La senatrice aquilana del Movimento Cinque Stelle Enza Blundo chiede chiarezza al Comune dell'Aquila sull'ammontare dei fondi per la ricostruzione.
Secondo l'esponente pentastellata, le cifre fornite più volte dall'amministrazione Cialente e in particolare dal Pd sulle disponibilità finanziarie per il Cratere da qui al 2018 non sarebbero veritiere.
"I 6 miliardi annunciati" ha detto la Blundo in una conferenza stampa tenuta nella sala Fabiani del Consiglio regionale "non hanno riferimenti normativi. Dai nostri calcoli, sommando i soldi stanziati dalla Finanziaria ai precedenti stanziamenti, si arriva a non più di due miliardi e 600 milioni di euro".
In particolare, afferma la senatrice, nella legge di Stabilità appena approvata "ci sono i 500 milioni per il 2014, 500 per il 2015 e i 300 per il 2016. Altro non c'è, visto chel a legge di Stabilità ha una programmazione triennale. Gli altri fondi" ha specificato ancora la Blundo "fanno riferimento al decreto legge 43 e alla legge di Stabilità dell'anno scorso, che stanziava 300 milioni l'anno per tre anni".
Durante la conferenza stampa, la senatrice-cittadina ha snocciolato un rosario di critiche che hanno spaziato dalla governance alla nuova proposta di legge regionale su L'Aquila città capoluogo. Dalla "riattivazione del centro storico, dove si è pensato solo a riaprire bar e locali notturni" ai continui rinvii dei lavori per il rifacimento dei sottoservizi; dalle bollette per i consumi nei progetti Case calcolate con metodi iniqui alla mancata ricostruzione delle scuole: ad ascoltare la Blundo in questi sei anni c'è ben poco da salvare.
Sul consolidamento della governance con la nomina di Raniero Fabrizi a capo dell'Usra, invece, la Blundo non ha voluto fare commenti: "Rimango dell'idea che i due uffici speciali per la ricostruzione andrebbero unificati, sia per ridurre le spese sia per evitare conflitti tra il Comune dell'Aquila e i Comuni minori. Detto questo, sul nuovo dirigente Usra non possiamo dire niente. Certo, ha avuto comunque degli incarichi importanti e un coinvolgimento nell'inchiesta sulla fantomatica strada Penne-Pescara (la cosiddetta Mari-Monti, ndr) da cui però è stato stralciato. Non possiamo pertanto dire nulla se non auspicare che faccia un buon lavoro e che segua delle indicazioni corrette per dare a tutti i cittadini la speranza di vedere riattivata la prorpia città".