Dura nota della Direr, la Federazione nazionale dei dirigenti e dei quadri direttivi delle Regioni, nei confronti di Lucianon D'Alfonso in merito alla riorganizzazione degli uffici e degli incarichi dirigenziali della giunta regionale.
"Il sindacato" si legge nel comunicato firmato dal segretario Silvana de Paolis "è realmente preoccupato per l’attuale conduzione del rinnovo complessivo del quadro organizzativo e degli incarichi dirigenziali della Giunta Regionale".
"Si comprende la volontà politica espressa dal Presidente D’Alfonso di rimettere in moto la macchina amministrativa con maggior grado di velocità e di finalizzazione, ma tale volontà va declinata nel rispetto delle norme vigenti".
"A distanza di due settimane, non si conoscono ancora ufficialmente gli atti deliberativi adottati per il conferimento dei nuovi incarichi dirigenziali e questo sta provando grandi incertezze fra il personale con inevitabili ritardi nella gestione delle pratiche e disagi per gli utenti".
"Non si è voluto dar seguito alla proposta del sindacato di riduzione di alcune posizioni dirigenziali, talché allo stato molti servizi risultano vacanti e necessitano di copertura".
"E’ necessario ed indispensabile, pertanto, aprire subito un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per la verifica del fabbisogno di personale dirigenziale e delle risorse economiche disponibili".
"La riorganizzazione e la immissione di nuovo personale deve tener conto prioritariamente dell’ingresso di personale dalle Province".
"La Regione ha già attivato dall’inizio dell’anno 2015 comandi ed contratti a tempo determinato per dirigenti esterni senza programmazione del fabbisogno mentre è ancora in corso l’iter del progetto di legge sul riordino delle Province".
"La Direr chiede per il prosieguo nessun altro posto di dirigente o di funzionario venga posto in bando, anche per incarichi esterni, se prima non viene valutata l’immissione dei dipendenti in esubero delle Province Abruzzesi; tutte le risorse disponibili devono essere convogliate verso quest’unico obiettivo per la salvaguardia dei livelli occupazionali".
"Se vi sono singoli casi da risolvere con personale già in sevizio in Regione, occorre che sia chiaro il perché ed il come per definire un percorso amministrativo nella piena legittimità degli atti".
"La Direr è pronta a sedersi al tavolo per trovare soluzioni condivise".
"Non siamo per l’immobilismo e la conservazione, ma senza una strategia ed un interlocutore politico certo non si potrà che aumentare confusione e tempi di “ Regione lenta”.