Venerdì, 28 Ottobre 2022 14:58

Sottoservizi, proposta di variante della G.S.A, sarà la Giunta oppure il Consiglio a togliere le castagne dal fuoco?

di  Giustino Masciocco

Il presidente della Gran Sasso Acqua, Alessandro Piccinini, dopo aver compiuto "il giro delle sette chiese"  (espressione che viene utilizzata per descrivere un percorso fatto lentamente e con molte soste, oppure una sorta di pellegrinaggio alla ricerca di qualcuno che ascolti), iniziato nell'ottobre 2021 con la partecipazione alla commissione di garanzia e controllo della precedente consiliatura, proseguito  incontrando, informalmente, la Giunta e i consiglieri di maggioranza, richiedendo (inascoltato) un parere al segretario generale ed infine, dopo aver partecipato, in data odierna, alla riunione dei capigruppo in Consiglio Comunale, ai nostri microfoni ha dichiarato: "aspetto ancora qualche giorno e poi, ai sensi dell'art. 14, della convenzione tra il Comune dell'Aquila e la Gran Sasso Acqua, inoltrerò, ufficialmente, la proposta di variante alla Giunta comunale che avrà, ai sensi della convenzione, 15 giorni di tempo per approvare oppure respingere la proposta"

Vale la pena riportare, per intero, il dettato dell'art. 14– Varianti.

"E’ fatto espresso divieto alla GSA di apportare autonomamente delle varianti sostanziali al progetto esecutivo, una volta approvato dal Comune. Eventuali varianti sostanziali in corso d’opera, proposte dalla GSA nel rispetto della normativa vigente in materia, saranno predisposte a cura e spese di quest’ultima che le sottoporrà all’approvazione del Comune.

Entro giorni 15 (quindici) dalla presentazione della perizia, il Comune dovrà provvedere alla valutazione e alla conseguente decisione in ordine alla variante stessa. Qualora il Comune richiedesse alla GSA, nel rispetto della normativa vigente in materia, di apportare delle varianti al Progetto Esecutivo approvato per la risoluzione di eventuali interferenze con beni, opere, manufatti di interesse pubblico, ovvero, nel caso di varianti che si rendessero necessarie ai sensi della normativa vigente per fatti sopravvenuti e imprevedibili, la GSA sarà tenuta all’elaborazione della relativa perizia, da sottoporre al Comune ai sensi del punto che precede. (delibera di Giunta n. 108 del 24/02/2020)

La riunione dei capogruppo in Consiglio Comunale, svoltasi questa mattina, convocata dal presidente Roberto Santangelo, aveva, come importante punto all'ordine del giorno, l'audizione dei vertici della Gran Sasso Acqua S.p.A. nella qualità di stazione appaltante, per conto del Comune dell'Aquila, dell'opera pubblica più importante della città, per somme impegnate (80 milioni di euro) la realizzazione ex novo di tutti i sottoservizi.

Il capogruppo di L'Aquila Nuova, Paolo Romano, a nome della minoranza in Consiglio, ha introdotto i lavori, ripartendo dalle riunioni che, la commissione di garanzia e controllo, ha svolto esattamente un anno fa. Inoltre, come aveva già ricordato il presidente Santangelo, ha sottolineato il fatto che, presso la presidenza del Consiglio, giace una comunicazione dell'ex presidente della commissione di garanzia, attraverso la quale, fu inoltrata tutta la documentazione ed i verbali delle audizioni, comprese quella che riguardavano le imprese beneficiarie dei contratti di appalto.

La mediazione del presidente Roberto Santangelo è stata quella di proporre l'affidamento di un'altro, ulteriore approfondimento, questa volta alla seconda commissione. Anche il vice sindaco Raffaele Daniele è rimasto sulle sue posizioni di un anno fa, non può prendere impegni per la Giunta, a suo giudizio, però, la proposta di variante andrebbe sottoposta ad un parere "esterno" per valutarne la fattibilità.

Il "pellegrinaggio" dei vertici della Gran Sasso Acqua, non è ancora finito e purtroppo per loro, le cose si complicano.

Infatti, il sindaco Pierluigi Biondi,  sempre presente quando si tratta di illustrare i progetti relativi alle opere pubbliche  (siano esse progettate, finanziate oppure appaltate), pronto a posare, a mani nude, qualunque prima pietra, resta molto freddo sulla proposta di variante, che gira, in modo informale, tra i corridoi di palazzo Fibbioni. A nostra memoria, non ci risulta che il sindaco Biondi, abbia mai partecipato a riunioni ufficiali che avessero all'ordine del giorno il problema della variante in corso d'opera per la realizzazione dei sottoservizi.

Se il presidente della Gran Sasso Acqua, Alessandro Piccinini, dovesse percorrere, fino in fondo, la strada dell'invio formale della proposta alla Giunta, senza ottenere risposta nei quindici giorni successivi, si aprirebbe una controversia regolata dalla convenzione all'art. 20 Inadempimento del Comune – Modalità di messa in mora, che recita:

La GSA potrà, nel caso di inadempimento da parte del Comune rispetto agli obblighi ed oneri assunti con la sottoscrizione del presente atto, invitare il Comune stesso ad adempiere, previo atto di diffida da notificarsi allo stesso, entro i successivi giorni 90 (novanta), onde eliminare ogni impedimento alla corretta attuazione della Convenzione. In particolare, tra i motivi di essenziale rilevanza ai fini della buona esecuzione delle opere che consentono alla GSA di formulare l’indicata istanza, restano fissati:

- il caso in cui il Comune non consegni tutte le aree necessarie per la realizzazione delle opere previste dal progetto approvato con Delibera n. ............. del ....../....../............ nei termini previsti nella presente convenzione;

- il caso in cui il Comune non rispetti i tempi di approvazione delle eventuali Varianti.

- il caso in cui il Comune non risolva le eventuali interferenze con altri cantieri della Ricostruzione Privata o Pubblica.

- nel caso di ulteriore inerzia del Comune, la GSA potrà richiedere al Difensore Civico la nomina di un Commissario ad acta.

Da parte di Gran Sasso Acqua, si avrà il coraggio di aprire un contenzioso contro il Comune dell'Aquila? Ci sarà una coda giudiziaria a questo conflitto? Lo vedremo ....

Ultima modifica il Venerdì, 28 Ottobre 2022 22:32

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