La costituzione di un tavolo di monitoraggio permanente - partecipato da forze politiche, istituzionali, sociali e imprenditoriali - sulla crisi della Edimo Spa. "Una crisi" afferma l'assessore e vice presidente regionale Giovanni Lolli "che non ha paragoni nel resto d'Abruzzo".
E' questo il risultato della riunione svoltasi questa mattina, per volere dello stesso Lolli, nella sede della Regione Abruzzo a palazzo Silone, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, del direttore provinciale di Confindustria Carlo Imperatore, del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e di quello facente funzioni di Poggio Picenze Luca Frittella, nonché del prefetto Alecci.
Al tavolo ha partecipato, naturalmente, anche il patron del gruppo Edimo, Carlo Taddei, accompagnato da Rinaldo Tordera, consulente dell'azienda di Poggio Picenze.
Assente invece il curatore fallimentare nominato dal tribunale di Roma.
"Il curatore mancava" ha specificato Lolli "perché non era previsto che venisse. Comunque l'ho sentito subito dopo la riunione e lo incontrerò dopodomani".
"Il fallimento della Edimo Spa" ha affermato Lolli "avrebbe un impatto enorme, per il numero di lavoratori coinvolti, per le attività economiche dell'indotto che si porterebbe dietro e per l'impatto che avrebbe sulla ricostruzione. L'azienda, al momento, ha più di 40 cantieri aperti in città, alcuni dei quali, come quello per il rifacimento dei sottoservizi, di importanza strategica".
"E' una crisi" ha aggiunto Lolli "che non ha paragoni in Abruzzo. Abbiamo costituito questo tavolo permanente anzitutto per dare un segnale chiaro e inequivocabile: la Regione e tutta la comunità assume questa come una questione staordinaria. Per quanto riguarda le soluzioni che tecnicamente potranno essede adottate, andranno trovate insieme, a cominciare dagli ammortizzatori sociali per i lavoratori".
E' plausibile che il fallimento di un'azienda di queste dimensioni, il cui fatturato ammonta a decine di milioni di euro. sia arrivata, come ha detto Carlo Taddei, come "un fulmine a ciel sereno", per colpa, a quanto pare, di una e-mail non letta e improvvidamente cestinata?
"Il fallimento" ha risposto Lolli "è arrivato all'improvviso, originato da una piccola questione, un'esposizione di 40 mila euro. La proprietà non si è presentata al tribunale di Roma e quest'ultimo ha fatto fallire la Edimo Spa, che però ha dentro di sé l'intero castello delle altre aziende della famiglia Taddei. Detto questo" ha proseguito Lolli "bisogna dire che la Edimo non se la stava passando bene già da parecchio tempo, nonostante avesse un portafoglio forte formato dagli appalti legati alla ricostruzione. Ma era un'azienda che stava attarversando un'importante crisi finanziaria, con decine di cantieri sparsi in tutta Italia per i quali attendeva ancora di essere pagata, e diversi investimenti di grande portata fatti anche all'estero. Parliamo di una delle più grandi aziende abruzzesi, con una configurazione in reparti - costruzioni, metalli, prefabbricati - molto particolare, anche rispetto al panorama nazionale".
Un nuovo tavolo, al quale dovrebbe partecipare anche il curatore fallimentare, è stato convocato per la prossima settimana.
Occorre fare in fretta: in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro: sono 130 solo quelli della Edimo Spa, che arrivano a 400 se ad essi si sommano quelli delle altre aziende controllate.
Il prossimo 10 marzo scadrà la cassa integrazione straordinaria attualmente percepita dai lavoratori.
Stefania Pezzopane (Pd): "Bene tavolo permanente"
"Bene hanno fatto la Regione Abruzzo e il vice presidente Giovanni Lolli ad istituire un tavolo permanete per Edimo. La vicenda è così complessa e la perdita dei posti di lavoro così pesante, che merita di essere monitorata passo passo. Anche perché questa azienda opera da sempre nel territorio e dal 6 aprile è attiva nel processo di ricostruzione con numerosi cantieri privati e pubblici". A dichiararlo è la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane".
"Sono in sintonia con il vice presidente Lolli e ci sentiamo costantemente per cercare vie d'uscita alla delicata situazione - continua - Ho appena sentito il vicepresidente e mi sono attivata con il sottosegretario al Lavoro, Teresa Villanova, per capire come muoversi immediatamente in ordine agli ammortizzatori sociali".
"Sono componente della Commissione Lavoro del Senato - conclude - e spero proprio si riesca a trovare una modalità per tutelare questi lavoratori. È necessario che al prossimo incontro intervenga il curatore fallimentare, per capire come intende muoversi. È importante, infatti, oltre a tutelare nel miglior modo possibile i lavoratori, che il fallimento della Edimo non abbia ricadute pesanti in termini sociali ed occupazionali sulle altre aziende dell’indotto e cosa ancora più grave sul processo di ricostruzione. Un effetto domino sarebbe una devastazione incomprensibile".