L'istituto Cotugno (che comprende il Liceo Classico, quello linguistico e musicale), e il Liceo Scientifico, lunedì mattina hanno occupato le rispettive scuole in segno di protesta contro la "buona scuola" del Governo Renzi. "Lo facciamo per difendere il nostro diritto allo studio, contro il potere conferito ai presidi manager, per una scuola pubblica con più risorse e investimenti sull'edilizia dato che a sei anni dal sisma qui all'Aquila ancora mancano le strutture adeguate in molti istituti".
Ma se negli anni passati le scuole aquilane si erano poste all'avanguardia della protesta, promuovendo e praticando per primi nel Paese, l'occupazione, quest'anno le cose stanno andando diversamente.
Classico e scientifico hanno deciso di sospendere le occupazioni per il timore di essere denunciati. Se infatti fino all'anno scorso si erano svolte delle occupazioni all'acqua di rose, dove veniva sostanzialmente permesso ai ragazzi di occupare (con la conseguenza anche di anestetizzare un po' la protesta), quest'anno la questura e di conseguenza i presidi, pare abbiano voluto interrompere la politica del laissez faire e dare un giro di vite.
Allo scientifico, situato nel complesso scolastico di Colle Sapone, la situazione più incandescente.
La scuola si è praticamente spaccata. Dopo l'intervento della polizia di lunedì, in una discussione tra alcuni rappresentanti e la dirigente scolastica Sabina Adacher, è venuta fuori la proposta di far slittare l'occupazione in un'autogestione "controllata", ma la cosa non è piaciuta a molti.
Così da Collesapone stamattina è partito un corteo selvaggio di centinaia di studenti "arrabbiati" composto dai ragazzi dello Scientifico, dell'Artistico, dell'Itis e dell'Istituto Alberghiero che si è ripreso le strade imponendo il percorso che, da Collesapone, è passato non a caso di fronte la Questura (accusata di voler repimere il movimento delle occupazioni) fino a Piazza Duomo e la Prefettura.
Insomma chi non voleva gli studenti 'occupati' nelle scuole se li è ritrovati ad urlare nelle strade, dopo anni un primo alzamento del conflitto per una città come L'Aquila, in cui anche le occupazioni erano diventate soporifere.
Non molto differente l'"occupazione" al classico. L'istituto Cotugno che almeno fino all'anno scorso è stato il capofila delle proteste ereditando nel tempo il testimone dallo stesso scientifico, ha retto la prima notte di occupazione, ma tra mille problemi e lacerazioni.
Qui all'intervento più severo della polizia (che avrebbe parlato di denunce a tappeto anche per i minorenni secondo quanto raccontano gli studenti) ha fatto forse il palio il cambio di Direttore scolastico: non più il navigato Angelo Mancini, consigliere comunale ex Idv e vicino alle istanze dei ragazzi, ma la più distaccata Florenza Papale.
Fatto sta che anche al Cotugno la scelta, che verrà fuori da un'assemblea iniziata verso le 17 nel cortile della scuola, è tra continuare l'occupazione con "il rischio della denuncia", avallare un'autogestione più morbida o rientrare a fare lezione.
Nella mattinata il Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e il Vice Presidente della Regione Giovanni Lolli si sono recati presso l'Istituto Cotugno dove erano pure presenti alcuni rappresentanti dello scientifico tornati dal corteo, a parlare con gli studenti.
La domanda, è cosa succederà domani? Cosa decideranno di fare gli studenti?