La presidente della Commissione regionale d'Inchiesta Acqua, Sara Marcozzi, a margine della seduta della commissione, commenta quanto è stato evidenziato nel corso dei lavori.
"Sembra incredibile, ma abbiamo scoperto oggi che nessuna delle sei società di gestione del servizio idrico in Abruzzo ha, nel proprio organico, un ingegnere idraulico.
L’Ersi ne ha uno solo, peraltro, prossimo al pensionamento. Una cosa veramente grave, soprattutto pensando al considerevole numero di dipendenti che queste hanno e, sicuramente, sarà premura della Commissione andare a fondo sulla pianta organica delle società di gestione in Abruzzo”.
“Tra le maggiori preoccupazioni che hanno comprensibilmente i cittadini, specialmente alla luce dell'enorme aumento dei costi delle bollette, c'è il sistema tariffario. E dobbiamo riportare quanto accaduto con la società Ruzzo Reti che, poco più di una settimana fa, ha annunciato un abbassamento delle tariffe del 10%. Ebbene abbiamo scoperto che questa comunicazione sarebbe impropria e priva di qualsiasi certezza.
Il motivo è che né Arera né Ersi, che si occupano di stabilirla, hanno fatto le necessarie comunicazioni all'ente. Significa che la Ruzzo Reti, da quanto è emerso, non aveva alcun titolo per dare questa informazione alla cittadinanza in autonomia perché la valutazione finale non risulta essere in capo al gestore”.
“In attesa di approfondire lo stato di ognuna delle società di gestione nel dettaglio, dalla Commissione è emersa la grave situazione economica in cui verserebbe il Cam – prosegue Marcozzi –. Già in amministrazione controllata e su cui grava un impegno di 6 milioni di euro l’anno con cui viene onorato il concordato preventivo, il Cam, a causa dell’aumento dei costi dell’energia elettrica, potrebbe essere sull’orlo del fallimento. Infatti, a fronte di 22 milioni di euro di entrate, sarebbero già stati spesi 16 milioni di euro in bollette elettriche”.