Quindici metri quadri circa dove lavorano fino a quattro dipendenti muovendosi su un pavimento sconnesso, senza acqua corrente e un po' di acqua piovana che invece penetra nella lamiera del container (nella foto sotto si vede un pentolino che la raccoglie).
Si presenta ancora così a sei anni dal sisma del 2009, la farmacia comunale del quartiere di Santanza di proprietà dell'Afm, l' SPA controllata al 100% dal Comune dell'Aquila.
Per questo alcuni consiglieri si sono ritrovati nel piazzale antistante il container-farmacia per solidarizzare con i dipendenti e sollecitare l'Ammnistrazione Comunale a trovare una soluzione immediata per "una situazione non idonea né per i lavoratori che per la conservazione dei farmaci".
Gli ulteriori ritardi che hanno determinato il persistere dell'attuale situazione fino ad oggi, sono dovuti ad un ricorso presentato verso il proprietario vincitore del bando di gara fatto dal secondo arrivato per una presunta inagibilità dello stabile: "Giovedì scorso 17 giugno c'è stata notificata la sentenza nel merito del Tar sul ricorso che è stato rigettato", comunica l'amministratore unico di Afm Giorgio Masciocchi per cui ormai il trasferimento del locale destinato alla vendita dei medicinali sarebbe una questione di poche settimane.
Nell'attesa di vederla effettivamente nei nuovi locali in Viale Beato Cecidio, da sei anni intanto la farmacia comunale resta un container dentro il piazzale di un supermercato: "Siamo qui - ha affermato il consigliere L'Aquila Oggi-Idv Angelo Macini - per sollecitare l'amministrazione e non tanto l'Azienda perché spesso ci si dimentica che l'Azienda è proprietà dell'Ente locale, cioè del Comune dell'Aquila, che per adesso ha utilizzato un sistema: quello di assegnare i servizi alle Spa e non trasferire i corrispettivi o almeno non per intero. L'Afm ha fatto causa al Comune per avere questi corrispettivi che ammontano a circa 3milioni di euro. Intanto questa farmacia aveva un grande fatturato, non avere i locali va anche a scapito delle casse comunali"
Dello stesso parere Ermanno Giorgi, consgliere socialista di maggioranza che evidentemente non si risparmia colpi da battitore libero:" E' assurdo che questo problema non si risolva ancora. E' un esempio negativo per la città e la sua immagine e un segnale sbagliato. Ora c'è una guerra tra due proprietari privati ma intanto il container rimane qui".
Non è da meno l'opposizione di centrodestra presente anch'essa alla protesta nel Piazzale antistante Palazzo Del Tosto: "Una situazione indignitosa sia per i cittadini che per chi ci lavora - afferma Alessandro Piccinini del Nuovo Centro destra - un problema affrontato con ritardo dal Consiglio d'amministrazione dell'AFM che non è riuscito a dare soluzioni opportune. Anche il bando credo sia stato fondato su presupposti sbagliati visto che ne è subito nato un contenzioso. Sono stati spesi molti soldi per quanto riguarda le migliorie e potevano essere valutate soluzioni più vantaggiose per l'Amministrazione.
Siamo venuti a dare sostegno per alla manifestazione che hanno organizzato i dipendenti dell'AFM e a segnalare l'ennesimo deragliamento dell'Afm che sembrava dovesse essere assegnata ad una persona d'esperienza come il dott. Masciocchi in realtà che poi si è rivelata una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista".
"Per me - risponde l'amministratore di Afm Masciocchi - la farmacia di Santanza è stata una priorità dall'inizio del mio insediamento. Purtroppo il contenzioso ha procurato prolungamenti del percorso amministrativo. Ora l'inagibiltà dei locali è stata ritenuta infondata da parte del Tar. Aspettiamo l'ok della direzione sanitaria regionale e poi riconsegneremo la farmacia ai cittadini ed usciremo da questa situazione non legata alle volontà dell'azienda.
Ma a quando l'effettivo trasferimento? "Siamo in attesa del decreto di localizzazione l'ultimo documento necessario. Spero in 15giorni di riuscire ad ottenere la documentazione amministrativa e procedere rapidamente".