Venerdì, 09 Gennaio 2015 01:26

Legnini: "Su giustizia all'Aquila, condizione ancora straordinaria"

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"Il Consiglio superiore della magistratura ritiene che la straordinarietà della situazione aquilana - sotto l'aspetto dell'amministrazione giudiziaria - non solo non si sia attenuata ma che anzi si ponga oggi la necessità di organizzare una fase nuova perché le risposte alla domanda di giustizia sono e saranno ancor più consistenti nel prossimo futuro".

Questa la premessa del vice Presidente del CSM Giovanni Legnini al termine della sua visita nel capoluogo abruzzese durata tutta la giornata di giovedì, prosecuzione del percorso d'ascolto del territorio inaugurato nel 2014 con le tappe di Vicenza e Prato.

Legnini ha visitato i locali della Procura e del Tribunale a Bazzano, il cantiere dove sono in ricostruzione le sedi del vecchio tribunale ("sarà all'avanguardia") tutti gli interlocutori istituzionali dal Prefetto al Procuratore al Presidente della Regione, a quello della Provincia, al sindaco dell'Aquila, alla magistratura e tutte le forze di polizia.

"Siamo ad un terzo della ricostruzione pesante e per fortuna in tal senso abbiamo davanti alcuni anni di attività serrata" ha affermato Legnini, "ciò comporterà anche la necessità di un'organizzazione efficiente dell'attività giudiziaria all'altezza di questa straordinarietà".

Come fare? Due livelli, il primo è costituito dall'approvazione del testo di legge sulla ricostruzione la cui bozza, come noto, è stata preparata dallo stesso Legnini prima di lasciare il ruolo di sottosegretario e che in prima istanza si propone di migliorare le norme nell'ambito della ricostruzione privata in cui ad oggi, da più parti, si denuncia una tragica insufficienza di trasparenza e moralità.

"Da quando sono andato via il 24 settembre 2014, c'è stata la cosiddetta sessione di Bilancio che ha impegnato le Camere nella discussione della legge di stabilità fino al 22 di dicembre. In questo periodo non è possibile discutere altre leggi di spesa, per regolamento parlamentare. Quindi non si è perso tempo, ma da adesso in avanti si potrebbe procedere all'approvazione. Ora - ha aggiunto poi il Vice Presidente - ci sono tutte le condizioni affinché la legge si discuta. Il giorno prima di lasciare l'organico trasmisi il testo alle istituzioni, al Presidente del Consiglio e tutti gli interlocutori. Successivamente ho svolto da privato cittadino abruzzese un'attività sollecitatoria e continuerò a farlo".

Ma la novità è questa: "A conclusione dell' incontro di oggi - ha rivelato Legnini - si è stabilito di far scrivere al Prefetto una lettera in cui tutte le istituzioni alla luce di quanto emerso dall'incontro di oggi chiederanno al Governo di approvare la legge".

Per Legnini con l'arrivo di nuove risorse per la ricostruzione sarà sempre più necessario che le istituzioni costituiscano "un argine comune contro le infiltrazioni criminali e più in generale contro una gestione allegra della ricostruzione".

Per quanto riguarda la "risposta di giustizia" e "l'attività di polizia giudiziaria" l'annuncio di Legnini è questo: "Ogni volta che lo riterremo necessario ci daranno una mano i vertici di polizia che già hanno dato la loro disponibilità. Parlo dal procuratore nazionale antimafia nella figura del dott. Roberti, del commissario anti corruzione il commissario Cantone, e del direttore della DIA il generale Ferla."

Riguardo la richiesta di aumento degli organici da parte della magistratura aquilana si spera che al più presto il "Ministero della Giustizia se ne faccia carico" anche se L'Aquila "rispetto alla media nazionale risulta a quasi pieno organico a livello di procura, tribunale e corte d'Appello".

Allora la soluzione verrà cercata tramite "una sapiente organizzazione delle tabelle con le applicazioni endo distrettuali ed anche extra distrettuali che sono competenza del Consiglio", hanno riferito insieme Legnini ed il capo della Procura Fausto Cardella.

In parole povere "magistrati fuori la corte d'appello dell'Aquila ai quali si chiede di venire a farsi carico di una quota di lavoro per un tempo prestabilito". "Non solo - ha proseguito il Vice Presidente del Csm - ho chiesto ai capi degli uffici abruzzesi, se richiesto dal Presidente della Corte d'appello, di farsi carico anche di una quota di solidarietà infradistrettuale. Non che gli altri magistrati in Abruzzo non abbiano da fare ma se qui c'è un'emergenza si chiede una solidarietà concreta".

In ultimo, il Vice Presidente Legnini ha parlato dell'amministrazione della giustizia in Abruzzo e del "caso speciale che rappresenta la nostra Regione" .

"Qui - ha affermato - la riforma delle circoscrizioni ancora non viene attuata e c'è stata la proroga fino al 2018. Siamo in un tempo di attesa in cui va gestita una transizione e organizzata una proposta. Perché far finta che la legge non sia stata fatta non è possibile come non lo è mantenere otto tribunali".

"In questo momento - ha concluso l'ex sottosegretario - "lavoriamo nel riformare le regole di accesso alla magistratura italiana. Ci vuole un forte accorciamento dei tempi: oggi per nominare un procuratore della Repubblica o un Presidente di Tribunale occorrono di media 383 giorni". 

 

Ultima modifica il Venerdì, 09 Gennaio 2015 14:26

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