"La famiglia Taddei e tutta la dirigenza sono impegnate giorno e notte a salvaguardare il futuro occupazionale e produttivo del Gruppo, evitando che quanto accaduto possa causare conseguenze ancora più drammatiche". Ad affermarlo è Carlo Taddei, imprenditore aquilano e patron del gruppo Edimo, alla sua prima dichiarazione pubblica dopo la notizia del fallimento di una delle società del gruppo, la Edimo Spa. L'impresa è stata dichiarata fallita il 19 febbraio scorso dal tribunale di Roma.
"Il pensiero - si legge in una nota firmata da Taddei - va ai dipendenti, ai fornitori e ai committenti che, da sempre, ci sono vicini. Tanto che il rapporto, fin dal 1969, non è mai stato di dipendenza, ma di fratellanza".
L'epilogo di Edimo Spa è giunto all'improvviso - anche se da mesi si rincorrono voci di una crisi del gruppo - e ancora non sono chiare le motivazioni per cui una delle aziende del colosso delle costruzioni edili sia stata dichiarata fallita: "Anche se non riusciamo ancora a capacitarci di un epilogo tanto inatteso quanto funesto - continua l'imprenditore - per il quale stiamo facendo verifiche interne per stabilire la causa e quando ci saranno i risultati ci pronunceremo, il nostro obiettivo è uscire prima possibile da questa situazione drammatica che, rimarchiamo con chiarezza e fermezza, non è dipesa dalla nostra volontà. Visto che siamo da anni in prima linea per superare gli ostacoli generati da una crisi europea e locale senza precedenti".
In tal senso, Taddei anticipa le mosse del gruppo per fare la quadra dei conti: "Per contrastare il periodo difficile, da tempo abbiamo promosso un'azione di ristrutturazione fatta di tagli e tanti sacrifici da parte di tutti. Il nostro programma, tuttavia, prevedeva una ripresa nel prossimo autunno con il conseguente inizio del rientro delle esposizioni, vogliamo dare seguito alle attività per salvaguardare posti di lavoro e quindi famiglie".
"Lunedì scorso abbiamo spiegato la nostra strategia e illustrato le problematiche ai dipendenti e ai sindacati, comunque il nostro auspicio è di riprendere l’attività prima possibile. Eventuali osservazioni e critiche che vengono da persone incompetenti le consideriamo errate e superficiali, dal momento che non sono avvalorate da quanto accaduto".
"In riferimento agli sviluppi, sarà nostra cura e impegno, nei giorni a venire, tenere aggiornati dipendenti, fornitori e l'opinione pubblica sulle scelte e le decisioni che si andranno ad adottare per voltare pagina - conclude - Vogliamo uscire assolutamente da questa situazione per dare risposte nel minore tempo possibile ai dipendenti, all'indotto e alla città intera".
Intanto, il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli ha convocato per domani 4 marzo, alle ore 9, presso la Sala Celestino di Palazzo Silone all'Aquila, un incontro istituzionale per affrontare la situazione e le prospettive dei lavoratori del gruppo Edimo.
All'incontro sono stati chiamati a partecipare i vertici della Edimo Spa, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, di Fiom, Fim e Uilm, di Fillea, Filca e Feneal, Confindustria L'Aquila, Ance L'Aquila, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, il sindaco di Poggio Picenze e il presidente della Provincia Antonio Del Corvo.