Una commissione bicamerale d'inchiesta sul terremoto del 6 aprile 2009 e sull'operato della Commissione Grandi Rischi.
Il dl sarà presentato in conferenza stampa mercoledì prossimo in Senato, dalla stessa senatrice e dall'avvocato Wania Della Vigna, legale di parte civile nel processo alla CGR.
Processo conclusosi, in primo grado, con la condanna a sei anni dei sette i membri della Commissione – Claudio Eva, Mauro Dolce, Gian Michele Calvi, Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi e Giulio Selvaggi – incriminati per omicidio colposo e reati collegati e in Appello con l'assoluzione di tutti eccezion fatta per Bernardo De Bernardinis, condannato ma con pena ridotta a 2 anni.
L'annuncio della Pezzopane arriva proprio a pochi giorni dall'inizio dell'ultimo grado di giudizio in Cassazione, previsto per il 19 novembre.
Il giorno successivo quella data, il 20, ci sarà invece la prima udienza del processo a carico dell'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, nel filone parallelo ribattezzato Grandi Rischi bis.
Bertolaso è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio colposo, per essere stato in qualche modo l'ispiratore dell'ormai famigerata riunione del 31 marzo 2009, quando la CGR venne all'Aquila ufficialmente per fare una valutazione scientifica del rischio connesso allo sciame sismico allora in corso ma in realtà per prestarsi a inscenare “un'operazione mediatica”, come disse lo stesso Bertolaso al telefono con l'ex assessore regionale Daniela Stati in una conversazione intercettata rimasta famosa.
“E una proposta di cui avevo già parlato in passato” dice a NewsTown la senatrice Pezzopane a proposito del suo disegno di legge, che porterà la firma anche di altri parlamentari “Perché una commissione di inchiesta? Perché, a prescindere dall'esito dei processi penali, credo sia giusto indagare su quello che accadde in quei giorni, quando lo Stato venne all'Aquila ma non fece il proprio dovere”.
Le commissioni parlamentari di inchiesta sono garantite dall''art. 82 della Costituzione. Devono rispecchiare la proporzione dei vari gruppi parlamentari, sono formate da deputati e senatori e istituite con legge. Quella sulla Grandi Rischi dovrebbe essere composta da 20 parlamentari (equamente ripartiti tra deputati e senatori) più il presidente.
Nelle indagini e negli esami, le commissioni possono procedere con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria.
Poiché quello della Pezzopane è un disegno di legge, i tempi di approvazione si prospettano lunghi. Il testo, infatti, dovrà essere discusso prima nelle varie commissioni e poi da lì essere trasmesso all'aula.
Se tutto andrà bene, dunque, la proposta di legge sarà approvata nel 2016, a 7 anni dal terremoto. Uno iato temporale troppo grande? Probabilmente no, se si considera che, in questo momento, tra le varie commissioni d'inchiesta presenti in parlamento, ce n'è una sul caso Moro.