"Finalmente, la fase congressuale è iniziata".
E' quasi con un sospiro di sollievo che Paolo Della Ventura ha aperto la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura a segretario regionale del Partito Democratico. Mesi di rinvii, uno via l'altro, di candidature estratte da chissà quale cilindro e poi respinte per evidenti incompatibilità, con la solita buona dose di polemiche, nel mezzo di una crisi senza precedenti, in seno al partito, a livello nazionale. Si è arrivati così alla indizione del congresso regionale.
"Finalmente", sospira Della Ventura. Il primo ad aver ufficilizzato la sua candidatura, già in estate. L'unico ad avere un profilo politico diverso rispetto agli altri aspiranti segretari. Che sono giovanissimi, renziani convinti, e che non hanno mai avuto incarichi amministrativi, eccetto Alessandro Marzoli, chietino, consigliere comunale eletto nel 2005 e di nuovo nel 2010. Gli altri candidati sono Andrea Catena (chietino, coordinatore della segreteria regionale), Alexandra Coppola (pescarese, vice segretario regionale), e Marco Rapino (pescarese, vice segretario vicario e segretario dei giovani democratici).
Della Ventura (originario del Molise ma residente da molti anni all'Aquila, membro dell'assemblea nazionale, nonché della segreteria comunale e provinciale), è invece un civatiano della prima ora, con alle spalle una lunga stagione di militanza sebbene anche lui non abbia trascorsi da amministratore. "Mi candido - ha spiegato stamane - perché ritengo ci sia bisogno di un partito che recuperi la propria posizione di sinistra, dialogando con partiti, movimenti e, in generale, con tutto il mondo che orbita a sinistra e che cerca rappresentanza: movimenti e soggetti sociali portatori di innovazione in campo culturale, civile e politico".
Bene chiarirlo subito, ha sottolineato, "perché c'è una gran confusione a livello nazionale e, in particolare, in alcune regioni che in primavera andranno al voto per il rinnovo del Consiglio. Anche qui in Abruzzo, saremo chiamati al rinnovo di tanti consigli comunali, anche importanti: dunque, bene chiarire subito che partito abbiamo in mente".
Un partito regionale che abbia le idee chiare, di sinistra e "autonomo rispetto agli orientamenti del Pd nazionale laddove gli interessi territoriali siano palesemente in contrasto con le scelte effettuate a livello centrale". Il riferimento è al metanodotto Snam che dovrebbe tagliare in due l'Abruzzo, attraversando zone ad alto rischio sismico oltre che di grande pregio ambientale e culturale, e al via libera alle trivellazioni in Adriatico: progetti sostenuti dal Governo Renzi e che "troveranno forte opposizione", ha promesso Della Ventura.
Un partito che recuperi il proprio ruolo politico "di stimolo ed indirizzo dell'attività amministrativa e di governo della Regione. Senza esserne al traino, cercando di stare non solo al passo con l'attività amministrativa, ma possibilmente avanti: suggerendo linee ed azioni, campagne tematiche e di sensibilizzazione, indicando e migliorando, ove e se possibile, le scelte amministrative e di governo".
Insomma, un partito degli elettori e non degli eletti: "Abbiamo l'intenzione di andare a recuperare il ruolo degli iscritti perché possano contare davvero", ha sottolineato Della Ventura.
Dunque, i temi del partito regionale che il candidato aquilano ha in testa: "L'ambiente, innanzitutto. Vogliamo costruire un Abruzzo che sappia rispettarlo, costruendo fonti di occasioni d'impresa e lavoro con esso compatibili. E penso alla mitigazione del rischio sismico ed idrogeologico, in particolare, all'ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, alla tutela delle aree protette. Ovviamente, altro tema centrale è il lavoro: va messo in campo un piano per l'occupazione con lo sforzo congiunto di Istituzioni, imprese, sindacati e associazioni di categoria. Sarà importante riuscire a sfruttare al meglio gli oltre 31milioni di euro messi a disposizione dell'Abruzzo dal piano 'Garanzia giovani' che, al momento, ha iscrizioni molto inferiori alle realtà nazionali più dinamiche. E ancora, le infrastrutture, con il rilancio del diritto alla mobilità degli abruzzesi".
Della Ventura non manca di far riferimento alla ricostruzione dell'Aquila e del cratere: "Il Governo si è impegnato in maniera importante ma è evidente che il ruolo del partito dovrà essere di sentinella affinché gli impegni assunti vengano mantenuti, rispettando gli importi assicurati e la giusta tempistica di erogazione". D'altra parte, quella di Della Ventura è l'unica candidatura che insiste sul territorio aquilano.
Una candidatura per iscritto, come recita il claim della campagna, "perché abbiamo messo per iscritto il programma e gli impegni che intendiamo assumere, perché vogliamo recuperare la centralità degli iscritti al partito, perché chiediamo il voto degli abruzzesi". Per iscritto, Della Ventura ha inteso lanciare già stamane il 'Piano regionale contro la povertà': "I dati del Banco Alimentare raccontano che 38mila abruzzesi vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta. Dunque, intendiamo sperimentare una integrazione progressiva al reddito, al limite dei fabbisogni giornalieri, a partire da chi vive in condizioni di povertà assoluta per poi estendere il sostegno anche ad altre fasce svantaggiate. E' impegno che assumiamo con la presentazione della candidatura". E per iscritto, da oggi, sul sito paolodellaventura.it, sarà possibile sottoscrivere e aderire, così, al programma "affinché la candidatura alla segreteria regionale si sposti da un nome e da un volto al programma di governo, come fosse una candidatura collettiva intorno ad un percorso di idee".
Tra i primi ad aver firmato il sostegno, il senatore Walter Tocci, l'eurodeputata Elly Schlein, quattro esponenti della direzione nazionale, oltre al vicesindaco dell'Aquila Nicola Trifuoggi e al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che, stamane, erano accanto a Paolo Della Ventura.
"Si tratta di una candidatura importantissima", ha inteso sottolineare Pietrucci. "Paolo ha presentato un programma ragionato e strutturato e si candida ad essere la voce delle aree interne, dentro un partito che ha un asse politico spostato verso le aree costiere. E' importante che le aree interne abbiano una rappresentatività e il programma che stiamo presentando può davvero fare da perno per il rilancio del nostro territorio".
La provenienza territoriale viene tenuta in secondo piano da Nicola Trifuoggi, che pure riconosce come la provincia dell'Aquila possa reclamare la segreteria regionale dopo aver sostenuto segretari di Pescara, prima, e di Chieti, poi. Piuttosto, Trifuoggi ha inteso ribadire come "il programma presentato sia chiaro, concreto e assolutamente realizzabile, di respiro regionale. Un programma che rappresenta - ha detto il vicesindaco dell'Aquila - quella che dovrebbe essere l'anima vera del Partito Democratico".