani."