Il consiglio comunale straordinario sulle problematiche riguardanti la sede regionale della Corte d'Appello e la ricostruzione del tribunale dell'Aquila, in programma lunedì prossimo, si svolgerà all'interno del cantiere del Palazzo di Giustizia di via XX settembre, attualmente ancora inagibile.

A deciderlo è stato il presidente dell'assise civica, Carlo Benedetti.

"Sulla Corte d'Appello" ha detto Benedetti "la questione, dal punto di vista formale, sembra superata. Ma rimane strettamente legata all'esistenza di spazi dove si amministra la giustizia. Ritengo inammissibile che a oltre cinque anni dal terremoto lci siano ancora situazioni di estrema precarietà".

Per quanto riguarda i lavori nel vecchio tribunale, ha ricordato Benedetti, "esistono diverse problematiche. Una è legata alla fruibilità del primo lotto: nonostante i lavori siano terminati, continua a essere inutilizzabile per un problema dovuto alla centralina dei servizi, che si trova nel secondo lotto, dove i lavori sono fermi da un anno. Nel terzo lotto, invece, dove i lavori erano iniziati prima del terremoto, ci sono dei problemi legati a un vecchio contenzioso con la ditta. Si vuole fare uno stralcio progettuale per iniziare a utilizzare almeno la parte finita? Ho scritto due volte al Provveditore alle opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna, ma non ho mai ricevuto risposta".

"Ho preso questa iniziativa" ha detto Benedetti "perché vorrei che la seduta del consiglio, alla quale abbiamo invitato rapresentanti dell'ordine degli avvocati, parlamentari e consiglieri regionali, non si riducesse a una parata di stelle dove ci si parla addosso senza concludere nulla. Il consiglio comunale deve farsi strumento operativo per risolvere concretamente i problemi. Quello delle sedi dove si amministra la giustizia è diventato intollerabile: i magistrati, gli avvocati e tutto il personale, sono costretti a lavorare in condizioni disumane".

La seduta del consiglio si terrà nel corridoio dell'androne prospiciente le aule, naturalmente in deroga alle norme sulla sicurezza, anche se Benedetti ha detto di aver ricevuto tutti i permessi necessari.