Lunedì, 17 Novembre 2014 20:18

Regione, tagli all'assistenza nelle comunità montane. Prc: "Servizi sociali nel caos"

di 

E' di nuovo allarme per i lavoratori delle cooperative sociali a cui da anni le comunità montane della provincia dell'Aquila appaltano i servizi di assistenza. Alle parole rassicuranti di due mesi fa pronunciate dall'assessore regionale alle Politiche sociali Marinella Sclocco "non sono seguite azioni concrete".

A denunciarlo ancora una volta Goffredo Juchich, segretario della Rifondazione comunista aquilana e dipendente della cooperativa 'Leonardo', che opera sul territorio dell'ambito amiternino della comunità montana "Montagna di L'Aquila".

"Diverse decine di disabili, anziani e minori - afferma Juchich in una nota - continuano a ricevere il sostegno assistenziale decurtato del 50% delle ore senza avere nessuna certezza sul futuro. Ovviamente è drammatica la ricaduta sui già poveri salari delle lavoratrici e dei lavoratori che, in alcuni casi lavorano solo per poche ore settimanali senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. Non vorremmo che la buona volontà di chi sostiene con il proprio lavoro la rete di protezione sociale del nostro territorio venga scambiata per una predisposizione al martirio. I servizi sociali vanno mantenuti e non è più rinviabile ripristinare i livelli minimi di assistenza".

Che cosa è accaduto? Lo scorso 8 settembre gli enti hanno decurtato le ore d'assistenza del 50%. Subito dopo l'assessore Sclocco, con l'interessamento della Funzione pubblica della Cgil, alla presenza del consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci e degli operatori, aveva dichiarato la propria disponibilità ad individuare le risorse per consentire il ripristino fino al 31/12 dei livelli assistenziali.

Risorse pari a circa 60mila euro (una cifra non importantissima per l'Ente Regione) che dopo l'incontro di settembre erano state messe in conto come previsionale per il piano di zona e che poi, però, non sono mai entrate nel bilancio 2014. "Gli Enti d'Ambito sono dunque andati avanti nel tagliare" la denuncia dei dipendenti delle cooperative.

"Noi operatori siamo ormai a livelli di povertà lavorando con 300 euro al mese e la Regione è sotto i livelli minimi di assistenza che bisognerebbe mantenere per legge", continua Juchich. "Chiediamo con urgenza alla Giunta Regionale e al Consiglio di individuare le risorse economiche per rifinanziare i piani di zona con fondi sufficienti a far ripartire le assistenze domiciliari e scolastiche sospese. E' decisivo in questa fase di incertezza non smantellare definitivamente i servizi sociali che, è bene ricordarlo sempre, si rivolgono alle categorie più deboli della società. In troppi sono stati abbandonati in questi mesi. Persone verso le quali le risorse non dovrebbero mancare mai e che invece sono le più colpite dalle spietate politiche dei tagli alla spesa".

Un'altra possibilità circolerebbe ora negli ambienti della Regione per correre ai ripari. Sarebbe quella di spalmare gli 8 milioni 296 mila euro di fondi recuperati per la non-autosufficienza (due in più rispetto alla vecchia programmazione) anche verso i servizi d'assistenza nelle zone montane.

Ma la situazione riguardo la riorganizzazione degli ambiti territoriali, noti ancora come comunità montane, resta allo sbando. La legge regionale 9 del 2013, aboliva le comunità affidandole a dei commissari liquidatori, e istituiva la costituzione di Unioni di Comuni Montani. Qualcosa che di fatto non è mai avvenuto lasciando i comuni e gli altri enti ad operare nell'incertezza più totale. Il 31 dicembre 2014 scadranno convenzioni e proroghe e le unioni dei Comuni sono ancora in alto mare.

"Servono linee guida e d'indirizzo chiare per superare questa difficile fase di transizione - aveva sottolineato in una nota il Prc - tenendo conto che in questi anni i comuni montani non hanno superato le divisioni e le frammentazioni che, finora, hanno impedito la creazione di un percorso unitario per la costituzione di un'entità comprendente una vasta area e un numero sufficiente di cittadini".

