Venerdì, 29 Agosto 2014 22:41

Rifiuti: con la Tari boccata d'ossigeno per i commercianti aquilani

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Buone notizie per i contribuenti aquilani sul fronte Tari, la nuova tassa sui rifiuti che, insieme a Tasi e Imu, andrà a comporre la neonata Iuc (imposta unica comunale).

Secondo le proiezioni fatte dagli uffici comunali, nel 2014, in base alle nuove tariffe deliberate dalla giunta e approvate anche in commissione bilancio (il passaggio in consiglio comunale per l'ok definitivo ci sarà giovedì prossimo), per le famiglie, rispetto alla vecchia Tares, ci saranno aumenti marginali di pochi euro l'anno.

Come prima cosa va detto che, con la nuova legge, la tariffa rifiuti viene calcolata in base non solo ai metri quadri di un immobile ma anche tenendo conto del numero di persone del nucleo familiare che in quell'immobile vivono.

Come si può vedere da questa tabella, per le utenze domestiche, fatti 100 i metri quadri, la Tari costerà 3,9 euro in più l'anno per un nucleo familiare con 2 componenti; 6,44 euro in più l'anno per i nuclei con tre componenti fino ad arrivare a un massimo di 14,47 euro l'anno per famiglie con cinque componenti.

Rispetto al 2013 la superficie complessiva tassabile amenterà di circa 80 mila metri quadri: si passerà infatti dai 2 milioni e 421mila metri quadri dello scorso anno ai 2 milioni e 502mila di quello in corso. Un incremento dovuto al fatto che molte abitazioni danneggiate dal terremoto negli ultimi dodici mesi sono tornate agibili. Anche se, naturalmente, ci vorranno anni prima di tornare ai livelli pre-sisma.

Ma una vera boccata d'ossigeno ci sarà soprattutto per i commercianti e i piccoli esercenti, salassati nel 2013 dalla vecchia Tares. Per loro, con la nuova tassazione, ci saranno risparmi significativi, fino al 20% annuo, quantificabili in circa 240 euro (sempre fatta 100 mq la superficie tassabile; vedi tabella).

Anche per le utenze non domestiche, grazie a un ricalcolo fatto dagli uffici comunali, la superficie tassabile sarà maggiore, circa 33mila metri quadri in più (dagli 826mila del 2013 si passerà ai 859mila del 2014). In questo caso, però, si tratta di metri quadri "recuperati" dall'evasione.

Dal pagamento delle bollete Tari il Comune incasserà circa 8 milioni di euro. Per coprire i 14,5 milioni di costi del servizio di smaltimento previsti dal contratto stipulato con l'Asm, si attingerà a una parte dei trasferimenti (24 milioni) versati dallo Stato alle casse dell'amministrazione per i mancati introiti e le maggiori spese sopravvenute dopo il terremoto.

E a proposito di contratti di servizio: la commissione bilancio ha approvato la delibera di giunta con il nuovo contratto tra il Comune e il Sed, il servizio di elaborazione dati (l'azienda strumentale che gestisce i servizi informatici dell'amministrazione), per un importo totale è di poco superiore al milione e mezzo di euro.

Tra i servizi erogati dal Sed, c'è anche la fatturazione delle bollette per i consumi delle utenze di Case e map. Ebbene, la società ha dichiarato che, fino all'aprile del 2013, a fronte di 11 milioni di bollette emesse per i vari consumi, ha incassato "solo" 6 milioni e mezzo di euro. Dall'aprile 2013 a giugno 2014, invece, è stata emessa una bollettazione non sui consumi reali ma applicando il 75% dell'importo presunto calcolato sul metro quadrato. Le bollette (che devono ancora arrivare) ammontano a circa 3 milioni e 200 mila euro, a fronte però di un consumo reale di circa 4 milioni e mezzo.

 

Ultima modifica il Lunedì, 01 Settembre 2014 10:45

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