I consiglieri comunali di opposizione Lorenzo Rotellini e Paolo Romano, intervengono, con una dura nota, sugli incarichi che sono stati assegnati al segreterario generale del Comune dell'Aquila, Lucio Luzzetti.
Sono cinque i comuni, oltre quello dell’Aquila, dove il dott. Lucio Luzzetti presta attualmente il servizio di segretario generale; in questi anni presso il nostro Comune risultano anche altri incarichi, ora cessati, fino al numero di undici comuni, alcuni dei quali situati persino fuori la nostra provincia.
È evidente che la carenza della figura di segretario comunale per i piccoli comuni delle aree interne esista e costringa i sindaci ad accontentarsi di averne uno a scavalco, giusto per la partecipazione a Giunta e Consigli comunali, piuttosto che nessuno, così come è evidente che gli organi deputati debbano occuparsi seriamente del problema.
Altrettanto evidente però è la grossa responsabilità amministrativa e di controllo che grava su chi svolge il ruolo di segretario generale nel Comune capoluogo di regione; eppure Luzzetti, oltre a prestare servizio altrove, sopporta da dirigente ad interim anche i carichi di lavoro del Settore Sociale, dei Servizi Demografici e del Centro Servizi Anziani.
Si tratta di settori comunali strategici nel regolare la vita del cittadino, settori che avrebbero bisogno di una figura dirigenziale a tempo pieno poiché già soffrono una acclarata carenza di risorse umane al loro interno, arrancando nel fornire le risposte dovute ai più fragili: anziani, persone con disabilità, famiglie in difficoltà, nuclei monogenitoriali, bambini.
Basti pensare all’assenza di pubblicazione di un bando sulle fragilità dal 2020, con l’assegnazione degli alloggi Case e Map che evidentemente avviene senza una cornice normativa di trasparenza; basti pensare al ritardo cronico sull’erogazione degli assegni di cura, fermi al primo semestre 2021, al ritardo sull’erogazione del bonus economico che aveva scadenza al 7 dicembre e che in altri comuni capoluogo si è riusciti a erogare prima del Natale. Un Natale che non per tutti è il giro spensierato sopra una ruota panoramica, un Natale che parla di disoccupazione e bollette da pagare.