Venerdì, 12 Settembre 2014 13:59

Sostituto di Legnini cercasi: Lolli verso rinuncia, Cialente pensa a Gianni Letta

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Dopo l'elezione di Giovanni Legnini al Csm (per lui si prospetta la vice presidenza di Palazzo dei Marescialli), si è aperta una ridda di ipotesi per capire chi sarà il suo sostituto in parlamento e nel governo.

Il nome circolato più insistentemente negli ultimi due giorni è quello di Giovanni Lolli, attuale vice presidente della giunta regionale e assessore con deleghe "pesanti" come le attività produttive e la ricostruzione dell'Aquila.

Lolli è il primo dei non eletti alla Camera nella circoscrizione abruzzese ed è già stato due volte parlamentare (nella XIV legislatura per i Ds e nella XVI per il Pd) e una volta sottosegretario (nell'ultimo governo Prodi, con una delega alle politiche giovanili).

Mercoledì sera, quando era diventato chiaro che Legnini sarebbe stato eletto, Lolli aveva detto che avrebbe preso una decisione solo dopo essersi confrontato con Luciano D'Alfonso e con il partito.

Dalle ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa locale, tuttavia, l'ex deputato democratico sarebbe orientato a non abbandonare il suo attuale incarico alla Regione. Questo, del resto, è anche l'auspicio manifestato dal Pd locale e dallo stesso D'Alfonso.

Se Lolli rimanesse, D'Alfonso non sarebbe costretto a mettere mano a un rimpasto di giunta che, con ogni probabilità, sconvolgerebbe quegli equilibri territoriali faticosamente trovati al momento della scelta degli assessori.

Se Lolli andasse via, invece, due probabili sostituti potrebbero essere Pierpaolo Pietrucci e Giuseppe Di Pangrazio (rispettivamente consigliere di maggioranza del Pd e presidente del Consiglio regionale), ma non sarebbe da escludere la nomina di qualche assessore esterno (secondo il quotidiano Il Centro in lizza potrebbero finire l'ex consigliere Giovanni D'Amico e il medico teramano Anna Marcozzi).

Per Lolli tifa anche Massimo Cialente, che ieri, a margine dell'incontro con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ha proposto però anche altri nomi: Stefania Pezzopane, Fabrizio Barca e Gianni Letta.

L'impressione è che Lolli sarebbe disposto a fare le valigie e a tornare in parlamento solo se per lui si aprissero anche le porte del governo attraverso un posto da sottosegretario con una delega specifica alla ricostruzione. Sostituire Legnini, però, significherebbe assumere anche tutto il resto del "pacchetto", ossia le altre deleghe che il politico di Roccamontepiano aveva come sottosegretario all'Economia. Un compito per il quale Lolli, per sua stessa ammissione, non si sentirebbe del tutto all'altezza.

Ma la scelta del sostituto di Legnini si incastra anche  all'interno dei giochi politici in corso in seno alla segreteria del Pd. Legnini, seppur stimato da tutto il partito (e ben visto anche a destra), è sempre stato un convinto bersaniano. Il suo posto, dunque, secondo i meccanismi di spoil system da sempre connaturati alle nomine dei membri del Governo, dovrebbe andare a un uomo o una donna vicini all'ex segretario; circostanza che escluderebbe automaticamente l'ipotesi di un coinvolgimento di Stefania Pezzopane, ex bersaniana "convertitasi" alla linea renziana. Un altro nome circolato in queste ore è quello di Yoram Gutgeld, economista eletto nella circoscrizione Abruzzo. Anche lui però sarebbe fuori dai giochi in quanto renziano di ferro (è anche consigliere economico del premier).

Per l'Abruzzo sarebbe importante mantenere un proprio rappresentante all'interno del Governo. Per L'Aquila in particolare sarebbe fondamentale continuare ad avere un referente governativo sulla ricostruzione, specie in una fase come questa. Nelle prossime settimane, infatti, dovrà essere approvata la nuova legge da cui dipenderà, per i prossimi anni, il nuovo assetto della ricostruzione. E dovrà essere messo a punto un nuovo meccanismo per assicurare un flusso di denaro costante a finanziare i cantieri, visto che i soldi a disposizione sono terminati.

"Fedeli alla linea che vede la nostra città al di sopra di tutto" afferma il segretario del Pd aquilano Stefano Albano "saremo in prima linea a reclamare che le funzioni da sottosegretario alla ricostruzione vengano svolte da una persona che abbia a cuore L'Aquila almeno quanto lui".

 

Ultima modifica il Venerdì, 12 Settembre 2014 15:54

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