Giovedì, 16 Maggio 2013 15:58

De Matteis sul carrello elevatore: il tricolore torna a sventolare a Villa Gioia

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Non si può nascondere un certo divertito imbarazzo nel raccontare quanto è accaduto nel primo pomeriggio a Villa Gioia.

La scena: un braccio meccanico affittato per l’occasione, Giorgio De Matteis, come sempre elegantissimo, salta a bordo accompagnato dal consigliere Daniele Ferella. Impugna fiero una bandiera tricolore. L’idea è di sollevarsi fino alle aste e di rimettere al suo posto il simbolo dell’unità nazionale, strappato via dalla protesta del sindaco Cialente.

Qualche metro più in là, nell’edificio della ex scuola Mazzini dove è stato trasferito il Consiglio comunale, un tricolore sventola, in realtà. Non importa. Bisogna lanciare un messaggio al Governo e al Presidente della Repubblica. Anche al Prefetto. C’è solo un piccolo problema: il pandino blu del primo cittadino è parcheggiato proprio davanti l’ingresso. Sotto le aste. Fuori dalle strisce bianche che delimitano i posteggi, sottolinea ironico De Matteis. Al Sindaco viene chiesto di spostare il pandino: si rifiuta, ovviamente.

La manovra è complicata ma comunque efficace: dopo qualche minuto, De Matteis e Ferella riescono nell’impresa. Il tricolore torna a sventolare sugli uffici di Villa Gioia. L’unità nazionale è salva.

Sembra una di quelle scene da vecchia commedia all’italiana. Divertente, per carità. Se non fosse che siamo a L’Aquila, in una città asfissiata dall’immobilismo di una ricostruzione mai partita. Senza soldi, senza certezze, senza prospettive per il futuro. Sarebbe forse necessario che l’opposizione in Consiglio formulasse proposte concrete, si impegnasse a presentare delle delibere, si attivasse anche in altre sedi per tentare di offrire il proprio contributo. Tra le fila delle opposizioni, giusto ricordarlo, ci sono politici che siedono su doppie poltrone: De Matteis è vicepresidente del Consiglio Regionale, Liris e D’Eramo sono assessori provinciali.

Siamo costretti, invece, ad assistere ad un botta e risposta oramai privo di senso tra chi toglie le bandiere e chi le rimette al loro posto, proponendo di sventolare i tricolori su tutti i balconi della città. Succede solo in occasione dei campionati del mondo di calcio, purtroppo. O per fortuna.

Ultima modifica il Giovedì, 16 Maggio 2013 16:35

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