Era il 21 marzo 2015 e, a Montesilvano (Pe), veniva ufficializzato il comitato organizzativo del movimento 'Noi con Salvini Abruzzo'.
A coordinare il partito, Simone Angelosante, già sindaco di Ovindoli (Aq) che, l'indomani, avrebbe lasciato l'incarico di presidente del Parco regionale Sirente Velino "per coerenze e rispetto istituzionale". Angelosante annunciò che il comitato del partito era composto dall'ex assessore regionale di Forza Italia, Alfredo Castiglione, dall'imprenditore Giuseppe Bellachioma e dai due studenti universitari Davide Traini e Paolo Pelini. "Aspiriamo ad essere il primo partito del centrodestra in Abruzzo", dichiarò allla stampa.
Il neonato partito si disse pronto a gettare le radici in ogni città abruzzese. A L'Aquila, sono confluiti nel movimento i consiglieri comunali Luigi D'Eramo, Emanuele Imprudente e Daniele Ferella, oltre all'ex An Alfonso Magliocco, responsabile del comitato territoriale.
Dal marzo 2015, però, sono cambiate tante cose. Tra le altre, ha fatto molto rumore la decisione di Alfredo Castiglione di lasciare il movimento, "con rammarico, ma anche con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per dare forza a un progetto politico rimasto a oggi solo lettera morta". L'ex vice presidente della Regione Abruzzo con delega allo sviluppo sotto il governo di Gianni Chiodi (Fi), ha sottolineato di avere, così, voluto salvaguardare la propria credibilità e dignità politica, "costruita in tanti anni di impegno nelle istituzioni, prima che quanti hanno maldestramente e con azioni dilettantesche, spesso calcolate, compromesso e fatto abortire per scopi esclusivamente personali il movimento in Abruzzo possano trascinare nel baratro dell'anonimato tutto e tutti".
Castiglione, che, come detto, faceva parte del coordinamento regionale del movimento, ha addotto "tante ragioni" per la sua "irrevocabile decisione. Ciò che mi ha più deluso - ha spiegato - è stata l'assoluta mancanza di un'azione di radicamento sul territorio; si è invece preferito affidarsi a persone inesperte o quasi di politica e di attivismo politico organizzativo, a percorsi di sbandierata inclusione politica affidati a improvvisate chat gestite spesso da fuori regione, ad alleanze assurde e prive di fondamento come quella scellerata con il Pli (Partito Liberale italiano) il cui referente, l'On. Daniele Toto, appoggia apertamente il centrosinistra alla Regione e al Comune di Pescara".
L'ex assessore parlò anche della "costituzione di un direttorio regionale-farsa. Un coordinamento bulgaro, tutto basato su un rapporto fiduciario con il dottor Simone Angelosante, coordinatore regionale, e mai ratificato a livello nazionale. Come può essere definito un movimento politico un'organizzazione priva finanche di uno statuto o, se questo esiste, mai mostrato nei suoi contenuti? Come si è potuto chiedere agli aderenti di tesserarsi senza mostrare uno statuto? Colpisce che lo slogan nazionale utilizzato da Salvini 'C'è chi dice io... noi diciamo noi' in Abruzzo sia stato del tutto sconfessato. Qui è l'opposto di tutto, 'Noi con Salvini' si è rivelata solo una chat, o una serie di chat gestite con fare schizofrenico, e come tale una scatola vuota senza struttura e senza contenuti. Il dottor Simone Angelosante, come un Re Artù del Terzo Millennio con la spada apposta solennemente sulla spalla di ingenui esecutori genuflessi sta provvedendo pro domo propria ad effettuare nomine sul territorio come se il movimento si chiamasse 'Noi con Angelosante'".
Parole durissime, che hanno lasciato il segno, evidentemente. A quattro mesi dall'uscita di Castiglione, infatti, e a meno di un anno dalla nascita del partito in Abruzzo, è stata indetta una conferenza stampa, il prossimo 4 dicembre a Pescara, ad oggetto "la riorganizzazione del movimento". Sarà presente il Senatore Paolo Arrigoni che, una decina di giorni fa, ha comunicato agli aderenti come "in un'ottica di riorganizzazione e valorizzazione del movimento, ogni incarico sia da considerarsi sospeso".
Pertanto, ha spiegato Arrigoni, "nessuno è autorizzato a spendere il nome 'Noi con Salvini' in vista delle prossime elezioni amministrative né ad aprire account, pagine o gruppi sui social network".
Un vero e proprio atto di sfiducia, chiarissimo, al coordinatore regionale Simone Angelosante. Confermato, ce ne fosse ancora bisogno, da un'altra comunicazione, firmata dallo stesso Arrigoni, qualche giorno dopo. "Con l'obiettivo di evitare rallentamenti o interruzioni nell'attività politica e organizzativa del movimento - ha spiegato - sono da subito a disporre il riaffidamento dei seguenti incarichi amministrativi: responsabile organizzativo, Giuseppe Bellachioma; responsabile web, Fabrizio Berini; responsabile stampa, Alessandro Olivieri; responsabile segreteria, Simona Pirro; responsabile liste/elezioni, Piero Fioretti".
Considerato che gli incarichi di Coordinatrice regionale donne e di Coordinatore gruppo giovani sono affidati dai relativi responsabili nazionali del movimento, dunque non si possono considerare sospesi, e considerato, inoltre, che Castiglione ha lasciato il partito e l'imprenditore Bellachioma, invece, resta responsabile organizzativo, "riorganizzazione e valorizzazione" significa - almeno per ora - sfiducia ad Angelosante. Ne sapremo qualcosa di più il 4 dicembre prossimo: certo è che i primi passi di 'Noi con Salvini', in Abruzzo, non sono stati dei più confortanti per i simpatizzanti del leader della Lega Nord.