Martedì, 28 Maggio 2013 00:17

Rimpasti e riposizionamenti: cosa sta accadendo in Consiglio comunale?

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La notizia ha fatto molto rumore. Alcuni quotidiani, in edicola ieri, hanno ventilato la possibilità di avvicinamenti e riposizionamenti tra i banchi del Consiglio comunale dell’Aquila. In effetti, alla luce del delicato momento che sta vivendo la città, da più parti arrivano inviti alla coesione e all’unità. Con i giovani - almeno quelli in seno al consiglio comunale e provinciale, alle associazioni di categoria e ai partiti – che hanno già cominciato a muoversi. E, sullo sfondo, le elezioni regionali.

A quanto pare alcuni consiglieri civici starebbero pensando di avvicinarsi alla maggioranza. Si vocifera di un possibile appoggio esterno alla Giunta guidata da Massimo Cialente. In particolare, si sono fatti i nomi di Angelo Mancini dell’Idv-L’Aquila, di Vincenzo Vittorini de L’Aquila che vogliamo e di Ettore di Cesare, di Appello per L’Aquila che potrebbero inserirsi in un prossimo rimpasto dettato dalle uscite di Marco Fanfani e, a breve, di Stefania Pezzopane. Inoltre, ci sono da considerare le possibili candidature per le regionali: tra i papabili ci sarebbero gli assessori Di Stefano e Moroni, oltre ai consiglieri Imprudente e Ferella.

Potrebbe profilarsi, insomma, una vera e propria rivoluzione. Solo speculazione giornalistica o c’è qualcosa di più? “No, non è speculazione”, ha confermato Angelo Mancini ai nostri microfoni. “E’ ancora tutto da valutare, però. Non sono in procinto di entrare in maggioranza. E’ una riflessione che stiamo facendo, non possiamo lasciar stare così la città per 4-5 anni, senza fare niente, senza dare un contributo. Faremo un ragionamento con il Sindaco, prima o poi, e vedremo. Non intendo sostenere la maggioranza, voglio sostenere la città”.

Un appoggio esterno, insomma: “si, così come doveva essere dall’inizio. Non ho mai proposto l’apparentamento, volevo un accordo politico per il bene della città. E, in fondo, è quello che il Sindaco mi ha chiesto un mese fa: un aiuto politico, in un momento particolare. Fino ad ora non era stato possibile, perché Cialente ha sempre interpretato le mie posizioni come in contrapposizione alla Giunta. Non è così, però: ci sono delle proposte che condivido e altre che non condivido affatto. E lo dico. Ora, se questo accordo può servire alla città va bene, se serve per tapparmi la bocca non sono interessato”.

Insomma, l’intenzione del consigliere di tendere una mano al sindaco Cialente è reale. E politicamente interessante, per gli equilibri della Giunta. Molto diversa la posizione di Ettore Di Cesare, di Appello per L’Aquila: “sono stato avvertito telefonicamente di quanto scritto sui giornali. Provate ad immaginare la mia reazione se, facendo colazione, avessi letto la notizia. Più che perplesso sono stupito: sono illazioni prive di qualsiasi fondamento. Abbiamo dovuto replicare con una nota, con una certa noia, a chiacchiere dovute probabilmente solo a riposizionamenti per le prossime regionali. Quello che ci distingue dagli altri è che abbiamo sempre fatto quanto promesso. Non ci era mai capitato di dover puntualizzare o replicare ad una dichiarazione male interpretata perché tendiamo ad essere sempre chiari nelle nostre comunicazioni e a rispettare quello che diciamo. Questo episodio va a collocarsi in un discorso che altri stanno facendo in vista delle prossime elezioni: è proprio questa la politica che non ci piace, quella che ha comprensibilmente portato alla sfiducia dei cittadini. Noi la vogliamo cambiare”.

Chiarita la posizione di Appello per L’Aquila, c’è mai stato un abboccamento da parte del Sindaco o della maggioranza nei vostri confronti o nei confronti degli altri consiglieri civici?
“Posso parlare per me e non per gli altri: assolutamente no, mai stato nessun contatto. Anche perché credo che sia chiaro, al Sindaco e alla Giunta in particolare, spero anche ai cittadini, che l’opposizione più puntuale e ferma, nell’ultimo anno, l’abbiamo fatta noi di Apl. Non abbiamo mai lasciato alcun tipo di spiraglio. Anzi, abbiamo sempre mantenuto la promessa di essere un pungolo per la Giunta, controllandone l’operato e portando avanti anche delle proposte che, tra l’altro, sono state accolte e condivise”.

E se un avvicinamento, nei prossimi giorni, ci fosse? Come rispondereste?
“La risposta sarebbe no. E comunque, sarebbe in ogni caso un processo pubblico. Non prendiamo decisioni dentro stanze chiuse. Continueremo la nostra opposizione vigile, ferma e costruttiva e anzi in futuro, se possibile, agiremo con ancora maggior forza”.

Chiara, insomma, la posizione del gruppo che nella nota inviata alla stampa non manca di sottolineare che “le responsabilità dell’attuale sfacelo sono da attribuirsi in buona parte proprio all’azione di questa Amministrazione comunale, completamente inadeguata a gestire la situazione in cui si trova la città”.

E Vincenzo Vittorini? Raggiunto telefonicamente nel pomeriggio, il consigliere di L’Aquila che vogliamo ci ha detto di non saperne nulla. “Apprendo la notizia da voi”, la risposta stupita alle nostre domande. “Non ho parlato con alcun giornalista, in questi giorni. Tanto meno di possibili apparentamenti o riposizionamenti”.

Nessun avvicinamento, dunque. Almeno dei consiglieri civici. Resta la posizione di Angelo Mancini, sollecitata a quanto pare da una lettera del primo cittadino che nei giorni scorsi ha chiesto unità per il bene della città. Difficile capire cosa si nasconda dietro le scelte del consigliere dell’Italia dei Valori: forse un posto in Giunta, più probabile però che l’accordo precluda un qualche patto in vista delle regionali. Staremo a vedere. Certo è che iniziano settimane molto delicate per il sindaco Cialente, con i rimpasti di giunta, i riposizionamenti e le iniziative dei giovani politici e professionisti che sembrano spingere con forza per un ricambio generazionale.

Ultima modifica il Martedì, 28 Maggio 2013 20:01

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