Il Neosenatore e segretario regionale del Partito Democratico Michele Fina e la Consigliera comunale ed ex Deputata Stefania Pezzopane sono intervenuti in seguito alla manifestazione che si è tenuta nella mattinata di domenica 23 ottobre per protestare contro la sentenza che riconosce il 30% di concorso di colpa alle 24 vittime del sisma 2009, morte in via Campo di Fossa.
Fina ha dichiarato “Ho risposto all’appello come cittadino perché qui non conta l’appartenenza. Ma un parlamentare può fare qualcosa. Io ho depositato in queste ore un disegno di legge, a partire da quello proposto alla Camera da Stefania Pezzopane nella precedente Legislatura, per Disposizioni in favore dei familiari delle vittime dei terremoti del 2009 e del 2016” Prevedendo 40 milioni nel 2023, il ddl depositato da Fina dispone indennizzi e facilitazioni al collocamento lavorativo per i familiari delle vittime. Inoltre il Senatore ha affermato “Spero che questa legge possa essere condivisa da tutti e intendo non solo le parti politiche ma anche le altre parti del Paese. Per la dignità e la giustizia e il rispetto che le vittime meritano. Il punto non è solo avere riconoscimenti economici e collocamento obbligatorio ma riconoscere che lo Stato è in debito verso le vittime”.
Fina ha anche ringraziato gli organizzatori della manifestazione che “nasce dal basso e che ha coinvolto spontaneamente tantissime cittadine e cittadini. Ad una sentenza incomprensibile si poteva rispondere con l’avvilimento o con l’indignazione. Solo la seconda fa reagire, combattere, per non piegarsi all’idea che fa comodo a troppi che tutto questo finisca in ombra, senza più rompere troppo le scatole. Dietro questo 30% di responsabilità c’è un’idea di società che rimette al centro il senso di colpa. Un senso di colpa che le vittime conoscono bene, alimentato da chi ti guarda a volte con paternalismo”.
Mentre la Consigliera Pezzopane ha scritto in una nota: “Stamattina eravamo davvero tante e tanti. E no, non è stato semplice risentire di nuovo quelle parole cupe - che so ormai a memoria - delle intercettazioni dove si decideva il nostro destino: tra operazioni mediatiche, l’indicazione di non dire la verità, il “bicchiere di Montepulciano” e tutte quelle frasi sbagliate dal cattivo sentore di beffa, di tragedia annunciata. Altro che incauti ed imprudenti a rimanere in casa come dice la sentenza, la verità è che siamo stati ingannati. Dopo oltre 13 anni attendiamo ancora le scuse ed un segno di serietà: non accettiamo che lo stato assolva lo stato. Ringrazio le famiglie delle vittime, sono con loro sempre, sono esempio per me di amore e rigore civile. Abbraccio chi non c’è più e lo piango, perché quelle persone ci mancano. Sono grata a chi ha promosso l’incontro e ci ha fatto sentire meno soli. Mi auguro che l’iniziativa parlamentare annunciata positivamente dal senatore Michele Fina vada avanti. Ci ho provato con tutta me stessa a far approvare dalla Camera dei deputati una legge che affermasse il principio del risarcimento e della responsabilità dello Stato. Il Presidente Draghi aveva sul suo tavolo la mia proposta di legge, abbiamo fatto più incontri a Palazzo Chigi anche con i parenti delle vittime, e si era deciso che la proposta andava finanziata con la legge di bilancio. Mi auguro che la legge venga approvata in questa legge di bilancio. E che lo Stato abbracci e accolga chi non c’è più. Non può né autoassolversi né attribuire colpe a chi ha perso la vita e certo non voleva morire quella tragica notte.” Così Stefania Pezzopane consigliera comunale e Responsabile nazionale Pd Terremoto e ricostruzione.