Martedì, 14 Maggio 2013 12:45

Il Sindaco a Roma per l'audizione in Parlamento. Incontrerà anche il Governo

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Il sindaco Massimo Cialente è a Roma dove è stato ascoltato, al Senato, dalla Commissione Lavori pubblici e dalla Commissione Ambiente, nell’ambito dell’esame congiunto della legge di conversione del decreto sulle emergenze ambientali. Poi siederà al tavolo interministeriale con il sottosegretario Giovanni Legnini e alcuni funzionari dell’Economia e della Coesione territoriale.

Il primo cittadino ha ribadito le esigenze del territorio:

  • servono, per quest’anno, 1,4 miliardi per la ricostruzione privata. Il 63% sarà destinata al cratere, il 37% alla città dell'Aquila;
  • è necessario il rinnovo di tutte le norme in vigore nella fase d’emergenza;
  • per i prossimi 5 anni, serviranno 8 miliardi di euro con la formula della Cassa depositi e prestiti.

Sfumato il decreto sull'Imu che Cialente sperava venisse firmato domenica, intanto si sta tentando di inserire il miliardo e 400milioni necessari nel decreto sulle emergenze ambientali che contiene norme per accelerare la ricostruzione in Abruzzo. Una operazione non certo semplice, complicata dal polverone sollevato da Massimo Cialente e dalla severa reazione del Prefetto, Francesco Alecci.  

Non è un caso che si sia messa in moto la macchina diplomatica: i sindaci del cratere hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al Governo, in vista del tavolo interministeriale. “Ai sensi del decreto 39/2009 convertito in legge 77 del 2009, i Comuni del cratere hanno sottoscritto con il Governo, rappresentato dal Commissario Gianni Chiodi, i piani di ricostruzione dei centri storici”, si legge nella nota. “Per il comune dell’Aquila, il piano di ricostruzione sottoscritto prevede una spesa parti a 5,5 miliardi di euro, mentre per i restanti comuni del cratere la spesa prevista è pari a 4,2 miliardi. In questo momento non vi è alcuna previsione normativa di stanziamento di queste cifre. Il finanziamento derivante dalla delibera CIPE 135 dicembre 2012 è appena sufficiente per completare la ricostruzione delle periferie dei Comuni, peraltro spalmato in 3 annualità. Al fine di potere avviare la ricostruzione dei centri storici sin dal 2013, il coordinamento dei sindaci, richiede, sempre col meccanismo del finanziamento tramite Cassa Depositi e Prestiti, rivelatosi particolarmente efficace al punto che ė stato riconfermato per il finanziamento totale del sisma dell'Emilia, la cifra di 1mld e 400mln entro il prossimo mese”.

I sindaci, insomma, hanno inteso presentarsi compatti al tavolo, così da evitare l’eccessivo personalismo della battaglia di Cialente, riconfermando la volontà di procedere “con senso di responsabilità, tesa ad assicurare efficacia ed efficienza alla ricostruzione, in assoluta trasparenza e legalità, nel supremo interesse delle popolazioni coinvolte e dell'Italia”.

E' arrivata, poi, la nota firma della senatrice Stefania Pezzopane indirizzata personalmente al Presidente del Consiglio: “faccio appello alla Tua sensibilità affinché la ricostruzione dell’Aquila e del cratere rientri tra le priorità di questo governo nei primi 100 giorni e si utilizzi questa occasione e il decreto su IMU e Cassaintegrazione, per programmare interventi e risorse”.

Toni ben più concilianti, insomma, di quelli usati dal Sindaco e da alcuni assessori della sua maggioranza: “inizia oggi, al Senato, la discussione e le audizioni sul Disegno di legge n. 576, recante disposizioni su varie emergenze, tra cui è inserito anche l’Abruzzo. Infatti nella conversione in legge del decreto 26/4/2013 sono inserite norme per accelerare la ricostruzione in Abruzzo. Il PD mi ha inserito nell’ottava e nella tredicesima commissione, sebbene non ne faccia parte, proprio per seguire passo passo questo provvedimento. Presenterò degli emendamenti per la ricostruzione e chiederò agli esponenti di tutte le forze politiche di sostenerli. Non mi farò sfuggire questa preziosa occasione”.

Infine, l’appello all’unità e alla collaborazione: “so bene che il governo si è insediato solo da qualche giorno e che le emergenze da affrontare sono tante, ma L’Aquila è una di queste. So anche che il Sottosegretario Legnini, con il quale sono in costante contatto, si sta già occupando della situazione. Sono tanti gli errori commessi dai precedenti governi, che non hanno previsto una tassa di scopo per L’Aquila e non hanno programmato con serietà e rigore le risorse necessarie alla ricostruzione. Spetta, dunque, al Tuo governo recuperare il non fatto. Abbiamo bisogno di risorse certe e di norme adeguate”.

Della necessità di una tassa di scopo ha parlato anche il gruppo consiliare di Appello per L'Aquila, criticando le ultime azioni del primo cittadino, "cartina al tornasole della sua concezione della politica e della rappresentanza". L'augurio è che “almeno questa prova di forza non sia finalizzata solo all’ottenimento di qualche accelerazione nell’erogazione dei fondi Cipe. Visto che di guerra non se ne fa una al giorno che almeno l’obiettivo sia finalmente una legge organica per la ricostruzione con fondi certi (= tassa di scopo) e il ritorno al meccanismo della Cassa Deposito e Prestiti. Sono le due condizioni per sperare in una ricostruzione certa e in tempi stabiliti altrimenti – si legge nella nota - ogni anno sarà un’incertezza, ogni intoppo un rimpallo di responsabilità, ogni elargizione un favore”.

Vedremo se l'audizione del Sindaco avrà i risultati sperati. Intanto, sarebbe già un bel risultato portare a casa i soldi che servono per riavviare la macchina della ricostruzione. Che rischia di fermarsi, per tutto il 2013.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Maggio 2013 15:38

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