"Digerire Siena si può, si deve...magari con un po' di Malox" afferma Mister Perrone in conferenza stampa pre-gara in vista dell'incontro in casa di sabato (ore 15) col Rimini.
Quel "malox" la dice lunga però sul rammarico del tecnico, che si augura "sia l'ultima volta in cui raccogliamo meno di quello che seminiamo".
"La settimana d'altronde - continua il Mister - è andata bene, ci siamo ripresi, nel calcio c'è sempre un'altra opportunità per chi sbaglia perché la domenica dopo ti puoi riscattare".
Quello di Zandrini per Perrone è stato "un errore tecnico che può esser commesso da chiunque", ma il problema secondo il tecnico rossoblù è il come si arriva a fare questi errori "se fai sport nel momento in cui fai la prestazione devi essere concentrato e avere la cattiveria agonistica che ti porta a fare il massimo con le condizioni psico fisiche adatte per non sbagliare". Leggi pure che quindi Zandrini a Siena non le possedeva.
Al suo posto giocherà il secondo Savelloni:" Un ragazzo concentrato, sicuro di se stesso che non cedo subirà l'emozione. Ha una buona struttura fisica e che è cresciuto in questi mesi ed ha margini di miglioramento".
A scalare, è stato convocato per la prima volta il "portierino" della Beretti, classe 98', Mathias Funari.
Sul modulo Perrone si sbilancia lasciando intendere di voler confermare il modulo utilizzato in casa nelle ultime partite, il 3-5-2.
Non ci sarà Ligorio ancora alle prese con problemi fisici, mentre rientra tra i convocati il recuperato Iannascoli.
Il Rimini viene dalla brutta sconfitta interna col Santarcangelo, ultimo passo di una stagione finora altalenante per i romagnoli. "Mi aspettavo qualcosa in più da una squadra come il Rimini che di certo per adesso ha raccolto meno di quello che vale", afferma Perrone. "Sarà importante cercare di vincere i duelli individuali sul campo perché se vinciamo quelli abbiamo grosse possibilità di fare risultato".
Risultato che di certo serve a L'Aquila che poi andrà a Lucca per poi chiudere il giorno d'andata con la Lupa Roma. Si cercherà di conquistare il bottino complessivo di sette punti.
Ma qualsiasi sarà l'ammontare, come sanno bene allenatore e squadra, i punti effettivi non saranno quelli.
L'11 gennaio, con la prima udienza a Roma, si potrebbe iniziare a sapere qualcosa in più sulla penalizzazione che incombe sulla squadra del capoluogo a causa delle contestate responsabilità oggettive della società per quanto attribuito al suo ex direttore dell'area tecnica, Ercole Di Nicola.
Soprattutto in questa chiave si parla di mercato: "Spero che la giustizia dia dei responsi prima della chiusura del mercato - dice Perrone - così possiamo farci un'idea di massima di quello che dovrà essere il nostro mercato. Di certo - prosegue il mister - non prenderemo giocatori tanto per prenderli ma solo coloro che possono realmente servirci, perché questa squadra è forte già così. Non è escluso che qualcuno potrebbe andar via essendo la rosa già composta da 23 giocatori su 24 e magari giustamente qualcuno vuole giocarsi altrove le sue carte piuttosto che finire fuori".
Si parla di un ritorno vicino del centrale Zaffagnini (il che presupporrebbe una scelta verso il 3-5-2 come modulo di base) e un altro acquisto per il reparto offensivo (si è fatto addiruttura l'improbabile nome di Sansovini).
Di punte vere e proprie infatti L'Aquila ne ha due: Perna e De Sousa, che è una seconda punta. Poi ci sono gli adattamenti di Ceccarelli e del giovane (che però finora ha avuto poco spazio) Andrea Mancini.
In tal senso Perrone svela un'altra creazione del suo laboratorio: Stivaletta punta. "Potrebbe farlo, ha velocità, colpo di testa se impara a muoversi..."
D'altronde per il tecnico aquilano la chiave è "far fare ai giocatori quello che riescono a fare meglio".
Fin qui Perrone ha fatto miracoli con Sandomenico più basso, quinto di centrocampo e Cosentini centrale.
Aspettando i gol di Stivaletta.
La probabile formazione (3-5-2): Savelloni; Maccarrone, Cosentini, Bigoni (Anderson); Mancini, Milicevic, Sandomenico, Triarico, Piva; De Sousa, Perna