Sabato, 08 Agosto 2015 22:15

Rifiuti, M5S: "In Abruzzo potrebbe sorgere un grande inceneritore"

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"Un inceneritore in Abruzzo. Questa è la possibilità che emerge dal parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 luglio scorso redatto dalla segreteria della conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni , recante una ricognizione degli impianti di incenerimento presenti e futuri nel nostro Paese".

A sostenerlo è Sara Marcozzi, consigliera regionale del M5S.

"Gli Abruzzesi - spiega la Marcozzi - devono sapere che nell'allegato 3 del parere, quello relativo all'individuazione degli impianti da realizzare o potenziare per soddisfare il fabbisogno residuo di incenerimento di rifiuti urbani e assimilati' si dà atto di un fabbisogno residuo annuo di incenerimento per la nostra Regione pari a 98.245 tonnellate e viene sottolineato come 'in Abruzzo non sono presenti impianti di incenerimento operativi' e ancora che 'il piano regionale di gestione dei rifiuti prevede che l'incenerimento di frazioni non altrimenti riciclabili in impianti dedicati è ammissibile al raggiungimento della media regionale del 40% di raccolta differenziata".

"Atteso che ad oggi il livello si attesta sulla percentuale del 42,9% risulta giustificata la realizzazione di un nuovo impiantoda 100.000 tonn/anno tale da soddisfare tali esigenze', quasi a voler indurre a realizzarli proprio nella nostra Regione" dice Marcozzi. Tutto ciò - prosegue - in totale controtendenza rispetto alla normativa europea che ci impone, o meglio, imporrebbe agli Stati membri di sostenere l'uso di materiali riciclati in linea con la gerarchia dei rifiuti e non dovrebbero promuovere lo smaltimento in discarica o l'incenerimento (Direttiva 98/2008/CE)".

"Ma si sa, 'Ce lo chiede l'Europa' vale solo quando si debbono spremere le tasche dei cittadini non quando bisogna tutelarli - osserva Marcozzi - Sappiamo che gli inceneritori possono produrre emissioni tossiche e cancerogene, dunque, gli inceneritori sottopongono la popolazione a rischio sanitario oltre che ambientale".

"Inoltre, non eliminano il problema delle discariche, anzi disincentivano la differenziata, non servono a risolvere le emergenze (la costruzione di un impianto di incenerimento richiede diversi anni di lavoro e pertanto non puo' essere considerato una soluzione all'emergenza per i rifiuti) e non creano occupazione né recupero energetico. L'Unica via percorribile, sostenibile e necessaria, è una politica di gestione che persegua obiettivi progressivi di prevenzione della produzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo".

"Non è un caso che la Comunità Europea preveda una linea di intervento sulla gestione dei rifiuti che in ordine di priorità si riassume in: prevenzione, riutilizzo, e riciclo e recupero. Tutto il resto è speculazione sulle spalle e sulla salute dei cittadini. Questo è quanto scritto relativamente alla nostra regione nel parere della Presidenza, assieme a noi ci sono anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia".

"Questi sembrano essere i programmi di Renzi, ci dica D'Alfonso se sono anche i suoi, così ci regoliamo - aggiunge Sara Marcozzi - Certamente questi non saranno mai i piani del M5S né quelli dei cittadini Abruzzesi".

Intanto il M5S, preannuncia interrogazione a D'Alfonso "per sapere cosa e quanto sa del probabile impianto di incenerimento oltre a una risoluzione per impegnare la Giunta e il Consiglio a contrastare in ogni modo questa ipotesi scellerata".

"Avevamo avvisato, noi gufi, che il D.L. Sfascia Italia non sarebbe stato solo trivelle, il M5S si batterà per scongiurare questo ennesimo castigo al territorio e alla salute degli abruzzesi", conclude Sara Marcozzi.

 

Ultima modifica il Sabato, 08 Agosto 2015 22:41

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