Mercoledì, 10 Dicembre 2014 15:42

L'Aquila: dibattito e concerto all'Asilo Occupato, in difesa dei beni comuni

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Giovedì 11 dicembre, alle ore 18, l'Asilo Occupato dell'Aquila sarà teatro di un dibattito dal titolo "Le lotte territoriali a difesa dei beni comuni". Nello spazio sociale di Viale Duca degli Abruzzi saranno diverse le realtà presenti che si battono in Abruzzo (e non solo) "per la difesa del territorio da speculazioni e devastazioni ambientali. E' importante che di questi temi si parli anche all'Aquila, dove da anni lottiamo contro le cricche del malaffare e ogni tipo di speculazione a danno del territorio e della popolazione, e per un'altra ricostruzione", così si legge nella nota degli organizzatori.

"In una regione - continua l'Asilo Occupato - che, a dispetto dei vuoti slogan di "regione dei parchi", è sempre più minacciata da trivellazioni petrolifere - avallate recentemente con l'approvazione dello Sblocca Italia - gasdotti, enormi centrali termoelettriche, inceneritori travestiti da green economy, rilanciamo un percorso comune di mobilitazione per la tutela e la valorizzazione dei beni comuni e contro le logiche del profitto e monetarizzazione dell'ambiente".

Saranno presenti Treble lu Professore (attivista No Tap Salento e fondatore dei Sud Sound System), il Comitato Cittadini per l'ambiente / No Tubo (Sulmona), il Comitato No Triv Abruzzo, il Comitato Marsicano No PowerCrop, Zona 22 (San Vito Chietino), il Comitato No biomasse (L'Aquila), Abruzzo Social Forum e Appello per L'Aquila.

A seguire i Dabadub Sound System presenteranno Treble lu Professore in showcase, in uscita del nuovo singolo Ora so. Storico fondatore del gruppo salentino Sud Sound System, Treble è oggi cantante solista e attivista nella dura battaglia che il Salento sta combattendo contro il progetto Tap, il mega gasdotto che potrebbe attraversare diverse regioni italiane. Apriranno la serata gli stessi Dabadub.

"Questa - conclude la nota dell'Asilo Occupato - è una delle risposte dello spazio sociale dell'Asilo a chi vorrebbe eclissare e chiudere l'esperienza dal basso di uno dei pochissimi spazi di cultura e socialità presenti in una città che ancora fa fatica a rialzarsi".

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