"L'Aquila sempre più dimenticata dal Governo regionale: D'Alfonso ha il dovere di portare l'Ama all'interno dell'Azienda unica regionale dei trasporti. Lo deve all'Aquila, lo deve agli aquilani che hanno creduto alle promesse di centralità della Città Capoluogo nella programmazione politico-amministrativa della Regione Abruzzo".
E' dura la presa di posizione del vicepresidente regionale di Forza Italia e Capogruppo al Comune dell'Aquila, Guido Quintino Liris: "E' un'occasione da non perdere: l'azienda dei trasporti pubblici locali della città dell'Aquila deve essere considerata di pari dignità rispetto alle 'sorelle' Arpa, Gtm e Sangritana. Da sempre trattata come 'figlia di un dio minore', oggi c'è la possibilità di annullare una criticità mai affrontata nel tempo: ricordo come il chilometraggio rimborsato dalla Regione Abruzzo nei confronti di Ama sia fermo al 1980; in 25 anni è cambiato molto nella dislocazione urbanistica della nostra città, oggi i chilometri percorsi da Ama sono 1 milione in più rispetto al 1980 con un difetto di trasferimenti nei confronti del trasporto pubblico cittadino di 1.7 milioni di euro", sottolinea Liris.
"Questa discriminazione può e deve essere sanata oggi con la fusione ovvero con l'assorbimento di Ama nell'Azienda unica regionale dei trasporti. I vantaggi per la collettività sarebbero molteplici: si andrebbe nella direzione della riduzione delle Spa, verrebbero salvaguardati gli attuali livelli occupazionali, verrebbero cancellate (assorbendole nella nuova azienda unica) le spese relative al management dell'Ama, al suo centro acquisti circa carburante, pneumatici, pezzi di ricambio e vestiario, verrebbero eliminate le sovrapposizioni delle tratte comuni (con le altre aziende trasporti) producendo un razionalizzazione intelligente ed efficiente del servizio", conclude il vicepresidente regionale di Forza Italia. "Mi auguro davvero che il presidente D'Alfonso si impegni in questa direzione. La vicinanza all'Aquila si dimostra con i fatti!"
Una posizione condivisa anche dalla Cgil. "Finalmente, con anni di colpevole ritardo - si legge in una nota firmata dal segretario provinciale Umberto Trasatti e dal segretario provinciale Filt, Domenico Fontana - "il progetto di unificazione delle aziende regionali di trasporto pubblico pare giunto a conclusione. Nei prossimi giorni passaggi fondamentali verranno compiuti in tal senso dal consiglio regionale e successivamente dai consigli di amministrazione delle tre aziende regionali. Come la Cgil ha più volte ribadito con posizioni pubbliche, il percorso virtuoso potrà dirsi concluso solo quando tale processo virtuoso avrà riguardato tutte le aziende pubbliche presenti in Regione. Per questo è necessario prevedere l’ingresso di AMA S.p.A., la municipalizzata aquilana del trasporto pubblico locale, nel futuro soggetto pubblico, al fine di completare la riforma".
In tal senso ci siamo più volte espressi, rivendica la Cgil, "in tal senso esistono deliberazioni anche della giunta e del consiglio comunale dell’Aquila, e finalmente pare essersi destata anche l’opposizione in seno al Comune. Certo lo fa con colpevole ritardo, non avendo allo stesso modo preteso dalla precedente giunta regionale (il centrodestra di Gianni Chiodi) quello che oggi il capogruppo al Comune dell’Aquila, Guido Quintino Liris, chiede e pretende dal presidente D’Alfonso. Al di là di questo, siamo ovviamente contenti dell’unità d’intenti ritrovata. Ora è il momento affinché tale unità d’intenti venga messa a frutto. La città non può permettersi di mancare l’appuntamento. La Cgil in tutte le sue articolazioni provinciali e regionali insegue da tempo questo obiettivo, che ovviamente porterebbe efficienza in un servizio pubblico fondamentale. Ci auguriamo che l’occasione non venga sprecata".