Alla fine la politica ha vinto sul merito. Nonostante l’appello trasversale da parte di moltissimi amministratori dei territori interessati dal cratere sismico 2016, a confermare Giovanni Legnini come commissario alla ricostruzione, la richiesta è stata completamente ignorata preferendo il vecchio modo di fare politica, ovvero andare ad occupare tutte le caselle possibili.
E così è stato poiché il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, ha firmato il Dpcm per la nomina del senatore di Fdi Guido Castelli come nuovo commissario proprio in sostituzione di Legnini il cui mandato era scaduto al 31 dicembre 2022.
Il provvedimento dovrà passare ora il vaglio della Corte dei Conti prima della pubblicazione. Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno ed ex assessore regionale delle Marche con delega alla ricostruzione post sisma, prenderà dunque il posto di Giovanni Legnini.
Il primo a congratularsi con Castelli per il nuovo incarico è stato proprio il ministro all’agricoltura, Francesco Lollobrigida: "Auguri di buon lavoro al senatore Guido Castelli. Un compito di rilievo ma soprattutto di grande responsabilità che, ne siamo sicuri, saprà assolvere con serietà, competenza e spirito di servizio, conoscendo in profondità proprio uno dei territori maggiormente colpiti dal terremoto del Centro Italia. Il tutto in stretto raccordo con i presidenti delle Regioni Marche e Abruzzo, Francesco Acquaroli e Marco Marsilio, e con il contributo dei tanti parlamentari - a cominciare dal collega Paolo Trancassini - che negli anni si sono battuti senza sosta per dare centralità alla ricostruzione post sisma".
Alla lista di coloro che hanno esultato per questa notizia si è aggiunto anche il Senatore di FDI Guido Liris, il quale ha rivolto il suo plauso alla presidente del Consiglio Meloni per la nomina e ha salutato e ringraziato Giovanni Legnini per il lavoro svolto.
“Con Castelli, al quale mi lega un rapporto antico e consolidato sono sicuro che proseguirà egregiamente il lavoro iniziato" ha dichiarato Liris "forte anche di un punto di vista che ha il valore aggiunto di provenire dall’amministrazione locale. Non va infatti dimenticato il lungo percorso politico di Castelli, già sindaco di Ascoli Piceno. Da parte nostra, piena fiducia ia Castelli al quale offriamo da subito massima disponibilità a collaborare".
Dall’altra parte della barricata Silvio Paolucci, capogruppo Pd in consiglio regionale che riferendosi alla nomina di Castelli parla di “Una scelta di potere quella di sostituire con un nome di Fratelli d’Italia quello del commissario Giovanni Legnini e discutibile perché di fatto il Governo così ha scelto di rilanciare l’Ente commissariale della ricostruzione, alla vigilia dell’uscita dal commissariamento a cui stava portando proprio il lavoro straordinario compiuto da Legnini in questi tre anni. Un obiettivo quasi centrato, che presto avrebbe potuto vedere riconsegnate alle municipalità azioni e scelte e che con la nomina di Guido Castelli siamo certi non si realizzerà a breve.
Fra i Dem Paolucci non è l'unico a protestare per la revoca del commissario Legnini, infatti è interventuo in merito anche il Segretario del partito regionale e senatore Michele Fina per il quale la scelta è naturalmente legittima ma rappresenta un enorme sbaglio. Il segretario regionale ha augurato buon lavoro al neocommissario ma ha anche denunciato il rischio di veder rallentare il processo di ricostruzione. Inoltre ha sottolineato come la nomina di Legnini fu “Un lavoro nell’interesse delle cittadine e dei cittadini e non di un partito” e ha proseguito dicendo “lo dimostrò anche la non rivendicazione politica ma il riconoscimento unanime. Perché Legnini ha rappresentato, tra le altre cose, anche la messa a disposizione di un’esperienza istituzionale figlia dell’Abruzzo che ha dovuto subire, prima del sisma 2016-17, la tragedia del 2009 per affrontare la quale anche Legnini fu determinante. Ma questo è il primo significativo regalo del Governo Meloni: sordità totale e sdegnosa indifferenza alla richiesta dei territori, di tutti i territori del cratere, che non hanno meritato nemmeno un incontro o una risposta. Prima viene il suo partito e la composizione delle ambizioni interne”.
Anche l'ex deputata ed Consgliera Comunale in carica Stefania Pezzopane è intervenuta sul cambio della guardia operato al Governo. Per Pezzopane la decisione di Meloni non è altro che un’operazione a perdere. A dimostrazione di ciò la Consigliera ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto da Legnini e riconosciuto da tutti, sia sul piano della ricostruzione sia su quello del fondo complementare al PNRR sisma.
“L’Abruzzo con questa operazione, perde una postazione decisiva faticosamente conquistata, grazie alla determinazione del Pd ed al Governo Conte 2." Queste le parole dell'ex deputata "Il Commissario Legnini lascia una importante eredità, risorse da spendere, Fondo complementare PNRR avviato. Miliardi disponibili, struttura organizzata, stabilizzazioni, e tanto altro che certo non c’erano quando fu insediato a gennaio del 2019. Un grande ringraziamento a Giovanni Legnini per tutto il lavoro fatto e per la collaborazione che abbiamo vissuto e sperimentato con successo tra Struttura Commissariale e Parlamento. Purtroppo, rimarranno deluse le aspettative di tanti sindaci e associazioni anche di destra che avevano chiesto di rinnovargli l’incarico. La Meloni ha scelto il senatore marchigiano di FdI Castelli in barba agli abruzzesi che l’hanno eletta. Io invece ringrazio Giovanni e mi rammarico perché non potrà continuare a fare l’ottimo lavoro che sta facendo.”
Infine anche Marco Marsilio esprime “A nome personale e dell’intera Giunta regionale d’Abruzzo gli auguri di buon lavoro al senatore Guido Castelli, nominato dal Consiglio dei Ministri nuovo Commissario straordinario alla Ricostruzione post sisma del 2016. Insieme – conclude - abbiamo lavorato bene e ottenuto risultati con il commissario Legnini in questi anni. Sono certo che lavoreremo altrettanto bene e in perfetta continuità con Castelli commissario”.