Disagi che inevitabilmente continuano a ripercuotersi sugli utenti dei servizi, oltre che sui lavoratori. Il tutto in un contesto nazionale di tagli sempre più consistenti: complessivamente i fondi per il sociale sono passati da 2.526 milioni del 2008 a 1.472 nel 2010, a soli 200 milioni per il 2013.

Una situazione a cui andranno sommati gli effetti della legge di stabilità del Governo Renzi, con i suoi 4miliardi di tagli alle Regioni.

 

 

Le reazioni

 

 

Pierpaolo Pietrucci: "Presenterò una risoluzione urgente e chiederò un nuovo incontro a Marinella Sclocco"

"Presenterò una risoluzione urgente e chiederò un nuovo incontro a Marinella Sclocco". A scriverlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. "Portare servizi sociali nel territorio della Provincia dell'Aquila ha dei costi maggiori che in tutte le restanti province d'Abruzzo. Costi maggiori, devoluti alle condizioni orografiche e climatiche che devono essere sostenuti dai lavoratori, dalle cooperative e dagli utenti. Non ci sono più risorse, mi dicono. E i soldi stanziati per i piani sociali e i piani di zona dove sono finiti? Non sono più disponibile ad accettare una situazione così gattopardesca e di idiosincrasia. Se qualcuno ha sbagliato si dica e si cambi rotta immediatamente".

 

Marinella Sclocco: "Battaglia per il passato ma soprattutto per il futuro"

"La situazione dei servizi sociali, piu volte raccontata in aula e sui giornali è chiara: la regione ha saldato TUTTA la quota relativa al passato ed al presente, appena insediata ho firmato una delibera di 8milioni di euro per i servizi sociali. I fondi che mancano li dovrebbero mettere i Comuni e lo Stato. Ad oggi lo Stato ha 23mnl di euro di mancati trasferimenti dal 2009 al 2013 nei confronti del PSN dell'abruzzo. Perché nessuno si è mai preoccupato di rimetterli?".

Se lo chiede l'assessora regionale Marinella Sclocco che risponde, così, alle questioni sollevate da Goffredo Juchich. "Se i 9.9milioni degli ex Pain arriveranno, mancheranno ancora 13milioni di euro. E da quest'anno, lo Stato ci taglierà (ancora) 150milioni di euro. Dunque, battaglia per il passato ma sopratutto BATTAGLIA per il futuro. Se non rimettiamo almeno 20milioni di euro nei piani sociali per il 2015, siamo rovinati. Tutti".

 

Goffredo Juchich: "Macelleria sociale colpisce i più deboli"

"I tagli ai trasferimenti agli enti locali non sono stati operati per volontà divina ma per precise scelte politiche di austerità. Oggi siamo di fronte all'evidenza che questa macelleria sociale colpisce i più deboli al di là della propaganda di questo e quel presidente del consiglio".

A rispondere alla assessora Sclocco è ancora Goffredo Juchich. "Detto questo e evitando di ricordare chi sostiene i governi che massacrano i cittadini e i lavoratori credo sia utile concentrarci sul problema in questione. Bisogna assolutamente trovare le risorse per andare avanti. Nei servizi sociali sono impegnati lavoratori che anche senza la decurtazione del 50% delle ore di assistenza guadagnano mediamente 600/700 euro e sostengono la vita quotidiana di disabili gravi, anziani e minori disagiati. Un contratto Collettivo nazionale, quando applicato, che non prevede ammortizzatori sociali. Gli ultimi tra i lavoratori che sostengo i più deboli della società. E' una vergogna che non ci siano le risorse per far sopravvivere questa rete di protezione. Stiamo lavorando, al netto delle spese di benzina praticamente gratis. Credo nella capacità personale e nella buona volontà di Marinella Sclocco e nella caparbietà di Pierpaolo Pietrucci. Bisogna rimboccarsi le maniche, fare le barricate se necessario, ma è indispensabile rifinanziare i piani di zona per restituire al territorio un'assistenza alle persone dignitosa e in tempi brevi. Mentre passano i mesi i ragazzi con disabilità grave nelle scuole non hanno l'operatore se non per pochissimo tempo, gli anziani non autosufficienti non hanno assistenza a casa, ogni forma di disagio cade nella marginalità e nell'abbandono. Al lavoro e in fretta".


 

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Novembre 2014 00:43

Articoli correlati (da tag)

Chiudi